Chiesa di San Francesco all'Immacolata
Le origini dell'edificio risalgono all'epoca del feudo dei Chiaramonte, che nel Trecento fecero edificare un tempietto dedicato a Sant'Antonio, ma la Chiesa così come la vediamo oggi è opera della famiglia Naselli (Conti di Comiso dal 1453 al 1816). Nel secolo scorso, l'archeologo Biagio Pace portò a termine il restauro dell'edificio, restituendo alla città un piccolo gioiello architettonico che venne classificato "Monumento Nazionale". Il complesso comprende la Chiesa, il Convento e il Chiostro e si rifà allo stile gotico-catalano. La Chiesa, ad una sola navata, presenta una facciata a capanna, con un portale semplice affiancato da due sottili colonne. Degna di nota, la Cappella dei Naselli, a base quadrata con una cupola impostata su un ottagono: il mausoleo marmoreo di Gaspare Naselli, detto "il Conte Rosso", opera di Antonio Gagini, è composto da un sarcofago sul cui coperchio è posta la statua del defunto dormiente sormontato da una formella raffigurante la Madonna col Bambino.