Piazza Unità d'Italia
Di pianta rettangolare, la Piazza si apre da un lato sul Golfo di Trieste ed è circondata da numerosi palazzi, tra i quali il Municipio, il Palazzo della Giunta e la Prefettura. Assunse il nome di Piazza Unità dopo il 1918, quando la città fu annessa al Regno d'Italia. L'aspetto attuale deriva dall'ultimo restauro (2001-2005), in occasione del quale si è realizzata una pavimentazione in blocchi di pietra arenaria simili ai tradizionali "masegni" che anticamente lastricavano la Piazza; la Fontana dei Quattro Continenti è stata posizionata davanti all'ingresso principale del Municipio, riportandola nella sua locazione originaria. La Fontana (1751-1754) doveva rappresentare Trieste come città favorita dalla fortuna grazie all'istituzione del porto franco da parte di Carlo VI e delle politiche di sviluppo di Maria Teresa d'Austria. Opera dello scultore Giovanni Battista Mazzoleni, rappresenta il mondo attraverso quattro statue allegoriche (Europa, Asia, Africa e America) dalle quali sgorgava l'acqua; sulla sommità, la figura femminile alata rappresenta Trieste. Subito dopo la decisione di interrare la vecchia darsena (1858-1863), la Piazza fu riprogettata come spazio aperto sul mare. Il Palazzo del Municipio è sovrastato dalla torre campanaria, sulla quale sono posti i due automi che rappresentano i Mori, anch'essi progettati dal Bruni, e che dal 1876 scandiscono il trascorrere del tempo ogni quarto d'ora. Dal balcone centrale del Municipio, il 18 settembre 1938 Benito Mussolini annunciò la promulgazione delle leggi razziali in Italia.