Pinacoteca civica Tosio Martinengo
La Pinacoteca Civica ha sede nel Palazzo Martinengo da Barco, in Piazza Moretto. La Pinacoteca nasce nel 1908 dall'unione dei lasciti del conte Paolo Tosio (1844) e del conte Francesco Leopardo Martinengo (1883), arricchendosi negli anni con opere provenienti da altre acquisizioni. Il percorso espositivo si articola in venticinque sale e vanta una collezione di capolavori tra le più importanti d'Italia. Ben rappresentate le opere di Vincenzo Foppa, caposcuola della pittura lombarda del Quattrocento, e dei maestri del Rinascimento bresciano (Savoldo, Romanino, Moretto). Il Cinquecento è rappresentato dal Tintoretto a da Sofonisba Anguissola. Per il XVII e il XVIII secolo, Andrea Celesti. La Pinacoteca offre anche un'importante collezione grafica: iniziata nel Settecento dal cardinale Querini, è costituita da circa 30.000 esemplari a incisione in varie tecniche. Il Settecento è ben rappresentato dalle acqueforti dei maestri veneti (Canaletto, Tiepolo, Piranesi); l'Ottocento da Goya e le litografie satiriche di Daumier. Tra le stampe moderne, di notevole valore la "Grande Natura Morta" di Giorgio Morandi, capolavoro dell'incisione italiana del Novecento. A causa del restauro di Palazzo Martinengo, una ricca selezione di dipinti della Pinacoteca, dal titolo “L’ospite eccellente”, è temporaneamente visitibile presso il Museo di Santa Giulia.