Complesso Monastico di San Salvatore e Museo Santa Giulia (Sito UNESCO "Longobardi In Italia. i luoghi del potere")
Il Complesso Monastico di San Salvatore-Santa Giulia costituisce uno straordinario palinsesto architettonico, oggi trasformato nel Museo di Santa Giulia, che contiene circa 11.000 opere d'arte e reperti archeologici, inserito nella lista dei Patrimoni UNESCO facenti parte del sito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. È composto da:
- Basilica di San Salvatore, cuore dell'antico monastero longobardo, edificata nel 753 per volere del duca di Brescia Desiderio, si caratterizza per il concomitante utilizzo di stilemi longobardi e motivi decorativi classici e bizantini e rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura religiosa Altomedievale. La Basilica si presenta a tre navate, con un transetto a tre absidi. È presente anche una Cripta, anch'essa a tre absidi. Ampliata nei secoli successivi, conserva al suo interno diverse opere d'arte, tra cui le Storie di Sant'Obizio, dipinte dal Romanino, e le Storie della Vergine e dell'infanzia di Cristo, di Paolo da Caylina il Giovane.
- la Chiesa di Santa Maria in Solario, costruita verso la metà del XII secolo come sacello interno al monastero, a base quadrata e si articola su due livelli interni. Il piano inferiore è coperto da quattro volte a crociera sorrette al centro da un'antica ara romana, mentre l'aula superiore è coperta da una cupola emisferica e presenta, scavate nella muratura est, tre piccole absidi. Conserva all'interno pregevoli affreschi di Floriano Ferramola, eseguiti all'inizio del Cinquecento, e due fra i più importanti pezzi del Tesoro dell'antico monastero: la Lipsanoteca di Brescia (composta da un piccolo scrigno d'avorio, risalente al IV secolo) e la Croce di Desiderio (realizzata in argento e lamina d‘oro, tempestata da 212 gemme preziose);
- il Coro delle Monache, compreso tra la Basilica di San Salvatore e la Chiesa di Santa Giulia, è stato costruito tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento come coro per San Salvatore. L'edificio si sviluppa su due livelli: il piano inferiore costituisce l'antico sagrato coperto previsto per accedere a San Salvatore. Il piano superiore è invece il coro vero e proprio, formato da un ambiente coperto da una volta a botte, collegato a est con San Salvatore tramite tre piccole finestre dotate di grata, a ovest con Santa Giulia tramite un arcone. L'interno è interamente ricoperto da affreschi eseguiti dal Ferramola e dal Caylina, e vi sono esposti diversi monumenti funerari di età veneta, tra cui il Mausoleo Martinengo, uno dei massimi capolavori della scultura rinascimentale bresciana.
- la Chiesa di Santa Giulia è stata costruita tra il 1593 e il 1599. La facciata è in marmo di Botticino. All'interno presenta una spaziosa navata unica coperta con volta a botte. Gli affreschi che originariamente ricoprivano ogni superficie sono quasi tutti scomparsi e ne rimangono poche tracce sulle pareti delle cappelle laterali e sulla volta. Scomparsi anche gli arredi;
- le Domus dell'Ortaglia sono un gruppo di antiche domus romane, utilizzate tra il I e il IV secolo, chiamate in questo modo perché sono state rinvenute negli Orti (ortaglia) del Monastero.