Tempio Voltiano
Il Tempio Voltiano è inaugurato nel 1928 come degna sede delle raccolte e degli strumenti originali di Alessandro Volta (1745-1827), su iniziativa di Francesco Somaini, che lo dono alla città. Il progetto di Federico Frigerio è in stile Neoclassico e si ispira al Pantheon: il Tempio è formato da un salone circolare di circa 12 metri di diametro, coperto da una cupola a luce centrale e cinto da un colonnato. Il piano principale, rialzato, è accessibile da due ampie scale laterali simmetriche a lato del pronao, che arricchisce la facciata con quattro colonne corinzie. All’interno, la cupola è retta da quattro pilastri angolari e otto colonne marmoree; sulla trabeazione spicca il fregio dedicatorio e le formelle che rappresentano episodi della vita di Volta. Il pavimento, presenta un ricco mosaico. Il Tempio espone un vasto campionario di strumenti, molti dei quali appartenuti a Volta, organizzati in 15 vetrine e suddivisi in sezioni. Il percorso si chiude con la narrazione biografica e i riconoscimenti tributati allo scienziato.