L'Opera dei Pupi Siciliani è Patrimonio Immateriale Unesco
Non chiamatele marionette! L’Opera dei Pupi Siciliani è più che un semplice teatro di marionette: Patrimonio Immateriale UNESCO, è vera storia mediterranea!
Indice
L’Opera dei Pupi e i pupari siciliani
Quello che stiamo per compiere è un viaggio in una delle tradizioni più affascinanti della Sicilia e del Mediterraneo che, sulle tracce dei pupi siciliani, ci condurrà tra le città più belle dell’isola alla scoperta dell’Opera Siciliana e delle storiche famiglie di pupari.
L’Opera dei Pupi, prima tra le tradizioni italiane a essere proclamata “Patrimonio Immateriale” dall’UNESCO, è un particolare tipo di teatro delle marionette nato in Sicilia tra Otto e Novecento.
Cosa distingue le marionette siciliane da tutte le altre? Intanto il pupo siciliano, dal latino “pupus” (bambino), è interprete unico delle gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini: storie messe in scena rielaborando i poemi del Ciclo Carolingio, della Storia dei Paladini di Francia e dell'Orlando Furioso.
In secondo luogo, le marionette siciliane prevedono una meccanica di manovra davvero eccezionale:
Nel Settecento, l’antico pupo siciliano veniva animato dal puparo dall’alto, per mezzo di un’asta sottile collegata alla testa e una serie di fili alle braccia e alle gambe. Nella prima metà dell’Ottocento, un’intuizione geniale fece in modo che l’asta attraversasse il pupo siciliano dall’interno, consentendo movimenti più rapidi e decisi, perfetti per emulare i duelli tipici delle storie cavalleresche”.
I due “stili” dell’Opera dei Pupi, tra Catania e Palermo
Sulle tracce dell’Opera dei Pupi Siciliani, prezioso patrimonio immateriale del sud Italia, andiamo a scoprire i segreti dei pupari storici e assistiamo agli spettacoli del teatro di marionette più amato di Sicilia facendo tappa a Catania e Palermo.
Riccamente decorati e cesellati, i pupi siciliani variano nei movimenti a seconda della scuola di appartenenza: leggeri e snodabili i “pupi palermitani”, più pesanti e con gli arti fissi i “pupi catanesi”.
Catania e i pupi siciliani di don Gaetano Crimi
Le cronache raccontano che il fondatore dell’Opera Siciliana a Catania fu don Gaetano Crimi (1807-1877), che aprì il suo primo teatro di marionette nel 1835.
Oggi, una visita alla “Città dell’elefantino”, non può prescindere da una tappa al teatro delle marionette dei fratelli Napoli, pupari dal 1921: l’antica bottega si trova nel centro storico di Catania, vicino al Castello Ursino e al mercato della Pescheria. Dai tempi di Gaetano Napoli a oggi vi si tramandano i “saperi della mano” e le regole del mestiere che ha reso grande l’Opera dei Pupi catanese.
L’Opera dei Pupi palermitana
Le più ricche collezioni di pupi si possono ammirare a Palermo, presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino e il Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitré.
Gli appassionati dell’Opera dei Pupi Siciliani possono visitare Palermo nel mese di novembre, quando “va in scena” il “Festival di Morgana” e la città si trasforma in un vero e proprio teatro di marionette a cielo aperto.
Da non perdere: uno spettacolo di pupi al Teatro della famiglia Argento!
L’Opera dei Pupi nel resto della Sicilia
Le altre città siciliane non sono da meno quanto a pupi e pupari.
Siracusa, ad esempio, oltre a ospitare le tragedie greche è patria del Teatro dei Pupi di Siracusa: piccolo gioiello nel cuore del centro storico di Ortigia, che fa capo alla compagnia di pupari Vaccaro e Mauceri.
L’intera provincia di Catania vanta teatri importanti destinati all’Opera Siciliana.
Ad Alcamo l’Opera dei Pupi è rinata grazie a Salvatore Oliveri, nipote del famoso puparo don Gaspare Canino, che ha ottenuto una sede stabile per il suo teatro all’interno del Castello dei Conti di Modica, dove, durante tutto l'anno, si svolgono diversi spettacoli.
Se siete in vacanza a Caltagirone, oltre alle celebri ceramiche, potete apprezzare il Teatro-Museo dei Pupi Siciliani di via Verdumai, che dopo il restauro ospita oggi, oltre alla sala per gli spettacoli, una mostra permanente di pupi siciliani appartenuti alla collezione di Gesualdo Pepe, con locandine e libri storici.
L'Opera dei Pupi del maestro Turi Grasso, ad Acireale, continua a rappresentare la grande tradizione dei pupari acesi, testimoni della cultura popolare siciliana che racconta al mondo appassionanti storie e gesta epiche.
Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia