Villa Hanbury
Villa Hanbury è composta dal nucleo originario dell'antica residenza fortificata di Palazzo Orengo (XVII secolo), immobile costruito sul terrapieno del crinale de La Mortola che gli Hanbury acquistarono con il terreno nel 1867. L'edificio è composto di un volume compatto strutturato su tre piani e addossato ad una torre; la ripartizione dei vani è di tipo seriale, con celle allineate ed omogenee per dimensione. La ristrutturazione imposta da Hanbury è allineata agli schemi tipici della residenza borghese anglosassone, dotata di ampi spazi di rappresentanza quali la "dinner room" a pianoterra e il "grand salon" al secondo piano, con separazione delle funzione e soprattutto l'apertura della casa al paesaggio circostante. Il modello di riferimento è quello offerto dai "pattern book", veri e propri prontuari di tipologie abitative di stampo alto borghese. L'ampliamento dell'edificio, avvenuto tra il 1874-77 ad opera di Waterhouse e Foster, annulla la fisionomia dell'immobile originario per trasformarlo in un organismo più articolato, aggiungendo due nuove ali a copertura piana destinate a servizi, sala da biliardo, reception e camere da letto, un corpo alto a nord e sopraelevando la torre. I nuovi volumi, aggregati intorno al palazzo originario, mantengono inalterato il rapporto privilegiato con il paesaggio circostante: le masse sono distribuite su assi ed altezze differenti, assecondando l'andamento del terreno; mentre la terrazza preesistente si trasforma in una monumentale veranda marmorea 'old venetian'.