Destinazioni - Comune
Berzo San Fermo
Luogo:
Berzo San Fermo (Bergamo)
Berzo San Fermo (Bèrs o Bèrs San Firèm in dialetto bergamasco) è un comune italiano di poco più di 1200 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato su un piccolo altipiano alla sinistra orografica del fiume Cherio, in val Cavallina, dista circa 22 chilometri a est dal capoluogo orobico.
Geografia fisica
Territorio
Storia
Il primo documento che attesta l'esistenza del paese risale all'anno 774, quando il toponimo è citato nel Testamento di Taidone.
È quindi il medioevo l'epoca che offre maggior documentazione storica, con innumerevoli resti di fortificazioni e costruzioni, spesso inglobate in costruzioni private molto più recenti. Questa importanza era data dalla posizione del borgo, sorto in un punto sovente utilizzato come sosta dagli eserciti di passaggio dalla valle Cavallina.
In tempi più recenti, all'inizio del XX secolo, il paese fu unito ai vicini comuni di Borgo di Terzo, Vigano San Martino e Grone, assumendo la denominazione di Borgounito, mantenuta fino al 1948 quando i comuni vennero nuovamente scissi.
Simboli
Blasonatura:
D'oro al ciliegio di verde, fruttato di quindici, di rosso, il tronco attraversato dalla vacca ferma, pezzata di argento e di nero, il ciliegio nodrito e la vacca sostenuta dalla pianura di verde, il tutto accompagnato nel canto destro del capo dalla stella di sei raggi, di azzurro. Ornamenti esteriori di Comune.
(D.P.R. dell'8 novembre 1993).
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le chiese sono riconducibili al medioevo: quella intitolata a Santo Stefano, situata vicino al confine con il comune di Grone, è stata costruita in più riprese, ma il nucleo originale risale all'XI secolo. All'interno della chiesa vi è un affresco raffigurante il martirio di Santo Stefano.
La chiesa parrocchiale, intitolata a San Fermo e Rustico, è databile attorno al XIV secolo, anche se la tradizione racconta che questa fu costruita su una piccola cappella nella quale, cinque secoli prima, sostarono i corpi dei santi a cui è dedicata.
Ampliata a più riprese nel XVII secolo, fu abbellita con dipinti di Gian Paolo Cavagna (tra cui il Martirio dei santi Fermo e Rustico), di Francesco Lorenzi, Gianbettino Cignaroli, e Federico Ferrario.
Una curiosità: la tradizione tramanda la leggenda che vuole l'imperatore Massimiliano di passaggio in questi luoghi. Questo si fermò presso la chiesa del paese al fine di chiedere intercessione ai santi patroni Fermo e Rustico, affinché guarissero i suoi cavalli dall'epidemia che li aveva colpiti. E l'intercessione avvenne.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Amministrazione
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 75.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
Chiesa di Santo Stefano
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