Destinazioni - Comune
Favale di Malvaro
Luogo:
Favale di Malvaro (Genova)
Favale di Màlvaro (Favâ in ligure) è un comune italiano di 500 abitanti della provincia di Genova in Liguria.
Geografia fisica
Il comune è situato nella valle del Malvaro, valle laterale della val Fontanabuona, e ubicato alle pendici del monte Pagliaro (1.180 m) laddove il torrente Castello e il torrente Arena si incontrano per formare il torrente Malvaro, a 42 km ad est di Genova.
Gli insediamenti sul territorio comunale sono costituiti, oltre il capoluogo, dalle frazioni di Accereto, Alvari, Arena, Canavissolo, Cassottano, Castello, Collo, Malvaro, Monteghirfo (quest'ultima divisa amministrativamente con l'attiguo comune di Lorsica), Ortigaro, Piano, Priagna, Rocca, Scoglio per un totale di 16,62 km2 di superficie.
Confina a nord-ovest con il comune di Lorsica (frazione di Barbagelata), a sud con Lorsica, ad ovest con Neirone e Moconesi e a est e nord est con Rezzoaglio.
Storia
L'insediamento di Favale di Malvaro nasce grazie alla confluenza di strade provenienti dall'alta val Trebbia e dall'alta val d'Aveto attraverso i valichi di Arena, dei Pozzarelli e della Volta, sviluppando così commercio e attività militare di difesa.
Il paese, come molti nella zona, fu assoggettato dall'XI al XII secolo alla famiglia di Lavagna i Fieschi, fino al passaggio nel 1229 nei territori della podesteria di Rapallo del suo successivo capitaneato (1608) compreso nella Repubblica di Genova.
Fra il Cinquecento e il Seicento fu sfondo di lotte fra fazioni interne per il predominio sul territorio, denominati i "verdi" e i "turchini" dal colore del distintivo.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Favale rientrò nel VI cantone, capoluogo Lorsica, della Giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella Giurisdizione dell'Entella; è in questo contesto storico che viene citato con l'antico nome di "San Vincenzo" e ancora, nel 1804, come municipalità di "San Vincenzo del Favale". Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Cicagna del Circondario di Chiavari della provincia di Genova. Nel 1863 assunse l'odierna denominazione di Favale di Malvaro.
Nella prima metà del XIX secolo qui nacque una piccola comunità convertita al valdismo per opera della famiglia Cereghino (Scialin nel dialetto locale), nota famiglia di cantastorie dialettale nativi di Favale. La conversione scaturì a seguito di un dissidio tra la famiglia e il clero cattolico locale facendo ben presto numerosi proseliti fra i compaesani; poco dopo fu infatti fondata nel 1849 una chiesa evangelica valdese, unica nel comprensorio, che sopravvisse con regolare culto religioso fino al 1919. L'emigrazione verso il continente americano in quegli anni - soprattutto in California e Perù - spopolò di fatto la popolazione di Favale che vide, tra gli altri, la partenza degli ultimi valdesi praticanti. Della testimonianza religiosa a Favale rimane ancora oggi visibile il piccolo cimitero valdese sopra la frazione di Castello, mentre la chiesa è stata in seguito trasformata in abitazione privata.
L'appartenenza a questa minoranza religiosa - minoritaria se confrontata con la maggioranza dei fedeli cattolici sul territorio - portò ad una vera e propria "guerra di religione" tra i Cereghino e la comunità parrocchiale di Favale e che negli anni a seguire culminò con atti di persecuzioni, processi, condanne e reclusioni presso il carcere di Chiavari con l'accusa ai valdesi di "offendere la religione di Stato del Regno di Sardegna". Tesi contro "l'eresia del valdismo" che furono inoltre pubblicamente scritte e riportate a 'mo di monito in una lapide del 1853 affissa all'interno del santuario di Nostra Signora del Rosario, già chiesa parrocchiale intitolata al santo patrono Vincenzo.
La "ferita" tra le due comunità religiose è stata definitivamente sanata il 20 gennaio 2013 - 160 anni esatti dal posizionamento di quella targa del 1853 - con l'incontro a Favale di Malvaro tra il vescovo di Chiavari monsignor Alberto Tanasini e il delegato della comunità valdese di Chiavari Carlo Lucarini. Nell'occasione è stata posta una nuova lapide - sempre all'interno del santuario e sotto la targa ottocentesca - richiamanti parole di riconciliazione e in qualche modo di scuse verso la comunità religiosa fondata dai Cereghino.
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011.
