Ayas
Il comune di Ayas si estende ai piedi delle grandi vette delle Alpi Pennine, che segnano il confine italo-svizzero. La Val d'Ayas è stata, nel corso della sua storia, molto influenzata dalla Chiesa. Si contano più di venti edifici religiosi, tra chiese, cappelle, santuari, grotte e tabernacoli, tutti affrescati e legati a qualche particolare artistico. I fedeli hanno fatto affrescare alcune case, quindi non è raro che passeggiando ci si imbatta in rappresentazioni della Madonna, di Gesù, di Santi e della Sacra Famiglia. L'architettura popolare è caratterizzata dal rascard (di origine walser): i materiali predominanti sono la pietra e il legno, di cui il territorio è ricco, uniti in forme semplici ma eleganti. La casa tipica è caratterizzata dalla presenza di due o più piani: quello inferiore solitamente in pietra, diviso da quello superiore in legno tramite l'elemento architettonico del "fungo"; il tetto, con uno scheletro composto da tronchi d'albero, è ricoperto dalle lose, pietre piatte tipiche del paesaggio walser. Accanto alla Chiesa di Antagnod è situato il Monumento ai Caduti, oltre il quale si apre il cimitero le cui cappelline più antiche custodiscono alcuni affreschi religiosi. L'arte del lavoro del legno dei sabotiers d'Ayas è rinomata per la fabbricazione dei Sabot, chiamati in patois locale tsôques. Molte le leggende popolari che si raccontano sui villaggi e su alcuni luoghi, come la Cappella di Salus o l'Eremo di Résy.