Museo Civico
Il Museo Civico è ospitato nell'ex convento dei Domenicani, annesso alla Chiesa Monumentale di San Domenico. Fondato nel 1465, l'edificio venne danneggiato dal terremoto del 1662. Fu proprio la Chiesa per un lungo periodo la custode naturale delle opere dell'artista Mattia Preti, finché gli otto dipinti del "Cavalier Calabrese dell'ordine di Malta" non furono trafugati, nel 1970. Nel 1988 l'edificio e le opere in esso custodite vennero restaurati, e la Chiesa venne riaperta al culto. Oggi, il percorso espositivo segue un ordine cronologico che dalla sezione archeologica documentale si sonda dal secolo XVII che ospita i dipinti dei due fratelli Gregorio e Mattia Preti. Del primo, un "San Giacinto" e un "San Vincenzo Ferrer"; del secondo, la "Madonna degli Angeli con i SS. Michele Arcangelo e Francesco d'Assisi", un "San Girolamo" e un bozzetto raffigurante i SS. Pietro e Paolo. Nelle sale successive, oltre a opere scultoree, si trovano dipinti di artisti del Sei-Settecento napoletano e calabrese, tra i quali, Giovan Battista Spinelli, Antonio e Giovanni Sarnelli, Mario Minniti, Antonio De Bellis. Seguono sale dedicate alle più recenti acquisizioni del Museo, tra cui uno studio preparatorio del Preti per "L'Apoteosi di S. Pietro Celestino". Nel secondo piano dedicato all'arte contemporanea e del trascorso Novecento, trovano posto opere di Carmelo e Angelo Savelli, Ercole Drei, Francesco Guerrieri, Lia Drei, Mimmo Rotella, Mirella Bentivoglio, Concetto Pozzati, Giuseppe Gallo e Francesco Correggia.
Info:
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