In Giro per la Puglia, da Molfetta a Peschici
La Puglia e il suo mare accompagnano il Giro in questa 8° tappa, che da Molfetta a Peschici attraversa i centri lungo la costa adriatica per affacciarsi a strapiombo sul Parco Nazionale del Gargano, dopo lo strappo in salita di Monte Sant’Angelo.
Nelle province del Romanico
Con partenza inedita da Molfetta, che ospita il Giro d’Italia per la prima volta, il team di #ViaggiArtGiro100 si addentra in un centro storico molto particolare: il nucleo del III secolo, detto Isola di Sant’Andrea, si dispone a spina di pesce e racchiude al suo interno il Duomo di San Corrado, la più grande chiesa a tre cupole e due campanili del Romanico pugliese; le Mura e, al di fuori di esse, la grandiosa Cattedrale dell’Assunta.
Circondati da decine di torri di avvistamento, proseguiamo lungo un litorale animato da saliscendi e curve, che immette il Giro nel circuito delle città note come “meraviglie italiane”: Trani, “Perla dell’Adriatico”, famosa per il suo marmo (la rinomata pietra di Trani) e il delizioso vino Moscato; Barletta, sede di due storiche battaglie, quella di Canne, vinta da Annibale (216 a.C.) e della Disfida (1502), scontro epocale tra cavalieri guidato da Ettore Fieramosca; infine Manfredonia, nel foggiano, oasi naturalistica popolata dai fenicotteri tra distese di zafferano.
Sul Gargano, tra i misteri di Monte Sant’Angelo
Sul Gargano la tappa si inasprisce e la salita di Monte Sant’Angelo, Gran Premio della Montagna di oggi, introduce il Giro in un borgo arroccato dal fascino misterioso, che col Santuario di San Michele Arcangelo, Patrimonio UNESCO dal 2011, intercetta le rotte dei pellegrini che da tutto il mondo giungono qui sulla scia di un interesse che non è solo religioso.
Parte integrante del circuito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, il santuario è infarcito di simboli e leggende che legano la figura dell’Arcangelo alle saghe nordiche di Odino, a Gerusalemme e ai Templari, alla Francigena e alla simbologia architettonica espressa dalla della Torre Angioina.
Peschici come Santorini
Riprendiamo la discesa verso il traguardo passando per Vieste, gioiello del promontorio e rinomata località turistica, che vanta un centro storico federiciano e spettacolari terrazze sul mare, di fronte allo scoglio monolitico di Pizzomunno che domina la costa.
Giunti a Peschici ci sentiamo come su un’isola greca. Sullo sfondo di baie cristalline svettano le cupole azzurre di un abitato imbiancato a calce, che si dispone in una maglia intricata di vicoli, piazzette, corti e scalinate. I trabucchi scandiscono la costa e rappresentano un’importante testimonianza del lavoro manuale portato avanti da alcune storiche famiglie di “trabbucchisti”.
Ne scegliamo uno tra quelli riadattati come ristorante e ci gustiamo una vera “cena da Maglia Rosa“, a base di pescato fresco di giornata.
Eliana Iorfida
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