Luogo - Punto di Interesse
Teatro Golfarelli
Luogo:
via G. Garibaldi, 34, Civitella di Romagna (Forlì-Cesena)
La sala teatrale di Civitella venne costruita, a spese di L. Golfarelli, dal 1819 al 1824.
Progettista fu l'ingegnere Giuseppe Missirini, autore anche dei progetti per il teatro di Meldola e per i teatri forlivesi da ubicarsi l'uno al secondo piano del Palazzo già Rossetti e l'altro nel Magazzino dell'Abbondanza. Questi due esempi di ristrutturazione architettonica non hanno trovato realizzazione, ma le tavole di progetto, conservate presso la Biblioteca comunale di Forlì (Racc. Piancastelli), restano valida testimonianza dell'evoluzione architettonica dell'edilizia teatrale.
Il progetto del Missirini, datato 1811, prevedeva la costruzione della cavea comprendente tre ordini di palchi, del foyer e del palcoscenico. Le decorazioni della volta, delle pareti e dell'arcoscenico erano costituite da stucchi, dorature e motivi floreali. Per ampiezza poteva contenere 600 persone e per eleganza era giudicato "convenientissimo al paese" (cit. Monografia.. 1866). Venne inaugurato nel 1825 e dedicato a Napoleone per la presa di Mosca.
La facciata è caratterizzata al primo piano da tre porte ad arco. Sopra queste, al secondo piano, si trovano tre finestre di cui quella centrale munita di balconcino. Una lapide ricorda L. Golfarelli e il progettista Giuseppe Missirini. La sala si compone di tre ordini di undici palchi, di cui il terzo costituisce il loggione. Un sistema di archi a sesto acuto regge la volta. Il 5 marzo 1970 il teatro fu fortemente danneggiato da un incendio che causò il crollo del soffitto. In seguito è stato restaurato con criteri che ne hanno stravolto la tipologia originaria.
Da lungo tempo il teatro, di proprietà privata, non svolge più la sua funzione originaria. Fino ad alcuni anni fa è stato utilizzato dai ragazzi delle scuole per l'allestimento di spettacoli; attualmente vi si tengono feste danzanti e saltuariamente attività espositive. E' in corso la sua acquisizione da parte dell'Amministrazione comunale.
(Nadia Ceroni)