La Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, nota anche come chiesa di San Faustino Maggiore, è situata nell'omonima via ed è la chiesa patronale della città. La chiesa ha origine da un edificio risalente all'VIII secolo, che ha visto nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e ricostruzioni, in particolare l'intervento seicentesco, che ha comportato un rinnovo radicale della struttura e delle decorazioni: il progetto di Antonio Comino comprendeva una soluzione inedita in campo bresciano, l'uso della serliana come elemento strutturale. La realizzazione di una nuova facciata risale invece al Settecento ed è opera di Giuseppe Cantone, noto scultore locale, che avvia i lavori con la posa delle prime pietre di marmo di Botticino. L'interno conserva estesi affreschi barocchi, in particolare quello della navata maggiore di Tommaso Sandrino e quello del presbiterio, l'Apoteosi dei Santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica di Giandomenico Tiepolo. Notevoli opere d'arte pittorica sono poi la Natività di Gesù di Lattanzio Gambara, la Deposizione di Cristo di Sante Cattaneo e lo stendardo del Santissimo Sacramento dipinto dal Romanino. Tra le altre opere artistiche spicca l'Arca Sepolcrale dei Santi titolari. La cappella in testata alla navata destra è il Battistero della chiesa, al cui centro è collocato il fonte battesimale, realizzato nel 1952 dallo scultore Claudio Botta. Sulla cantoria alle spalle dell'altare maggiore, si trova l'organo a canne del 1843.