Destinazioni - Comune

Montelepre

Luogo: Montelepre (Palermo)
Montelepre (Munčilebbru in siciliano) è un comune italiano di 6.451 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia. Storia La storia di Montelepre inizia dal 1400, quando il territorio monteleprino era un grande feudo ricco di acqua chiamato "Munchilebbi". Ma per parlare della storia di Montelepre dal 1400 bisogna prima andare indietro nel tempo, in un'epoca anteriore alla venuta di Cristo. In un'epoca antichissima, non molto lontano dal feudo, c'era la città di Hykkara (l'attuale città di Carini) alleata militarmente con Selinunte, Catania e Siracusa che intorno all'anno mille fu attaccata dagli Ateniesi. Alcuni abitanti si rifugiarono nell'attuale Monte d'Oro, da dove potevano dominare il circondario, ma non si accorsero dei Cartaginesi che stavano per arrivare e attaccare. Incendiarono il villaggio, ma non molto tempo dopo furono fermati dai Romani. Gli abitanti che riuscirono a fuggire scesero a valle dove vi era il feudo e lì si stabilirono definitivamente. Il feudo apparteneva al monastero di S. Caterina al Cassaro di Palermo che fece costruire mulini e fondachi. Nel 1429 il feudo fu acquistato dalla Cattedrale di Monreale. Poiché in zona c'erano numerosi briganti che disturbavano la quiete del paese e raccoglievano i frutti del feudo senza permesso, l'arcivescovo di Monreale, Giovanni Ventimiglia, fece costruire una torre per controllare tutto il feudo, dopo aver ottenuto il permesso dal Re delle due Sicilie, Alfonso V d'Aragona. La torre fu costruita intorno al 1435; la gente che voleva stabilirsi a Munchilebbi, sentendosi sicura, incominciò a costruire le proprie case intorno ad essa. Dopo il 1584 vennero aggregati al territorio di Montelepre anche i territori di Suvarelli, Bonagrazia, Sagana e Calcerame. Nel 1600 circa il villaggio passò a Pietro Bellacera di Monreale. Dopo la sua morte la moglie Maria fece costruire una chiesa, che diventerà poi la Chiesa Madre. Alcuni anni dopo furono costruite anche la chiesa di Sant'Antonio e la chiesa di San Giuseppe. Nel 1715 il villaggio era costituito da 138 case. Castrenze di Bella, un ricco proprietario monrealese, fece costruire un piccolo ospedale civico nella periferia nord del paese e il collegio di Maria che aveva lo scopo di istruire le ragazze nell'arte del ricamo. Alla fine del Settecento si è registrato un notevole incremento della popolazione. Infatti nel corso di questo secolo è passata da poche centinaia di abitanti a ben 3.000. Nel 1812 il villaggio fu dichiarato comune con il nome Montelepre e nel 1848 Paolo Migliore vi fondò una società segreta di carbonari che aveva rapporti diretti con Giuseppe Mazzini. I carbonari monteleprini cacciarono i Borboni che stavano per attaccare il paese e si misero agli ordini di Garibaldi durante la sua marcia verso Palermo. Nel 1864 anche Montelepre fu infestato dal colera per tre anni. Morirono molte persone e il comune ebbe grossi problemi per la sepoltura, per questo nel 1880 fu costruito un cimitero in un vasto appezzamento di terreno. Alla fine dell'Ottocento alcuni giovani monteleprini rinunciarono alla chiamata alla leva e diventarono briganti. Dal 1900 in poi molti paesani emigrarono in cerca di lavoro negli Stati Uniti d'America e verso il nord Europa. Dalla prima metà del Novecento Montelepre è stato al centro dell'attenzione poiché in quegli anni il bandito monteleprino Salvatore Giuliano seminava il terrore nei paesi più o meno vicini. Attualmente Montelepre conta oltre 6000 abitanti ed è un paese tranquillo che sfrutta economicamente la vicinanza con Palermo e Partinico. La mancanza in paese di grandi aziende, capaci di assorbire la forza lavoro locale, e la presenza degli uffici pubblici nel capoluogo fanno sì che in molti lavorino a Palermo. Storica è anche la banda musicale che dal 1800 continua ad operare in paese. Vi è anche un'associazione teatrale-culturale, l'ATMA, che si occupa di mantenere intatte le antiche tradizioni religiose e culturali del paese. Evoluzione demografica Abitanti censiti La processione dei misteri del Venerdì Santo Tra cultura e religione la processione dei misteri a Montelepre è una suggestiva celebrazione storica, un evento culturale unico in Sicilia che da secoli si ripete puntualmente ogni Venerdì Santo. Tale circostanza coinvolge l'intera cittadinanza, di fatti, circa 400 personaggi rievocano le figure del vecchio e del nuovo testamento. Da Adamo ed Eva all'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma, e fino alla crocifissione sul Calvario, tanti quadri viventi, che rappresentanti gli avvenimenti biblici più importanti ed espressivi, sfilano per le vie del paese. Ogni dettaglio dei costumi storici e delle acconciature è curato con impegno da cittadini che collaborano con la Pro-loco alla realizzazione di questo evento che oltre all'aspetto religioso assume anche un aspetto storico e culturale di notevole importanza. Girare per le vie di Montelepre il Venerdì Santo equivale a fare un salto indietro nel tempo in quella Palestina che fu la patria di Gesù. Dopo tali quadri viventi, la congregazione dai "galantuomini” e quella dalle "maestranze" portano a spalla l'Urna del Cristo Morto seguita dal simulacro della Madonna Addolorata. Il carnevale Carnevale, festa pagana di antichissime origini, si rifà probabilmente alle feste ellenistiche e ateniesi che si svolgevano rispettivamente, una in onore di Iside agli inizi di marzo e l'altra in onore di Dionisio a fine febbraio. Celebrata nella settimana che precede l'inizio della Quaresima, il termine ha origine da quello latino "Carnem Levare", cioè al divieto ecclesiastico di consumare carne durante il periodo quaresimale. Il Carnevale è sinonimo di divertimento, allegria, travestimento, sfarzo, nata dal sentimento di evasione nei confronti del periodo di penitenza e digiuno che ad esso segue; a Montelepre è nata una nuova maschera, “U matrimonio”. Un uomo prende in sposa una donna, un rito antico che sa di vita che si rinnova… per l'occasione la sposa è invece un omaccione che sfila per le vie del paese seguita dalla stola degli invitati, simboleggia la voglia di andare di festeggiare l'inizio di una nuova vita. Un evento augurale che da baccanali e danze porta via tutti i mali. Le strade del paese si trasformano in una enorme discoteca, suoni che si confondono e si intrecciano, lasciando che distrattamente e senza badare alla confusione la folla si lasci confondere dalla musica, danzando fino all'alba. Dapprima le strade delle città diventano arena dove si svolgono le sfilate aperte a tutti, non spettatori ma partecipi, non carri allegorici, ma maschere spesso improvvisate, musica e baldoria mista alla pioggia di coriandoli e stelle filanti, coinvolgono alla trasgressività fino alla mezzanotte del martedì grasso. Chiese Vi sono sette chiese: Chiesa Madre Chiesa Santa Rosalia Chiesa Sant'Antonio Chiesa San Giuseppe Chiesa della Madonna del Carmine Chiesa di Sagana Chiesa dedicata ai caduti nella seconda guerra mondiale. Servizi Vi sono tre scuole: la materna, la scuola elementare e la scuola media. In località Presti sorge il centro sportivo "Don Pino Puglisi". All'interno impianti di calcio, tennis, basket e pattinaggio; in via Purpura c'è un campo da basket all'aperto e in via Sammartino c'è una palestra di arti marziali. Il paese dispone anche di un Parco Urbano, di un centro Polifunzionale (Museo Civico e Biblioteca comunale con una stanza per collegamenti Internet). Vi sono anche numerose pizzerie, hotel e bar. Persone legate a Montelepre Rosario Candela (1890 - 1953). Salvatore Giuliano (1922 - 1950). Curiosità In una scena del film Fantozzi alla riscossa, quando il ragioniere entra in casa e trova tantissimi prodotti siciliani, regalatogli dalla mafia, si può notare anche lo Zolfo di Montelepre. Erano nati a Montelepre i genitori di Sonny Bono, produttore, musicista, uomo di spettacolo e più tardi politico americano, ideatore di Sonny & Cher e marito di Cher. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 418. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. 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