Luogo - Edificio di culto

Cattedrale Metropolitana di Santa Maria de Episcopio

Luogo: Piazza Orsini, 6, Benevento

La Cattedrale di Benevento, dedicata a Sancta Maria de Episcopio, è sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana. L'edificio originario sorgeva al centro dell'antica città romana. La prima fondazione dell'edificio risalire al VII secolo, anche se l'aspetto attuale è frutto della riedificazione dell'VIII secolo, per volontà del duca Arechi II, e successivi rimaneggiamenti: pianta a cinque navate, con uno spazioso presbiterio, decorata con particolari sculture e fregi marmorei e bronzei. La facciata e il campanile, principali elementi dell'antica Cattedrale, risalgono al XIII: la prima, in marmo bianco, si sviluppa su due ordini in sei arcate e presenta un portale racchiuso in un architrave e stipiti riccamente decorati; il campanile quadrato, in blocchi di pietra bianca, presenta quattro facciate decorate da fregi romani, epigrafi e rilievi, mentre un cornicione poggiante su archi separa la cella campanaria dal corpo. Nel secolo successivo, l'interno si arricchisce di veri gioielli d'arte. Gli elementi decorativi barocchi, in particolare il soffitto a cassettoni, vengono introdotti dopo i danneggiamenti del terremoto del XV secolo, e successivi eventi tellurici (1688 e 1702). La Cattedrale fu rasa al suolo dagli americani nel settembre del 1943, e ricostruita dall'architetto Paolo Rossi De Paoli. I lavori di recupero e valorizzazione, conclusi nel 2012, hanno riportato alla luce diversi reperti archeologici datati al tardo periodo romano, resi accessibili e visitabili. L'interno, interamente risalente alla ricostruzione del XX secolo, è severo e luminoso, a croce latina. Vi si accede attraverso un vestibolo solenne, con a destra il battistero e, sulla parte opposta, la grande statua marmorea di San Bartolomeo Apostolo, opera di Nicola da Monteforte (XIV secolo). Dopo la settima campata, le navate laterali dimezzano la loro larghezza a favore di quella centrale, che termina col grande arco trionfale ornato dal mosaico di Elena Schiavi. Il presbiterio, rivestito in marmo giallo, è dominato dal solenne baldacchino dell'altare maggiore. Quanto si è salvato dell'antico Duomo è stato riutilizzato nella Cappella del SS. Sacramento (navata sinistra): diciotto colonne antiche di marmo bianco con capitelli dorici che reggono la trabeazione della cupola, ornata dai rilievi di Valerio De Corsent.

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