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MUSE Trento e altri musei nella città dove si vive meglio

Scritto da Redazione , 18/11/19

Il Comune di Trento è quello in cui si vive meglio secondo l'ultima classifica qualità della vita. Partendo dal MUSE Trento, il Museo della Scienza tra i più belli d'Italia, scopriamo cosa vedere e cosa fare in città e nella provincia di Trento, tra le bellezze ambientali e culturali che la mettono in vetta alla classifica.

MUSE Trento e gli attrattori più belli

Cosa rende il Comune di Trento la prima città nella classifica qualità della vita? Tanti elementi, che vanno dalla presenza di importanti e innovativi attrattori culutarli, quali ad esempio il MUSE Trento, il Museo della Scienza tra i più interessanti d'Italia e del mondo; la sostenibilità ambientale, uno dei temi forti del sistema produttivo trentino, e le offerte relative alla cultura e al tempo libero.

Qualità della vita vuol dire certamente cultura e svago: in Trentino e nella provincia di Trento si possono trovare alcuni dei poli museali più all’avanguardia del mondo, come il Museo della Scienza MUSE Trento, progettato da Renzo Piano; il Museo d’Arte Moderna MART di Rovereto; il Castello del Buon Consiglio di Trento e molto altro.

Da non perdere anche i numerosi festival che animano la città di Trento durante tutto l’anno e attraggono centinaia di esperti e turisti da moltissimi Paesi: il Comune di Trento è famoso, ad esempio, per il Festival dell’Economia, il Festival Oriente Occidente e il bellissimo Suoni delle Dolomiti.

MUSE Trento e altri musei

Il MUSE Trento è il Museo delle Scienze di Trento e rappresenta una delle eccellenze d'Italia e del mondo.

Si trova immediatamente a sud dello storico Palazzo delle Albere, in un edificio all'interno del quartiere residenziale Le Albere. Sia il quartiere che lo ospita che il MUSE Trento sono frutto della creatività dell'archistar italiano Renzo Piano.

Inaugurato il 27 luglio 2013, il MUSE Trento ha sostituito, proseguendone le attività, il vecchio Museo Tridentino di Scienze Naturali.

Fondato nel 1846 come primissimo Museo Civico del Comune di Trento, l'attuale MUSE Trento aveva sede presso Palazzo Salvadori, in Via Manci. Nel 1964 venne istituito il Museo Tridentino di Scienze Naturali, che dal punto di vista amministrativo era legato alla Provincia di Trento. Dal 1982 trasferì la propria sede in Palazzo Sardagna, dove rimase sino al 2013. A partire dagli anni '90 il museo si modernizzò, organizzando mostre interattive e ampliando moltissimo la propria offerta didattica, aprendosi alle altre strutture sul territorio, come il Giardino Botanico Alpino Viote e la Terrazza delle Stelle, sul monte Bondone.

Altri importanti musei del territorio trentino che fanno parte della rete MUSE Trento sono il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, il Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, il Museo Geologico delle Dolomiti, a Predazzo, e la Stazione Limnologica del Lago di Tovel.

Nel 2006 il MUSE Trento ha istituito in Tanzania un centro di monitoraggio ecologico ed educazione ambientale dei monti Udzungwa, situato all'interno del Parco Nazionale dei monti Udzungwa.

Il crescente arricchimento di allestimenti e pubblico rese necessaria la realizzazione di una nuova struttura per il MUSE Trento, così nello stesso anno la Provincia di Trento si fece carico della realizzazione del progetto di una nuova sede, costruita nell'ambito di un più ampio disegno di riqualificazione urbana dell'area industriale dismessa dove sorgevano gli stabilimenti Michelin.

Nel 2013, la nuova sede del MUSE Trento venne inaugurata di fronte a un pubblico molto numeroso, raggiungendo in meno di undici mesi dalla data di apertura, la soglia dei 500.000 visitatori paganti, divenendo di fatto, una delle istituzioni museali più visitate d'Italia.

L'edificio concepito da Piano per il Museo della Scienza di Trento, si sviluppa su una lunghezza di 130 metri e una larghezza di 35 metri, su sei livelli (due interrati e quattro fuori terra). Tutti i piani, a eccezione del secondo livello interrato, sono aperti al pubblico e ospitano sia attività di esposizione (mostre permanenti e temporanee) sia attività amministrative e di ricerca.

Il caratteristico profilo della struttura ricorda l'andamento frastagliato delle montagne trentine e in particolare delle Dolomiti. L'interno è caratterizzato da un "grande vuoto" (Big Void) che mette in comunicazione tutti i piani, nel quale sono sospesi animali tassidermizzati e lo scheletro originale e completo di una balenottera comune (Balaenoptera physalus) spiaggiata nel 1995 sulle coste di Livorno.

Comune di Trento: al top classifica qualità della vita

Come si raggiunge la vetta della classifica qualità della vita? Mettendo in campo diversi elementi che fanno il benessere di una città e dei suoi abitanti.

Il Comune di Trento, come abbiamo visto, vanta la presenza di importanti e innovativi attrattori culutarli e museali, ma non solo: la sostenibilità ambientale passa anche per la tutela del patrimonio naturalistico, che si inserisce nel comprensorio del Parco Nazionale delle Dolomiti.

Nel cuore delle Alpi, la città di Trento si sviluppò al tempo dei romani e di quell'epoca conserva importanti monumenti e aree archeologiche. Nel corso della sua millenaria evoluzione, Trento ha saputo attrarre elementi di tradizioni tra loro molto diverse: dal Nord al Sud Europa, creando un connubio di elementi davvero unici, che la rendono una delle città italiane culturalmente più affascinanti.

Capitale del Natale, con i suoi celebri Mercatini di Natale, Trento e le sue Dolomiti offrono una spettacolo unico da vivere anche in piena estate.  

Cosa vedere assolutamente a Trento? Il Castello del Buonconsiglio, ovvero il più vasto e importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige, che fu residenza dei principi vescovi di Trento dal XIII al XVIII secolo. 

È composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta muraria in posizione elevata rispetto alla città. Torre Aquila, a sud, conserva all’interno il celebre "Ciclo dei Mesi", uno dei più affascinanti cicli pittorici di tema profano del Tardo Medioevo. 

Restaurato nel 1924, il castello divenne sede del Museo Nazionale e dal 1973 appartiene alla Provincia di Trento. Attualmente è il polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi e prestigiosi del territorio trentino. 

Da non perdere anche la Cattedrale di San Vigilio, edificata sull'area in cui era originariamente presente un antico tempio dedicato al santo patrono della città. Fu il vescovo Federico Vanga (1207-1218) a decidere di ricostruire interamente il Duomo dalle fondamenta, affidando il progetto alle maestranze guidate da Adamo d'Arogno, come attesta una lapide murata nel basamento dell'abside. 

Nel 1682, ad opera di Giuseppe Alberti, venne realizzata la Cappella del Crocefisso, una struttura barocca inserita nelle forme quasi totalmente romaniche, mentre nel 1739 venne realizzato il baldacchino dell'altare maggiore, d'ispirazione berniniana.

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Trento

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