Destinazioni - Comune

Casella

Luogo: Casella (Genova)
Casèlla (Casélla in ligure) è un comune italiano di 3.226 abitanti della provincia di Genova in Liguria. Geografia fisica Il comune è situato sulla destra del torrente Scrivia, nell'alta valle omonima, in un'ampia piana ghiaiosa che degrada dolcemente verso il torrente, ai piedi del monte Maggio (979 m) e si trova a 30 km da Genova, a cui è unito da una ferrovia a scartamento ridotto, la ferrovia Genova-Casella (comunemente denominato come "trenino di Casella") che risalendo i monti dell'entroterra genovese supera l'Appennino al valico della Crocetta di Orero (il più basso valico appenninico, a 468 m s.l.m.), offrendo ai turisti un panorama di grande pregio. Confina a nord e ad ovest con il comune di Savignone, a sud con Serra Riccò e ad est con Montoggio e Valbrevenna. Il territorio comunale comprende, oltre il capoluogo, le frazioni di Avosso, Carpeneta, Cortino, Parata, Regiosi, Salvega e Stabbio per un totale di 8,07 km2. Storia Il primo documento storico su Casella, nel quale il paese è citato con l'antico toponimo longobardo di Redigabio, risale al 1196, ma il borgo ha probabilmente origini molto più antiche, riconducibili all'epoca romana, legate alla presenza di importanti vie commerciali, che qui si intersecavano: la strada di fondovalle (attuale SP 226), che con l'avvento dei Fieschi nel XIII secolo fu chiamata "Strada dei Feudi imperiali", perché collegava tra loro i vari castelli fliscani della valle e la "Via del Sale", che collegava il porto di Genova con le città della pianura padana, ed era una delle più importanti tra le numerose vie del sale che collegavano la costa ligure con l'entroterra padano. Questa strada, valicato l'Appennino alla Crocetta d'Orero, passava lo Scrivia presso Casella, proseguendo poi per la pianura padana attraverso Crocefieschi, Vobbia e la val Borbera. Nel XII secolo il borgo di Redigabio appartenne ai vescovi della diocesi di Tortona (ed ancora oggi la parrocchia di Casella fa parte della diocesi tortonese). Nel XIII secolo, come altri centri dell'alta valle Scrivia, passò a far parte dei feudi imperiali, possedimento della famiglia Fieschi, sotto l'egida degli Asburgo. Il dominio dei Fieschi durò per circa cinque secoli, fino alla fine del Settecento quando i feudi imperiali furono soppressi da Napoleone Bonaparte, che con il suo esercito aveva occupato tutta la Liguria. Del passato feudale resta oggi il palazzo Fieschi, con torre e corte interna, costruito nel XVII secolo, che si affaccia sull'attuale piazza XXV Aprile. Nel 1678 il grande feudo che dominava la zona fu diviso nei due territori autonomi di Savignone e di Crocefieschi. Casella fu posta sotto la giurisdizione savignonese; in questo periodo si verificò un forte incremento demografico, che portò anche ad un miglioramento delle condizioni economiche del paese. Nel corso degli eventi legati alla guerra di successione austriaca, il 17 febbraio 1747 il paese fu incendiato dalle truppe della Repubblica di Genova, che accusavano la popolazione di aver favorito gli invasori austriaci, i quali avevano posto Genova sotto assedio. La discesa in Liguria dell'esercito francese nel 1797 decretò la fine della plurisecolare repubblica genovese, che divenne la Repubblica Ligure napoleonica ed alla quale vennero aggregati i territori dei soppressi feudi imperiali. Con la nuova dominazione francese Casella dal 2 dicembre rientrò nel Dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo Rocchetta Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Casella divenne capoluogo del II cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal 1803 centro principale del VIII cantone dell'Alta Valle Scrivia nella Giurisdizione del Lemmo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Genova. Nel 1815 il comune di Casella, assieme all'intera repubblica ligure napoleonica, fu inglobato nel Regno di Sardegna, come stabilito dal Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel IX mandamento di Savignone del Circondario di Genova della provincia di Genova. Al 1893 è risalente il distacco delle frazioni di Carsi, Frassinello e Senarega e il loro accorpamento nel nuovo comune di Valbrevenna, quest'ultimo costituito assieme ad altre zone di Montoggio e di Savignone. L'Ottocento coincise con lo sviluppo turistico di Casella, grazie alla costruzione di case e ville dei più bei nomi della borghesia genovese (degne di nota sono alcune case costruite nei primi anni del Novecento con decorazioni in stile Liberty sulla facciata). All'epoca, a seguito del grande sviluppo turistico Casella fu chiamata "la piccola Svizzera". La costruzione della ferrovia Genova-Casella, inaugurata nel 1929 ed ancora oggi funzionante e di forte richiamo turistico, diede ulteriore impulso alla vocazione turistica del paese. Ancora oggi sono numerosi i villeggianti, soprattutto genovesi, che qui trascorrono le loro vacanze ed usufruiscono delle varie infrastrutture a disposizione dei turisti, come la piscina all'aperto, funzionante nei mesi estivi e la grande area verde attrezzata. