Vacanze a Vignola, nelle Terre dei Castelli
Sede principale dell'Unione di comuni "Terre di Castelli", la città di Vignola, nel modenese, si adagia ai piedi delle prime colline dell'Appennino, raccolta attorno al suo simbolo architettonico indiscusso: la Rocca di Vignola. A partire dal nucleo centrale di questa fortezza, si dipana la storia di un territorio suggestivo, tutto da scoprire.
Indice
Nel borgo medievale di Vignola
La denominazione di questo borgo medievale, Vignola, deriva dal latino vineola, piccola vigna, e fa riferimento esplicito alla coltivazione della vite che in epoca romana era largamente praticata sui terreni alluvionali del Panaro. Ancora oggi la vocazione agricola di questo territorio è ben riconoscibile e praticata, tanto da rendere famosa Vignola per alcuni frutti della terra, come ad esempio la nota Ciliegia Mora di Vignola.
Passeggiando lungo le vie della città si ha la sensazione di essere immersi in un'epoca antica, ma ancora viva, rappresentata da monumenti importanti, tra i quali la Rocca.
Non è certa la sua data di costruzione: si presume successiva all'età Carolingia per difendere l'abitato della cittadina dagli Ungari. L'attento restauro degli ultimi anni ha consentito di recuperare sia l'apparato architettonico che quello pittorico, svelando il significato degli affreschi, in gran parte databili al XV secolo, che decorano le sale del piano terra e alcune stanze al primo piano, narrando le vicende della famiglia Contrari e il forte legame con gli Estensi.
Nella Cappella della Rocca si può ammirare il prezioso ciclo di affreschi tardogotici commissionato da Uguccione Contrari e raffiguranti le Storie di Cristo, attribuiti al Maestro di Vignola, personalità di spicco dell'arte emiliana dei primi decenni del XV secolo.
Altro splendido ambiente affrescato è la Sala del Padiglione, che deve il nome alla rappresentazione di una grande tenda, con i lembi aperti e finemente decorata, davanti alla quale sono raffigurati due personaggi identificati con Battistina Campofregoso e Ambrogio Contrari, sposi nel 1461.
Tra le attrazioni imperdibili durante una vacanza a Vignola, c'è certamente la leggendaria Scala a Chiocciola di Palazzo Barozzi, in pieno centro storico, in Piazza dei Contrari. L'edificio e la sua celebre scala sono aperti nelle giornate di sabato, domenica e nei giorni festivi.
Si trova all'interno dell'elegante palazzo rinascimentale, quasi completamente integro, costruito a partire dal 1560 per volere di Ercole Contrari il Vecchio dal “magistro/muratore” Bartolomeo Tristano di Ferrara, su progetto del grande architetto vignolese Jacopo Barozzi detto "Il Vignola", dal quale prende il nome.
Nell’ala sinistra del palazzo si impone, meravigliosa, la scala a chiocciola che lo ha reso famoso: una spirale armoniosa costituita da cinque cicli, totalmente aerea, sostenuta soltanto da una colonna piantata nel bellissimo seminterrato. Nel muro perimetrale sono “incastrati” i 106 gradini autoportanti che la compongono. Una vertigine unica nel suo genere!
Tra le bellezze di Vignola, la scala di Palazzo Barozzi rappresenta un vero e proprio capolavoro architettonico e scenografico.
Vignola e l'Unione Terre dei Castelli
Vignola e la sua Rocca fanno parte del suggestivo circuito modenese "Terre dei Castelli", l'Unione di comuni volta a promuovere e valorizzare le bellezze del territorio.
Le tracce della storia antica e recente, i tesori dell’arte e dell’artigianato dislocati lungo questo itinerario offrono a chiunque lo visiti un racconto prezioso per conoscere i borghi storici che hanno vissuto lotte sanguinose e scontri di potere: una rete di castelli medievali arroccati, chiese e piccole pievi che custodiscono preziose opere d’arte ancora poco conosciute.
La continuità di un popolamento lungo secoli, che affonda radici nei siti archeologici e preistorici, testimonia una frequentazione florida e duratura, che ha fatto di questo tratto di Emilia Romagna un luogo ricco di storie da scoprire e rivivere, immersi in uno dei paesaggi più belli d'Italia.
Gli amanti della natura apprezzeranno le escursioni lungo i sentieri verdi che collegano i piccoli borghi alla città di Modena (come il "Percorso Sole") o, in alternativa, dirigendosi in direzione degli altri comuni vicini, come Marano sul Panaro, Montese e il Parco dei Sassi di Roccamalatina.
Di recente inaugurazione anche una pista ciclabile che ripercorre in modo romantico il vecchio tracciato ferroviario sulla linea per Modena.
A Vignola, una tira l'altra
Patria della succulenta Ciliegia Mora, Vignola merita una visita anche a inizio estate, per concedersi la degustazione di questa straordinaria primizia, vera regina del territorio.
Anche la Ciliegia di Vignola concorre a tramandare storie antiche, oltre che a offrire un assaggio di dolci sapori e profumi della terra.
Era il 1930 quando Vignola fu ufficialmente incoronata "Capitale della ciliegia" in Italia, passando dalla cerasicoltura tradizionale a quella moderna, con un'attenzione particolare alla qualità: intere distese di frutteti e ciliegi in fiore, altamente produttivi, cominciarono a tingere le campagne circostanti di bianco e di rosso, offrendo alla comunità un importante mezzo di sostentamento e ai turisti un motivo in più per visitare Vignola.
Il paesaggio plasmato dalla Ciliegia di Vignola è uno spettacolo primaverile da non perdere!
La fioritura cade, generalmente, nei primi giorni di aprile, quando la valle del Panaro offre al turista la visione indimenticabile di un mare sconfinato di fiori bianchi.
A Vignola, il momento della fioritura si vive come una ricorrenza importante, un rituale a tutti gli effetti, da festeggiare con sfilate di carri allegorici, manifestazioni folkroristiche e culturali.
La raccolta delle ciliegie, invece, si svolge ai primi di giugno. In questa fase è possibile vedere all'opera gli abili raccoglitori, i "cuidòr", intenti a posizionare e legare in modo corretto le alte scale utili a raccogliere il frutto e privarlo del gambo senza danneggiarlo. Ogni raccoglitore si serve del cosiddetto "cavàgn", il tipico cesto di vimini da appendere ai rami dell'albero.
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