San Giuseppe dei Teatini
Nel 1612, i Teatini, ordine religioso appartenente fondato da San Gaetano di Thiene, fecero costruire una Chiesa proprio dove sorgeva quella di Sant'Elia alla Porta Giudaica, consacrandola a San Giuseppe. L'edificio, in stile barocco, si presenta molto ricco e sfarzoso. Una facciata costituisce uno dei cosiddetti "Quattro Canti" di piazza Vigliena, quello del quartiere Albergheria, con la grande cupola facilmente visibile da molte zone della città. Si accede alla Chiesa attraverso un portale incastonato tra colonne in marmo, con una nicchia contenente la statua in marmo di San Giuseppe, ai cui piedi è uno scudo che reca scolpita un'ascia, simbolo dei Falegnami. L'interno, completamente rivestiro in marmo pregiato, si sviluppa su una pianta a croce latina: dodici archi con pennacchi affrescati, raffiguranti gli Apostoli, dividono la chiesa in tre navate. La navata centrale ospita un bellissimo pulpito in noce, adornato da statue auree; lungo le navate laterali, si aprono le cappelle, ciascuna delle quale è un capolavoro a sé stante: decorate da dipinti, sculture, marmi policromi e affreschi contornati da stucchi. L'altare maggiore è in marmo nero con pietre dure e bronzi; il Crocifisso è in avorio agata e bronzo. Pregevolissimi gli affreschi del fiammingo Borremans e le acquasantiere in pietra. La leggenda narra che all'interno della Chiesa, oltre la cripta visitabile, alla quale si scende da uno scalone in marmo, ci sia una cripta "segreta" che custodisce una fontana dalle acque miracolose.