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Valle Scrivia e con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008, in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011. Simboli Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica datato al 5 dicembre 2005. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di Santo Stefano nel capoluogo. L'attuale chiesa parrocchiale fu costruita tra il 1718 e il 1722 su progetto dell'architetto Simone Scaniglia, sulle fondamenta della pieve di epoca medievale. La chiesa, in stile barocco, ha un'unica navata a pianta ellittica, con sei altari laterali e conserva al suo interno notevoli opere d'arte. La parrocchia di Santo Stefano di Casella fa parte della diocesi di Tortona. Oratorio di Sant'Antonio Abate nel capoluogo, del 1556, ancora oggi luogo d'incontro dei membri della confraternita. Architetture civili Palazzo Fieschi, del XVII secolo, ubicato nella piazza principale di Casella. Società Nel ventennio 1990-2010, Casella ha evidenziato forti processi di trasformazione del proprio tessuto sociale. Complice la buona qualità della vita e dei servizi, la relativa vicinanza a Genova, e la felice posizione nell'aperta piana omonima, ha subito un forte incremento demografico, principalmente dovuto all'insediamento di popolazione proveniente dal capoluogo. Evoluzione demografica Abitanti censiti Secondo i dati riferiti al 2009, Casella risultava il secondo tra i comuni più giovani della Liguria. La percentuale di giovani sotto i 18 anni rispetto agli anziani con più di 65 anni era infatti pari a 1,36; a Genova, nello stesso anno, tale rapporto si fermava al valore dello 0,76%. Etnie e minoranze straniere Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Casella sono 90, pari al 2,79% della popolazione comunale. Istituzioni, enti e associazioni Gruppo Storico Fieschi. Cultura Da alcuni anni il Comune di Casella si è fatto promotore di svariate attività culturali, legate alla rinnovata civica biblioteca: presentazione di libri, attività didattiche per i più piccoli, scambio librario con le altre biblioteche della provincia. Un'iniziativa che riscuote successo è sicuramente quella delle serate a Teatro, con servizio pullman che porta direttamente al Duse o allo Stabile di Genova in occasione delle rappresentazioni, prenotazione dei posti, e momenti di approfondimento con i protagonisti degli spettacoli prescelti. Eventi Expò Vallescrivia, il primo week end di luglio. Festa patronale di san Rocco, il 16 agosto. Festival Internazionale della fisarmonica, l'ultima domenica di agosto. Fiera del villeggiante, il primo o secondo sabato di settembre. Festa e fiera di san Giorgio, la domenica precedente al 23 aprile. Rievocazione storica matrimonio medievale dei Fieschi, il secondo sabato di luglio. Economia L'economia comunale è basata su diverse aziende industriali di medie dimensioni e, in estate, sul turismo, storicamente costituito dai numerosi villeggianti, soprattutto genovesi, che qui trascorrono il periodo più caldo dell'anno. Recentemente si è incrementato il fenomeno del pendolarismo lavorativo verso il capoluogo genovese, ma anche oltregiogo. Turismo Casella è una delle mete storiche della villeggiatura dei genovesi che, a partire dagli inizi del XX secolo, presero a frequentarla con assiduità. Molte sono infatti le belle ville novecentesche che ancora caratterizzano il paesaggio circostante Casella. Meta tradizionale delle gite fuori porta, nelle domeniche della bella stagione, Casella registra affluenze notevoli (anche 2.000 persone), grazie anche alla disponibilità della grande area verde attrezzata comunale (circa 50.000 m2, con zona per eventi/manifestazioni e circa 200 parcheggi), nella piana a valle del centro del paese, vicino alla stazione della Ferrovia Genova–Casella. Molte associazioni e gruppi anche della provincia utilizzano l'area eventi per organizzarvi raduni, manifestazioni e sagre estive. Poco distante si trova l'eliporto comunale. Il complesso delle piscine comunali, aperto dal 15 giugno al 15 settembre, con le sue vasche nuoto, scivoli e bambini nei mesi estivi offre un'alternativa alle affollate spiagge della costa. Buona base di partenza per le gite sul monte Antola e di numerosi percorsi naturalistici anche nella vicina Valbrevenna, Casella è divenuta meta di riferimento per l'escursionismo ed il trekking, con un Punto di Informazione Turistica presso la stazione del Trenino di Casella, che d'estate fornisce indicazioni e preziose informazioni a centinaia di turisti. Accanto ai tradizionali ristoranti, si è inoltre sviluppata una rete di agriturismi, dove vengono proposti piatti tradizionali della cucina ligure e loro rivisitazioni, confezionati con ingredienti di produzione biologica e locale. Infrastrutture e trasporti Strade Il centro di Casella è attraversato dalla strada provinciale 226 di Valle Scrivia che permette il collegamento stradale con Montoggio, a sud, e con Busalla a nord. Il territorio comunale è altresì attraversato dalla strada provinciale 61 di Vaccarezza, per raggiungere l'omonima località