Destinazioni - Comune
Vaie
Luogo:
Vaie (Torino)
Vaie (Vaje o Vàjes in piemontese e in francoprovenzale, Vaye in francese) è un comune italiano di 1.462 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte.
Si trova in Val di Susa e fa parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.
Fino al 1936, il comune era denominato Vayes; essendo considerato di suono troppo francese, il nome fu italianizzato dal regime fascista.
Geografia
La cresta montana del paese è percorsa dal Sentiero dei Franchi, un itinerario che collega l'Alta Valle di Susa, tramite le creste delle montagne sulla destra orografica della Dora Riparia, alla Sacra di San Michele. Tutte le borgate del Comune (Folatone, Mura e Molè) sono attraversate dal sentiero che, in un tratto ben servito dalla vicinanza della strada consortile che collega Vaie e Sant'Antonino al Colle Braida, è frequentatissimo non solo d'estate ma anche nei periodi climaticamente meno favorevoli. Secondo la tradizione, la Borgata Mura (situata in un punto panoramico degno di nota) è il luogo da cui si dipartivano le Mura Longobarde, storico confine con il Regno dei Franchi e zona di passaggio strategico (Battaglia delle Chiuse, anno 776). Questo tratto del Sentiero dei Franchi permette di visitare, oltre alle borgate, alcuni dei luoghi paesaggisticamente più suggestivi della zona: Il Truc, il Colle Remondetto, Roccia Corba (da poco attrezzata con 4 vie di arrampicata) e il Colle Bione, tutto nel corso della stessa giornata. Lungo la via Francigena (che è un tratto incantevole della “Ciclostrada della Valle di Susa”), si trovano l'antica cava di gneiss granitico, le cui origini risalgono al Rinascimento, ed il noto sito archeologico di località Baità, detto ‘Riparo Rumiano’ dal nome di colui che nel 1890 ne fu lo scopritore: le ricerche effettuate successivamente dagli archeologi portarono alla luce ben sedici manufatti di pietra tra asce e punte, oltre a molti frammenti di creta e di ossa di animali. Luogo di riparo per pastori nomadi o residenti stagionali dell'età neolitica. Il piccolo sito è oggi l’anima del Percorso archeologico didattico che si snoda attraverso i bellissimi boschi di castagno, prosegue fino allo stagno ai piedi del Santuario di San Pancrazio per poi terminare al Civico Museo Laboratorio sulla Civiltà Neolitica, allestito dal Centro Archeologia Sperimentale di Torino nel Palazzo dell’Antico Municipio. Recentemente il Percorso archeologico didattico è stato arricchito dal Percorso Botanico e dalla deviazione che porta alla Pietra delle Macine, ricordo tangibile delle attività estrattive di un tempo. La tradizione della buona qualità dell’acqua di Vaie è riconosciuta da sempre: ogni giorno sono decine le persone che si riforniscono alle fontane comunali. Oggi sono dieci le fontane in pietra testimoni di una risorsa preziosa del luogo: purezza e leggerezza certificate rendono l'acqua di Vaie particolarmente adatta alle malattie renali. Le sorgenti del Truc e del Penturetto si trovano sulla montagna alle porte del parco naturale Orsiera - Rocciavrè e da anni l'impianto di debatterizzazione a raggi ultravioletti garantisce assoluta purezza.
Storia
Nei secoli conosciuto come Vaga, Vaionaces, Vadium, Vayes, Vaie è posto sulla via Francigena; fin dall'anno Mille il paese fu in parte soggetto alla dominazione dell'Abbazia della Sacra di San Michele e proprio all'evangelizzazione dei monaci clusini, nel secolo XI, potrebbe essere dovuta la prima chiesa di Vaie, il priorato di Santa Maria ad Vadiarum, in seguito priorato e parrocchia di Santa Margherita e attualmente santuario di San Pancrazio che in bellissima posizione domina il paese dalle rocce soprastanti. È un piccolo gioiello il santuario, e nelle sere di maggio, quando si accende delle luci della sua festa, sembra dal basso fare eco alla grande e maestosa Sacra di San Michele, rinnovando una devozione nata a Vaie e cresciuta nel corso di un secolo fino quasi ad oscurare la patrona ufficiale, Santa Margherita.
Monumenti e Luoghi d'interesse
Chiesa di Santa Margherita: oltre ai numerosi affreschi, custodisce l'unica copia al mondo del Battesimo di Cristo opera di Andrea del Verrocchio, realizzata dopo numerosi studi, dall’artista pittore-scultore Salvatore Vitale nell’anno 2009.
Una seconda opera è stata realizzata dall'artista Salvatore Vitale nella chiesa di Santa Margherita di Vaie. Una vetrata artistica con saldatura a piombo posta alle spalle dell'altare maggiore. Numerose opere di Salvatore Vitale si trovano in deversi musei e collezioni private
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 82 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania Marocco
Amministrazione
Cultura
Cucina
Il Canestrello di Vaie
Il dolce tipico di Vaie deve il suo nome al disegno dello stampo, che ha affinità col verbo piemontese “canesterlè”, cioè ingraticolare con canne, come fanno i giardinieri piantando nel terreno due corsie di canne trasversalmente opposte, a mo' di griglia Il canestrello, piccolo dolce ottenuto cuocendo palline di impasto in speciali ferri a tenaglia riscaldati sulla fiamma, è un biscotto che può avere forme e spessori diversi, a volte anche sapori differenti: dal cacao alla nocciola, dal miele al cocco, ma anche nella sua versione più tradizionale ha l’inconfondibile aroma della scorza di limone grattugiata. Il suo profumo fragrante aleggia nei giorni di festa tra le case di diversi paesi valsusini, quelli, per intenderci, che sono situati sul lato più “ombroso” della bassa Valle di Susa, luoghi dove questo dolce tipico da secoli gioca il ruolo del protagonista sulle mense familiari nei giorni festivi. I Canestrelli sono buoni da soli, ottimi con il latte, il tè ed anche col vino (provateli con il Lambrusco o col Vin Santo); la particolarità di questi dolci è tale e tanto famosa nella nostra regione che il Brofferio, poeta piemontese vissuto nella prima metà dell’ottocento dedicò questi versi al Cuciniere del Conte di Cavour particolarmente bravo a prepararli: “Evviva il dio dei Canastrelli! Lux perpetua luceat ei…”. Il Comune di Vaie, per tutelare e meglio promuovere il prodotto, ha nel 2002 depositato un Marchio Collettivo di Qualità il cui uso è stato concesso ai tre laboratori artigianali locali che producono canestrelli. Il marchio riproduce la stilizzazione del Canestrello e del Santuario di San Pancrazio (il santo al quale la popolazione si rivolse per scampare il tifo nel 1878). Nel periodo della Festa patronale di San Pancrazio (seconda settimana di maggio) a partire dal 1998 si svolge la Sagra del Canestrello, occasione ideale per ritrovarsi tra produttori ed estimatori del tipico dolcetto al sapore di scorza di limone. A partire dal 2002 la Sagra è entrata a far parte di “Gustovalsusa”, il circuito di eventi legati ai prodotti tipici valsusini promosso dalla Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, dall’ATL “Montagnedoc” e dalla Provincia di Torino. Tra le altre iniziative di “Gustovalsusa” ricordiamo la Sagra del Marrone di Villarfocchiardo, la Fiera della Toma di Condove e il Concorso enologico di Borgone. Nell’ottobre 2004 il Canestrello di Vaie è stato inserito nel Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino assieme ai canestrelli prodotti nei paesi del basso Canadese.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2011.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.