Simboli
Lo stemma è stato concesso con il decreto del Presidente della Repubblica datato al 12 ottobre del 1972.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di San Vincenzo nel capoluogo. Situata su un poggio, la chiesa, risalente al XVII secolo, è stata eletta nel 2003 dalla diocesi di Chiavari al titolo di santuario diocesano con il titolo di Nostra Signora del Rosario.
Chiesa parrocchiale di San Bernardo nella frazione di Monteghirfo.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Favale di Malvaro sono 49, pari al 9,80% della popolazione comunale.
Qualità della vita
Il Comune di Favale di Malvaro ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma ISO 14001.
Cultura
Istruzione
Musei
Il museo "Casa Giannini" è ubicato presso la località Acereto in un edificio del XVIII secolo, casa paterna di Amadeo Peter Giannini (1847-1949) fondatore nel 1904 della Bank of Italy. Le sale museali sono state allestite nel 1983 e da allora conservano gli arredi originali documentanti la vita nel XIX secolo. Inoltre sono conservati documenti e fotografie che ripercorrono la storia dell'emigrazione locale dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento.
Presso la frazione di Monteghirfo, divisa amministrativamente con il comune di Lorsica, è stato istituito nel 1975 un museo etnografico all'interno della casa natale di Maria Ferretti. Il museo descrive nel suo complesso la rappresentazione scenica, la vita quotidiana, di una tipica famiglia contadina di fine Ottocento con la presenza di oggetti, mobili e attrezzi da lavoro dell'epoca.
Eventi
L'emigrazione dei suoi cittadini viene festeggiata a Favale di Malvaro annualmente durante la "Giornata dell'Emigrante" l'ultima domenica del mese di giugno.
Festa di san Vincenzo il 19 gennaio.
Festa di Nostra Signora di Lourdes il 1º giugno a Canavissolo.
Festa di san Rocchino ad agosto a Priagna.
Festa di san Bartolomeo ad agosto ad Arena.
Festa di san Lorenzo ad agosto a Collo.
Festa patronale della Madonna del Rosario ad ottobre.
Sagra dell'Anno Nuovo a gennaio.
Sagra del pentolino a febbraio.
Sagra del vino bianco ad agosto.
Persone legate a Favale di Malvaro
Amadeo Peter Giannini (San Jose, 1847-1949), banchiere ed imprenditore, fondatore della Bank of Italy. I suoi genitori erano immigrati italiani, provenienti da Favale di Malvaro.
Cesare Pezzolo (Favale di Malvaro, 1895 - San Francisco, 1959), fisarmonicista, autore di numerosi brani tra cui la celebre mazurca "Cesarina".
Brian Boitano (Mountain View, 1963), pattinatore artistico su ghiaccio. La sua famiglia, emigrata negli Stati Uniti d'America, è originaria del borgo favalese dove Boitano ha recentemente ristrutturato la casa natale.
Economia
L'economia comunale si basa principalmente sull'attività agricola e sulla lavorazione del legno. L'emigrazione verso l'America ha coinvolto molti cittadini favalesi all'inizio del XX secolo; alcuni di questi hanno ottenuto un insperato successo: Amadeo Peter Giannini, fondatore della Banca d'America di San Francisco, il tenore Giovanni Demartini, i fratelli fisarmonicisti Pezzolo fra i quali Cesare è l'autore della celeberrima Cesarina, forse la mazurca più conosciuta del ballo liscio.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il centro di Favale di Malvaro è attraversato principalmente dalla strada provinciale 23 della Scoglina che, attraverso l'omonimo passo a 926 m s.l.m., gli permette il collegamento stradale a sud con Cicagna.
Mobilità urbana
Dal comune di Cicagna un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATP garantisce quotidiani collegamenti bus con Favale di Malvaro e per le altre località del territorio comunale.
Amministrazione
Note
^ a b Dato Istat al 31/12/2011
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^ Regio decreto-legge 8 aprile 1863, n. 1234
^ Fonte dal quotidiano "La Stampa": Dopo 160 anni pace fatta tra cattolici e valdesi. URL consultato il 21 gennaio 2013.
^ Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010
^ Fonte sulla soppressione delle comunità montane
^ a b c Fonte dal sito Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2014.
^ Fonte dal sito Ambiente in Liguria
^ Si dimette dalla carica amministrativa in quanto eletto consigliere regionale della Liguria
^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 5 luglio 2010 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 167 del 20 luglio 2010
Bibliografia
Padre Celso da Favale, Il mio Paese, Chiavari, 2000.
Voci correlate
Liguria
Provincia di Genova
Valle Fontanabuona
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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