CHIESA DI SAN MICHELE
La Chiesa di San Michele rappresenta uno dei gioielli dell'architettura barocca sull'isola. Fu eretta tra il 1698 e il 1719, con la volontà di madre Serafina di Dio, suora locale, su progetto dell'architetto Domenico Antonio Vaccaro, importante esponente del barocco napoletano, che edificò l'attuale chiesa sui resti della precedente dedicata a San Nicola. Durante l'occupazione inglese dell'isola la Chiese venne soppressa e il monastero utilizzato come deposito per le munizioni, fino a quando Ferdinando I di Napoli decise di riaprirla al culto e destinarla alla Congregazione dell'Immacolata Concezione. L'edificio si presenta con una pianta centrale ottagona, con due cappelle a lato, quattro nicchie e copertura a cupola. Nell'abside si trova un altare in marmo policromo realizzato Agostino Chirola su disegno dell'ingegnere Angelo Barletta. I dipinti conservati nella chiesa sono del pittore napoletano Giacomo del Pò e del pittore cilentano Paolo De Matteis. Il capolavoro è il pavimento maiolicato realizzato dal napoletano Leonardo Chiaiese, che raffigura la Cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva.