Abbazia di San Michele Arcangelo
L'Abbazia S. Michele Arcangelo è il più importante edificio di Montescaglioso, uno dei più significativi della Basilicata. Sorge sull’antica acropoli greca i cui resti, strutture urbane e necropoli (VII a. C. - età romana), sono stati rinvenuti nei chiostri e nei giardini. Le origini del culto vanno ricondotte alla presenza medievale del monachesimo benedettino, con probabile fondazione attorno all'anno 893. L'Abbazia conosce un grande sviluppo tra l'XI e il XIII secolo, col passaggio di Montescaglioso alla famiglia normanna dei Macabeo, che sosterrà il radicamento del monastero sul territorio con donazioni, privilegi e benefici, facendo di Montescaglioso un importante centro di controllo e amministrazione del metapontino. Le rendite provenienti da questo cospicuo patrimonio permettono la realizzazione di numerosi lavori di ampliamento e rinnovo: risalgono a questa fase il chiostro e l'ingresso tardomedievale con portale ogivale. Nel XV secolo, il monastero passa agli Abati Commendatari, che ne dilapidano il patrimonio; poi, alla Congregazione Benedettina Riformata di S. Giustina da Padova. Tra il Cinque e Seicento si concludono i restauri: vengono recuperati i beni dispersi e riorganizzate le attività produttive dei monaci. A questo punto, l'Abbazia assume l’odierna configurazione. Gli interni conservano parte degli apparati decorativi origanri: un ciclo di affreschi al piano superiore (XVI secolo), un secondo ciclo nella biblioteca (XVII secolo) e altri frammenti nei chiostri, nella chiesa e nella Sala del Capitolo.