Destinazioni - Comune
Carpineti
Luogo:
Carpineti (Reggio Emilia)
Carpineti (Carpnèida, pronunciato [karˌpneːjda] in dialetto reggiano, Carpnéda nella variante locale) è un comune italiano di 4.128 abitanti della provincia di Reggio nell'Emilia in Emilia-Romagna. Comprende parte del bacino del fiume Secchia e dei torrenti Tresinaro e Tassobbio.
Il paese di Carpineti, detto in antico Carpinetum, sorge ai piedi del Monte Antognano il cui Prato di Carpineto è nominato sin dal 957.
La parte più antica del paese conserva alcuni edifici di architettura antica. In particolare l'edificio del municipio che sorge a fianco di una caratteristica piazzetta dedicata a Matilde di Canossa.
Geografia fisica
Dal punto di vista orografico, il territorio comunale è compreso in parte del bacino del Secchia, l'alto bacino del Tresinaro e parte del bacino del torrente Tassobbio.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza della dorsale dei monti Valestra e Fosola e, sul lato opposto del bacino del Tresinaro, il gruppo di monti compreso fra Marola, con il monte Le Borrelle, il Monte Re e il monte Frombolara. La vegetazione è composta in prevalenza da querceti.
Nel territorio comunale si trovano numerosi borghi, chiese e case torri di origine altomedievale, costruiti nella caratteristica pietra arenaria locale.
La viabilità principale è costituita dalla Strada statale 63 del Valico del Cerreto.
Clima
Storia
Abitato fin dalla preistoria, in questo territorio si sono succeduti Liguri, Romani, Bizantini e Longobardi. Prima dell'anno mille nel suo territorio si trovava Verabolo, sede di un pago romano e poi bizantino. Prima della conquista longobarda, in epoca bizantina, la chiesa locale, organizzata attorno all'antica pieve di San Vitale, era dipendente dal vescovo di Ravenna e non da quello di Reggio. Lungo il crinale Valestra Fosola probabilmente si trovava il limes, cioè il confine, fra i territori sottoposti a Bisanzio e quelli longobardi.
Carpineti ebbe particolare importanza al tempo della contessa Matilde di Canossa, marchesa di Toscana ed ultima rappresentante della dinastia degli Attoni (rami cadetti della medesima famiglia, o semplici vassalli portanti il medesimo cognome, proseguono nelle famiglie Iattoni/Jattoni nella vicina Val Parma).
Nel castello romanico tuttora esistente, posto sul crinale del Fosola-Valestra - da cui si apre il panorama sulla valle del Secchia e quella del Tresinaro - ebbe luogo il «Convegno di Carpineti» del 1092, durante il quale ecclesiastici ed alleati di Matilde discussero le proposte di pace di Enrico IV. La contessa, incoraggiata anche dalle veementi parole dell'eremita Giovanni da Marola, maturò la decisione di perseverare nella lotta contro l'imperatore, che venne sconfitto e infine umiliato nella vicina Canossa.
Alla dissoluzione dei territori matildici a seguito della morte della contessa, Carpineti passò a diversi signori. Nel XIII secolo giurò fedeltà al Comune di Reggio, sebbene la lealtà verso la città di pianura fu spesso dubbia. In particolare è da ricordare la vicenda del brigante Domenico Amorotto, che spadroneggiò nel territorio di montagna per molti anni. Dal XVI secolo divenne parte del Ducato estense di Reggio, di cui condivise la sorte fino all'unità d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale ebbe 106 morti.
Contea e villa di Carpineti
Nel 1738 Lodovico Ricci descrive il territorio di Carpineti in questi termini:
La villa (cioè il paese) di Carpineti viene così descritta:
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Abbazia di Marola
Architetture civili
Castello di Carpineti
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Persone legate a Carpineti
Domenico Orlandini, parroco e partigiano
Domenico Amorotto, brigante
Geografia antropica
Frazioni
Poiago (nel dialetto locale Puiâg) è una piccola frazione situata a sud-est del comune stesso. È presente una piccola chiesa (Chiesa di Sant'Agata) e una casa di riposo per anziani. La chiesa nasce come dipendente direttamente dalla Pieve di San Vitale a Carpineti.
Savognatica (nel dialetto locale Savgnâdga) è una frazione del comune di Carpineti posta a valle del castello delle Carpinete in direzione Colombaia di Secchia. La frazione si presenta come un insieme di case sparse sul crinale del monte Banzola. La locale chiesa di San Pietro risulta esistente fin da prima del 1240. Il nome Savognatica deriva dall'antico germanico significava porcilaia.
Marola
Ceriola
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
Domenico Amorotto
Castello delle Carpinete
Appennino reggiano
Tresinaro
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