Natale sul Pollino: da Castrovillari alle comunità arbëreshë delle “Trasnumanze Culturali”
Il Natale sul Pollino, tra cime innevate, tradizioni antiche e piatti tipici è un’esperienza da non perdere. ViaggiArt ti accompagna alla scoperta di Castrovillari e delle comunità arbëreshë coinvolte nel progetto “Transumanze Culturali tra due Parchi”.
Dalla Capitale del Pollino calabrese ai borghi arbëreshë
Siamo al centro del Parco Nazionale del Pollino, il massiccio imbiancato fa da sfondo suggestivo alla città di Castrovillari e al suo centro storico, che si snoda attorno al grande Castello Aragonese alle numerose chiese e al complesso monastico del Protoconvento Francescano, oggi sede del Museo Archeologico e del Teatro Sybaris.
Castrovillari, con e sue bellezze storiche, artistiche e naturalistiche, è parte integrante del progetto “Transumanze Culturali tra due Parchi”, che mira a valorizzare il territorio a partire, in fase iniziale, dalle otto comunità arbëreshë (italo-albanesi) di Acquaformosa, Cervicati, Civita, Firmo, Frascineto, Lungro, San Basile e Santa Caterina Albanese.
La magia del Natale arbëreshë
Trascorrere il Natale sul Pollino significa immergersi in un universo singolare, caratterizzato dalle tradizioni antiche delle comunità italo-albanesi di Calabria.
Cultura, tradizione e fede si fondono nel rito greco-bizantino, che celebra il Natale rinnovando usanze secolari. A partire dal 13 Dicembre, Santa Lucia, i giorni sono “cuntàti”, osservati dai contadini con particolare attenzione: da come va il tempo, infatti, si traggono le previsioni per tutto l’anno.
Il richiamo alla “transumanza”, che nel progetto si declina al plurale e ingloba tutti gli aspetti culturali del territorio, è un omaggio agli scambi e ai speri di un tempo.
Vivere il Natale sul Polino e nei borghi arbëreshë significa abbandonarsi alla tentazione dei dolci natalizi tradizionali: quinullilet (paste ripiene di ricotta, fritte nell’olio e ricoperte di zucchero a velo); crustulit (gnocchi fritti) e xhurxhullena (una specie di torrone condito con miele, zucchero e sesamo).
In molti centri del Pollino calabrese, la notte della vigilia di Natale il sagrato della chiesa diventa “focolare di tutti”: poco prima della messa, infatti, si benedice il fuoco realizzato con grandi cataste di legna.
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