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Viù

Luogo: Viù (Torino)
Viù (Viù [vjy] in piemontese; Viù o Vieu in francoprovenzale) è un comune italiano di 1.145 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte. È situato nell'omonima valle, una delle tre Valli di Lanzo, a una distanza di circa 40 chilometri a nord-ovest dal capoluogo piemontese. Storia Il territorio in cui sorge ora Viù è stato abitato sin dall'età preistorica, come attestato alcuni reperti neolitici e da alcune incisioni rupestri. Sembra anche che le miniere di ferro nella valle siano state sfruttate sin dai tempi antichi, e il nome della frazione Fucine deriva appunto da esse. Dalla prima metà del XIV secolo le vicende storiche di Viù s'intrecciano con quelle dei Savoia, i quali assegnano il territorio su cui sorge dapprima agli Acaja, in seguito ad Amedeo VII, il Conte Rosso. Nel 1633 il territorio passa sotto la guida di Ottavio Provana che diventa il primo conte di Viù. All'inizio del '900, Viù iniziò ad essere frequentato dalla nobiltà torinese diventandone sede di villeggiatura. Nel 1927 il comune si ampliò assorbendo quello di Col San Giovanni, che fino ad allora era rimasto autonomo. Nel corso della resistenza il territorio comunale fu teatro di duri scontri tra i partigiani e le forze nazifascite, durante i quali si ebbero numerose vittime. Il paese Le case del paese si stringono attorno alla Parrocchiale di San Martino, costruita nel 1782 su un tempio preesistente. Al suo interno, oltre all'altare maggiore (in stile barocco e di pregevole fattura), è possibile ammirare due altari barocchi di pregevole fattura ed altri nove altari laterali aggiunti nei primi anni del Novecento, una terracotta raffigurante la Crocifissione ed un busto del Marchese di Barolo. Nella piazza della chiesa è situata la "pietra delle fate", uno dei rarissimi esemplari esistenti in Italia. Nel novembre 2002, durante la quarta edizione della "Fiera di San Martino", è stato posto nella piazza centrale del paese il grande Pinocchio in legno, costruito dal falegname Silvano Rocchietti: la copia del famoso burattino è alta 6,53 metri e pesante circa 40 quintali, con tanto di cartella e abbecedario. Si tratta della statua in legno su pezzo unico più alta d'Italia, anche se per questo primato è ancora necessario il riconoscimento ufficiale da parte del Guinness dei primati. Su una strada che porta al comune si trovano le Porte di Viù, due monoliti calcarei alti una decina di metri, che rappresentano idealmente l'accesso alla Valle di Viù. Di notevole interesse è pure la storica Villa Franchetti, con annesso parco, oggi proprietà privata, che costituisce la dimora più spettacolare di Viù. Costruita nel 1861 dal barone Raimondo Franchetti senior (1829-1905) per soggiornarvi con la moglie Sara Luisa Rotschild, è ispirata al modello dei grandi chalet svizzeri (imponente balconata lignea, tetto molto lungo con bassa pendenza). Ospitò illustri personalità dell'epoca, tra cui l'attrice Eleonora Duse e il compositore Giacomo Puccini. Il territorio Il territorio del comune di Viù si è sviluppato in una conca naturale a cavallo del torrente Stura di Viù, affluente del fiume Stura di Lanzo; tra i più vasti d'Italia, occupa una superficie di 8849 ettari; salvo rare eccezioni, si presenta abbastanza ripido, ricco di boschi, con una sensibile diminuzione, rispetto al passato, delle aree a prato. Essenze tipiche della zona sono il castagno selvatico e il faggio, di cui esistono esemplari di straordinarie dimensioni nella zona di Col San Giovanni. Non mancano alberi da frutto, in maggioranza meli, di cui si sta tentando un graduale recupero. Sul territorio del comune di Viù sono disseminate ben 34 frazioni, ancora tutte abitate, almeno nella stagione estiva. Il Gran Premio Newton Bob Kart Dal 1959 Viù è la sede del Gran Premio Newton Bob Kart; un evento nato dal desiderio di dar vita ad una competizione simile alle gare americane di soap box. La prima edizione del gran premio di bob kart, di tipo goliardico, venne intitolata a Newton in quanto si trattava di veicoli fatti correre grazie alla forza di gravità. I primi storici mezzi nacquero in modi assai improvvisati mettendo insieme telai in legno con ruote fatte dello stesso materiale. Negli anni settanta comparvero le prime modifiche ai mezzi: vennero realizzati bob in ferro con volante, ruote, freni delle vecchie Fiat 500 e roll-bar, con un numero sempre maggiore di ragazzi che puntualmente ogni anno davano vita a nuovi bob per contendersi l’ambito premio del migliore in classifica. Nel 1980 vennero impartite nuove disposizioni per la costruzione dei mezzi: vennero introdotte le ruote delle "Mini", vennero date delle dimensioni per le ruote (minimo quelle dell'"Ape" e massimo quelle della "500"). Nel corso degli anni la competizione ha avuto un successo sempre più crescente, finché nel 2007 la competizione è entrata a far parte del calendario delle prove del Campionato Italiano Carts. Nel settembre 2009 è stato anche nel calendario delle prove del Campionato Europeo. Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Altre informazioni amministrative Il comune fa parte della Comunità Montana Valli di Lanzo. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA (fraz. Col San Giovanni) in www.comune.viu.to.it. URL consultato il febbraio 2014. ^ AA.VV., Sentieri partigiani - escursioni sul filo della memoria (PDF), Valli di Lanzo, Provincia di Torino, 2001. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Viù Collegamenti esterni Guida Wiki Viù: informazioni utili sul comune Il sito del team Bob-kart Viù
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