Marlengo
Marlengo (Marling in tedesco) è un comune italiano di 2.517 abitanti della provincia autonoma di Bolzano, situato presso Merano. Geografia fisica Il paese è posto ad un'altitudine di 363 metri sul livello del mare in una zona collinosa ai piedi del Monte San Vigilio, e circondato da piantagioni di mele e uva. Marlengo confina con Lagundo a nord, Merano a nordest e Cermes a sud. A est il territorio del comune è delimitato dal fiume Adige, a ovest dal Monte Marlengo e Giogo Marlengo. La più alta elevazione sul territorio del comune è il monte Hohe Tann con 1779 metri sul livello del mare. Storia La via della roggia di Marlengo (Marlinger Waalweg), che conduce sopra il capoluogo comunale, lungo il ripido pendio, consente una buona vista sull'insediamento del paese. Il percorso quasi orizzontale, di 12 chilometri di lunghezza, è il più lungo corso d'acqua artificiale del suo genere in Alto Adige. Il canale d'irrigazione fu creato tra l'anno 1737 ed il 1756, su suggerimento della Certosa di Monte degli Angeli (Allerengelberg) della Val Senales, che possedeva vigneti a Marlengo. Toponimo Il toponimo è attestato nel 1101-1120 come Marnea, nel 1141 come Merningen, nel 1163 come Marnica, nel 1164 come Merniga, nel 1220 come Merning e dal XV secolo stabilmente come Marling e deriva probabilmente dal termine preromano marra ("mucchio di pietre"). Stemma Lo stemma raffigura un leone rampante rosso su fascia centrale celeste e sfondo argento. Sono le insegne dei Signori di Marebbe che vissero, in due castelli nel villaggio, fino al 1426. Lo stemma è stato adottato nel 1966. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose La chiesa parrocchiale di Marlengo, consacrata a Maria Assunta in cielo nel 1901, è un edificio neogotico del tardo XIX secolo. La torre e la cappella laterale appartengono al sec. XIII. Franz Liszt scrisse una poesia sulle "campane di Marlengo" (Glocken von Marling) secondo un testo di Emil Kuh (1828-1876). La prima menzione della parrocchia di Marlengo avviene in un documento del 1166. Architetture militari Il Castel Monteleone (ted. Schloss Lebenberg) sopra Marlengo è uno dei più grandi e pittoreschi castelli dell'Alto Adige, costruito verso la metà del Duecento dai signori di Marlengo. Il castello è di proprietà privata della famiglia van Rossem, ma può essere parzialmente visitato. Società Ripartizione linguistica La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca: Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Nota è la processione che ogni anno si tiene nella seconda festa di Pentecoste, dove la statua di Papa Sant'Urbano I, il patrono dei vignaioli, viene portata in giro per le vie e i vigneti del paese. Persone legate a Marlengo Franz Innerhofer (*1884 a Marlengo; †1921), insegnante, direttore scolastico, vittima del fascismo (domenica di sangue) Maridl Innerhofer (*1921 a Marlengo), poetessa dialettale, figlia di Franz Innerhofer Seppl Lamprecht (1969-2010), politico e consigliere provinciale, residente a Marlengo Heinz Gamper (*1949 a Marlengo), musicista, suonatore di zither, pianoforte, fisarmonica Economia Il comune è caratterizzato dalla coltivazione delle mele e dall'industria turistica. La cooperativa di frutticoltori COFRUM, fondata a Marlengo nel 1937, conta 260 soci da Marlengo e dalla vicina Cermes. Nel 2008 vennero raccolte 4.800 tonnellate di mele su 600 ettari di superficie agricola. Le principali varietà coltivate sono Golden Delicious e Gala. Infrastruttura e trasporti Marlengo si trova lungo la tratta della Ferrovia della Val Venosta. Nel 1990 le Ferrovie dello Stato l'avevano chiusa ritenendola un ramo secco. Alla fine degli anni novanta essa venne acquistata dalla Provincia Autonoma di Bolzano, che affidò la sua gestione alla società di trasporto locale SAD. Oltre a questa, anche altre stazioni lungo la linea ferroviaria sono state restaurate, riportandole il più possibile allo stato d'origine del 1908. Nel caso di Marlengo, così come in tutte le altre stazioni della linea, l'edificio è stato verniciato, è stato rimosso il pannello in legno sul frontone del porticato sul lato binari riportante il toponimo bilingue, mettendo in luce il cartello monolingue originale dell'epoca. Anche se inutilizzati, sono stati lasciati sul posto i vecchi sistemi di comando dei passaggi a livello e dei segnali ad ala, mentre purtroppo è stato demolito il vecchio magazzino merci in legno. L'edificio della stazione di Marlengo si differenzia dagli altri della stessa tipologia, presenti sulla linea, per la presenza di un corpo aggiunto sul lato destro (vista lato binari). Il paese è collegato ai comuni limitrofi Merano, Cermes e Lagundo mediante strade provinciali. La superstrada Bolzano-Merano possiede un'uscita per Marlengo. Amministrazione Gemellaggi Il comune è gemellato con: Gelnhausen, dal 1977 Kals am Großglockner Galleria fotografica Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Franz Huter (a cura di), Tiroler Urkundenbuch, vol. I/1, Innsbruck, Wagner, 1937, n. 125, 183, 279 e 293. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 238. ISBN 88-7014-634-0 ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004. ^ (EN) Heraldry of the World: Marling ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Manfred Leiner, Heini Gögele, Marling - Gelnhausen: 30 Jahre Partnerschaft 1977-2007, Merano, Medus, 2007. Bibliografia (DE) Leo Andergassen, Kirchliche Kunst in Marling, Bolzano, Pluristamp, 1993. (DE) Alois Greiter e Manfred Leiner (a cura di), Die Urkunden von Marling, 4 voll., Lana, Tappeiner, 1995-2007. ISBN 88-7073-189-8 Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Marlengo Collegamenti esterni (DE) Fotografie, annunci, descrizione, webcam