Villacidro
L'abitato di Villacidro rappresenta uno degli esempi più significativi di adattamento di un abitato alla morfologia dei luoghi. Il centro, di antica formazione, è posto alla bocca della valle di Castangias e costituisce la parte più alta del centro urbano. La parte sviluppatasi successivamente si è disposta lungo la conoide di deiezione assumendo la stessa disposizione dei depositi detritici. La civiltà nuragica ha lasciato cospicue tracce, tra le quali il villaggio di Cottega e i nuraghe Narti, Nuraxi, Cuccur'e Ccrabas, Cuccuru Muntoni e Genna Uuraxi. In epoca romana il territorio appare intensamente popolato, come testimoniano una necropoli e i resti di due terme. Il lavatoio pubblico, in stile liberty, fu inaugurato nel 1893. L'opera, progettata dall'ingegnere Enrico Pani, presenta caratteristiche strutturali riscontrabili in pochissime altre strutture in Sardegna. La cascata Sa Spendula è una meta frequentata nel periodo estivo in quanto poco distante dal centro abitato. Il sito fu elogiato in una poesia di Gabriele D'Annunzio durante una permanenza nel paese.