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Verrua Savoia

Luogo: Verrua Savoia (Torino)
Verrua Savoia (Vrùa in piemontese) è un comune italiano di 1.472 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte. È il comune più orientale della provincia e l'unico a confinare con altre tre province (Asti, Vercelli e Alessandria) Stemma Lo stemma del paese rappresenta uno scudo diviso da una croce nera: nella parte superiore a sinistra viene rappresentata un grappolo d'uva, a destra un rombo rosso; nella parte inferiore viene rappresentata a sinistra un rombo rosso, a destra il profilo nero di un maiale, tutto su sfondo azzurro. Etimologia del nome Il nome Verrua deriva dal latino Verruca che significa poggio. La denominazione Savoia fu aggiunta in seguito, per ricordare l'importanza della fortezza nella storia del Piemonte. Geografia Il comune di Verrua Savoia è situato sulla confluenza della Dora Baltea con il Po. La quasi totalità del territorio verruese è collinare ed il comune è suddiviso in molte frazioni, la più popolata è la frazione di Valentino, sede del municipio e centro del comune. È attraversato dal fiume Po, che divide Verrua Savoia dalla Provincia di Vercelli. Il comune ha un'estensione di 31,91 km² e dista una 41 km da Torino, capoluogo di provincia. Confina con 3 province: con Asti nel comune di Robella, con Alessandria nei comuni di Moncestino, Odalengo Grande, Villamiroglio e con Vercelli nel comune di Crescentino, mentre confina con i comuni torinesi di Brozolo e Brusasco. Storia La fondazione La leggenda sulla fondazione del Comune narra che un legionario romano di nome Verus disertò dalla sua legione per raggiungere l'amata Rucha dando così il nome al luogo. Medioevo Il primo documento in cui si menziona il Borgo di Verrua risale al 999 quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone III conferma alcuni terreni posseduti nella zona del borgo dal Vescovo di Vercelli. Nel 1027 il feudo fu confermato dall'imperatore Corrado II e successivamente inserito nell'elenco dei beni territoriali esistenti su entrambi i lati della confluenza della Dora Baltea. Nel 1159 l'imperatore Federico Barbarossa detto il Barbarossa, durante la guerra contro i Comuni della Lega Lombarda, si accampò a Verrua considerandola una roccaforte difficilmente espugnabile e nel 1167, poiché il governatore di Verrua aveva rifiutato ospitalità alle sue truppe, l'imperatore assediò e distrusse il castello con tutti i villaggi e borghi vicini. Nel 1387 la Rocca, che apparteneva allora al Conte di Savoia Amedeo VII, fu assediata da Teodoro II del Monferrato. L'assedio durò due mesi e vi furono impiegate anche i primi mezzi di artiglieria: le bombardelle. Ma la Rocca resisteva ancora e Teodoro II, sentendosi minacciato alle spalle e sapendo di non poter contare sui suoi alleati, dovette togliere l'assedio e chiedere la pace ai Savoia. Durante quel fatto d'armi nacque il motto Quand che ël ver pijrà cost'ua, ël marcheis dal Monfrà ël pijra Vrua, cioè Quando il porco prenderà l'uva, il marchese del Monferrato prenderà Verrua, prendendo spunto dal sigillo nel 1378 raffigurante un porco che cerca di azzannare un grappolo d'uva. Dal XV secolo a oggi La posizione strategica della Rocca di Verrua è stata di importanza fondamentale soprattutto in occasione di due storici assedi: il primo nel 1625 e il secondo tra il 14 ottobre 1704 e il 9 aprile 1705 nei quali si sviluppò la "guerra di mina" poi largamente utilizzata nell'assedio di Torino del 1706. Durante questo secondo assedio, relativo alla guerra di successione spagnola, la strenua resistenza della fortezza permise al duca Vittorio Amedeo II di Savoia di rallentare la rapida avanzata delle armate di Luigi XIV di Francia e di organizzare la difesa di Torino, ponendo le basi per la vittoria che rese indipendente lo stato sabaudo. Da quest'ultimo assedio la fortezza ne uscì completamente distrutta. Non fu mai più ricostruita e fu ceduta a privati. Il 21 dicembre 1862 il Re d'Italia Vittorio Emanuele II aggiunse al nome Verrua la denominazione Savoia per ricordare e sottolineare l'importanza che questo borgo costituì per la sopravvivenza del ducato sabaudo e per la sua futura espansione. Dal 2012 sono in corso dei lavori di restauro sulla fortezza verruese. Monumenti ed edifici Le chiese Nel territorio comunale di Verrua Savoia sono presenti 6 chiese: Chiesa dei SS. Pietro e Paolo: situata in Loc. Carbignano 36; Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista: situata nella frazione di Valentino; Chiesa di San Giacomo: situata nella frazione di Cervoto; Chiesa di Santa Lucia di Siracusa: situata nella frazione di Sivrasco; Chiesa di San Pietro: situata nella frazione di Collegna; Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano: situata nella frazione di Sulpiano. La Rocca di Verrua La prima testimonianza della presenza della Rocca di Verrua è attestata nel 999. Nel corso del tempo la fortezza subì vari assedi per via della sua posizione strategica: posta su un colle, nei pressi del fiume Po, controlla gran parte della Pianura Padana piemontese. Fu più volte distrutta e ricostruita, fino a quando nel 1705 fu semi-distrutta dai francesi. Ora è proprietà di privati. Evoluzione demografica Il Comune di Verrua nel trentennio dopo l'unità d'Italia crebbe demograficamente, raggiungendo nel 1881 il picco di 3.163 abitanti. Progressivamente, però, gli abitanti del Comune iniziarono a trasferirsi dei comuni vicini o in città e la popolazione raggiunge il minimo storico nel 1991 con soli 1.282 abitanti. Nel 2010 la popolazione si attestava sui 1.472 abitanti. Abitanti censiti Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Bibliografia La fortezza di Verrua Savoia nella storia del Piemonte - Mario Ogliaro - Libreria Mongiano Editrice. Voci correlate Assedio di Verrua Savoia del 1704 Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista Rocca di Verrua Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Verrua Savoia Collegamenti esterni Seminario Tradizionalista, Il Seminario per sacerdoti che celebrano la Messa in latino.
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