Caccamo
Càccamo (Càccamu in siciliano) è un comune italiano di 8.526 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia. Geografia Il paese fa parte dell'Unione dei Comuni della Bassa Valle del fiume Torto. La regione agraria del paese è la numero 7. Le colline interne sono quelle di San Leonardo. Particolare importanza ha il vicino Monte San Calogero. Caccamo si trova a circa 10 km dal mare del golfo di Termini Imerese. Storia Sono incerte le origini e la storia del paese, dato che pochissimi sono i documenti storici a cui attingere per le informazioni sulle origini. Si presume che il primo impianto urbanistico sia stato realizzato dai Cartaginesi, rifugiati nel paese dopo che Himera (nelle vicinanze dell'attuale Termini Imerese) era stata distrutta da Gelone, tiranno di Siracusa. Ma sono state trovate anche successive tracce bizantine e, inoltre, alcuni nomi di quartieri e di contrade fanno presupporre la presenza di un nucleo saraceno (lo stesso toponimo Caccamo potrebbe essere d'origine araba). In seguito, nel 1094, Caccamo fu affidata ai Normanni, concessa in feudo a Goffredo de Sageyo. Il paese è una borgata medievale dominata dal suo Castello in alto su una collina nella parte più antica del paese. A Caccamo nacque l'architetto e pittore manierista Nicasio Azzarello (Contino & Mantia, 1998), discepolo e genero dell'architetto, pittore e cartografo palermitano Antonino Spatafora, cognato dell'architetto e pittore termitano Vincenzo La Barbera. L'Azzarellò lavorò, in qualità di architetto ai Quattro Canti (Ottagono di Piazza Villena) di Palermo. Unico suo dipinto noto, come hanno recentemente documentato Contino & Mantia (2001), è l'Annunciazione della chiesa del Carmelo di Termini Imerese, realizzata assieme al discepolo, il termitano Francesco La Quaraisima. Evoluzione demografica Abitanti censiti Luoghi d'interesse Castello medievale: è uno dei più imponenti in Sicilia e in Italia; risale al XII secolo e viene considerato un tipico castello da difesa. All'interno, di pregevole fattura il Salone della Congiura; Cattedrale di San Giorgio Martire risalente al 1090; Parrocchia della Santissima Annunziata (1643): conserva un Tesoro e varie opere pittoriche e stucchi del XVII secolo; Chiesa di San Benedetto alla Badia (1615): all'interno, oltre al pavimento maiolicato del XVII secolo, sono conservati stucchi di Giacomo e Procopio Serpotta; Chiesa di Santa Maria degli Angeli; Chiesa dei Cappuccini; Chiesa di San Michele e Biagio; Chiesa di San Filippo e Giacomo. Cultura Media Anche Caccamo ha i suoi media. Attualmente sono presenti due stazioni radio ed una televisione: Radio Caccamo Centrale (Fm), Radioinsomnia (Webradio) e Telecaccamo (Webtv). Radio attuali Radio Centrale Radio Insomnia [Web-Radio] (www.radioinsomnia.it) Radio scomparse Radio Caccamo 1978 Radio Europa 1 Deejay Radio Caccamo Antenna 1 Televisioni attuali Telecaccamo [Web-Tv (nuovo gestore dal 1 Ott. 2012)] (www.telecaccamo.it) Economia Le principali risorse economiche di Caccamo sono l'agricoltura e la zootecnica. I prodotti della terra sono cereali, mandorli, ulivi. Di notevole rilevanza sono le carni prodotte a Caccamo, i prodotti caseari, provenienti dagli allevamenti di bovini, caprini e ovini e l'olio extra vergine di oliva ottenuto principalmente dalla cultivar "biancolilla". Ricorrenze e feste 'a scalunata di San Giuseppe, allestita nella parrocchia della Santissima Annunziata per la festa di San Giuseppe: una gradinata di ceri accesi. 'a retina, raccolta di offerte dei fedeli per San Giuseppe, praticata la domenica prima della festa, accompagnata per le vie del paese con una fila di muli bardati a festa e la banda musicale. 'u Signuruzzu a cavaddu, per ricordare l'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme. Avviene la domenica delle palme con la rappresentazione di un bambino vestito da chierichetto che entra in paese su un asino bardato a festa, accompagnato dalla banda musicale e da tanta gente e bambini con palme e ramoscelli d'ulivo. Il beato Giovanni Liccio, domenicano del 1400, si festeggia nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, l'ultima domenica di maggio, il lunedì successivo e il 14 novembre. Dal 24 maggio 1754 principale patrono e protettore della città, viene onorato con una processione immensa. festa di San Nicasio (eletto dal sindaco e dai giurati della città primario e principale patrono e protettore con atto notarile presso il notaio Pietro Ciuffo datato 31 maggio 1625) (Nicasio Camuto de Burgio) o Fiera di agosto, tenuta l'ultima domenica di agosto e lunedì successivo. festa di San Giovanni Battista, l'ultima domenica di giugno, celebrata in contrada San Giovanni Li Greci, a circa 6 chilometri dal centro abitato festa dell'Assunta, l'ultima domenica di luglio, celebrata in contrada Sambuchi, a dieci chilometri dal paese. Bibliografia Agostino Inveges, La Cartagine siciliana: historia divisa in due libri. Nel I. si ragiona del nome, sito, & origine dell'antichissima città di Caccabe, oggi Caccamo. Nel II. si riporta la discendenza di XIV nobilissime famiglie Normanne, francesi, e Spagnole, che dalla libertà Normanna infin'al presente giorno l'han signoreggiato etc. (1661), Palermo, Tip. G. Bisagni Antonio Contino e Salvatore Mantia, Vincenzo La Barbera architetto e pittore termitano, ed. GASM, Termini Imerese, 1998 Antonio Contino e Salvatore Mantia, Architetti e pittori a Termini Imerese tra il XVI ed il XVII secolo, 2001 Pagina di Caccamo su NETGALAXY.IT Pagina della contrada San Giovanni Li Greci su NETGALAXY.IT Lago Rosamarina: storia della diga Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Stazione di Montemaggiore Belsito Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Caccamo Collegamenti esterni Sito ufficiale Il sito del patrono Beato Giovanni Liccio Eventi a Caccamo