Basilica di Santa Maria Maggiore
Secondo la tradizione popolare, parzialmente suffragata da documenti, la chiesa fu edificata per ottemperare ad un voto fatto alla Madonna nel 1133 dai bergamaschi perché proteggesse Bergamo dalla peste che si stava abbattendo sul Nord Italia. Un'iscrizione posta sul portale dell'ingresso meridionale (detto dei "Leoni bianchi") fa risalire la costruzione della basilica al 1137, i lavori cominciarono sul sito di una preesistente chiesa dell'VIII secolo dedicata alla Vergine, a sua volta eretta sopra un tempio pagano dedicato alla dea Clemenza, ma ad oggi non esistono fonti che confermino questo fatto. Fu appositamente costituito il "Consorzio della Fabbrica" per la raccolta delle offerte e il progetto fu affidato a mastro Fredo, personaggio del quale non si hanno altre notizie. Il 15 agosto ebbero inizio i lavori. La pianta originale era a croce greca con cinque absidi, una centrale e quattro sul transetto, delle quali ne rimangono tre: l'abside di nord-ovest fu fatta abbattere nel 1472 da Bartolomeo Colleoni per far posto al suo mausoleo. Per prima fu costruita la parte tra l'abside centrale e il transetto e benché non fosse completata nel 1185 fu consacrato un altare e nel 1187 vennero completati il presbiterio e le absidi sul lato est del transetto. I lavori subirono un rallentamento durante il 1200 a causa di difficoltà economiche; tuttavia furono completati la facciata cieca e l'atrio. Nella basilica si tenevano anche le assemblee del popolo, secondo una pratica diffusa durante il periodo dei liberi comuni, ma sul finire del Duecento la situazione politica cambiò, Bergamo passò ai Visconti, poi alla Repubblica Veneta; la basilica gradualmente perse il suo ruolo politico-sociale e le rimase solo quello spirituale. Nel corso del XIV e XV secolo i lavori furono ripresi dai maestri campionesi, con l'aggiunta del battistero (1340) e dei tre protiri (1353, 1360 e 1366) di Giovanni da Campione.Tra il 1436 e il 1459, ad opera di Bertolasio Moroni di Albino, fu realizzato il campanile fino alla cella campanaria, sopralzato poi verso la fine del Cinquecento, e tra il 1485 e il 1491 la "sagrestia nuova", dato che la vecchia era stata demolita per erigere la cappella Colleoni. Il 23 giugno 1449 il Senato e il Maggior Consiglio di Bergamo affidarono la gestione della chiesa al Congregazione della Misericordia Maggiore, prestigioso sodalizio fondato nel 1265 da Pinamonte da Brembate, allo scopo di conservare ed arricchire il patrimonio artistico della basilica. Nel 1521 fu realizzato il portale di sud-ovest, detto "Porta della Fontana" da Pietro Isabello. L'edificio subì altri rimaneggiamenti all'interno nel corso nel XVII secolo, dovuti agli interventi (eseguiti tra il 1614 e il 1651) di Francesco Maria Richini, Giovanni Angelo Sala e Giovanni Barberini. Nello stesso periodo venne anche rimaneggiato il tiburio.
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