nel comune di Savignone e dalla strada provinciale 11 di Valbrevenna che collega Avosso (frazione di Casella) con Molino Vecchio, frazione capoluogo del comune di Valbrevenna. Casella è inoltre raggiungibile dal quartiere genovese di Bolzaneto tramite la strada provinciale 3 di Crocetta d'Orero che percorre la valle del torrente Secca, passando per Pedemonte di Serra Riccò e il valico della Crocetta d'Orero dove si congiunge con la strada provinciale 2 che porta a Sant'Olcese. Ferrovie Casella è la stazione di arrivo della linea locale Genova-Casella, che in circa un'ora unisce il paese con il centro di Genova. Il primo convoglio arrivò a Casella, alla vecchia stazione al di la dello Scrivia (Casella Deposito, km 24) il 1º settembre 1929. Solo nel 1952 venne costruito il prolungamento di 900 metri (tutto su sede stradale e attraverso il ponte sullo Scrivia) alla nuova stazione di Casella Paese. Da allora fino al 1980, il binario rimase posizionato su sede stradale promiscua e solo dal 1980 la linea è stata spostata in sede propria, previo l'allargamento del ponte sullo Scrivia. L'edificio che ospita la stazione di Casella Paese rimase lo stesso, ma i binari furono posizionati dal lato opposto (mancante della pensilina). Mobilità urbana Dai comuni di Genova e Montoggio un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATP garantisce quotidiani collegamenti bus con Casella e per le altre località del territorio comunale. Amministrazione Altre informazioni amministrative Casella fa parte dell'Unione dei comuni dello Scrivia. Sport Casella vanta il più alto rapporto metri quadrati di impianti sportivi per abitante della Liguria. È dotata di un campo da calcio in erba naturale omologato per partite anche internazionali (fu costruito in occasione dei Mondiali di Italia 90), un complesso natatorio composto da tre piscine, un palazzetto dello sport omologato per le partite di basket e volley, con tribuna per il pubblico, oltre altri impianti sportivi minori. Per questo motivo, soprattutto nel periodo aprile-ottobre, è sede di eventi e manifestazioni amatoriali ed agonistiche di interesse anche interregionale. Dopo anni in cui erano attive più società calcistiche (Associazione Sportiva Dilettantistica Sporting Casella, Associazione Calcistica Casellese 1976, oggi estinte), dal 2010 è presente la rinata Associazione Sportiva Calcio Avosso, militante nel campionato di Terza Categoria. Storicamente a Casella è sempre stato molto praticato lo sport delle bocce; in particolare, negli anni sessanta, anni settanta e anni ottanta del Novecento, il sistema "Volo" cui Casella ha fornito diversi campioni. Oggi viene praticata soprattutto la "Petanca", tanto che i campi del Volo, che sorgevano presso il Comune, sono stati eliminati. Per contro sono stati realizzati nuovi campi di "Petanca" presso la sede della Croce Verde Casellese, molto frequentati. Altri sport molto praticati in zona sono il parapendio ed il ciclismo amatoriale, che vedono in Casella una base logistica estremamente utilizzata. Note ^ a b Dato Istat al 31/12/2011 ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 156. ^ Da anni la vetta del monte Maggio, 979 m slm (che si trova nel comune di Savignone e sulla quale sorge una piccola chiesa, costruita nel 1883) è la base di partenza di numerosi appassionati di volo libero con deltaplano e parapendio, che possono trovare nella piana adiacente agli impianti sportivi di Casella un'ideale zona di atterraggio. ^ A testimoniare il commercio del sale lungo questa via restano i toponimi Salata e Salata Mongiardino, due piccoli borghi nei pressi del valico tra valle Scrivia e val Borbera, frazioni rispettivamente di Vobbia e Mongiardino Ligure. ^ L'importanza di questa arteria è testimoniata dal ritrovamento (avvenuto il 25 agosto del 1923, a Niusci, tra i comuni di Sant'Olcese e Serra Riccò, durante i lavori per la costruzione della Ferrovia Genova-Casella), di un tesoro costituito da circa 3000 monete, (dracme e oboli di produzione ligure) databili fra il IV e il I secolo a.C. ^ Legge 15 agosto 1893, n. ^ Fonte dal sito del Comune di Casella ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 ^ Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 ^ Fonte sulla soppressione delle comunità montane ^ a b c Fonte dal sito Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2014. ^ Fonte dal sito di Scartamento metrico Bibliografia Michela Mazzucchelli, L'architettura delle facciate dipinte a Casella: studio del recupero dell'immagine, Microstoria, nº 1, Chiavari, Accademia dei Cultori di Storia locale, 1986, ISBN 88-7058-178-0. Silvano Gaviglio, Il Castello di Regiosi a Casella, Quaderni della Comunità Montana Alta Valle Scrivia, Busalla, n. 3 n.s., 2006. Voci correlate Liguria Provincia di Genova Alta valle Scrivia Unione dei comuni dello Scrivia Ferrovia Genova-Casella Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Casella Collegamenti esterni Casella (Italia) in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Casella (Italia)")
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