Destinazioni - Comune

Taurisano

Luogo: Taurisano (Lecce)
Taurisano è un comune italiano di 12.668 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, a 55,7 km dal capoluogo provinciale, ha ricevuto il titolo di città nel 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ha dato i natali al filosofo Giulio Cesare Vanini. Geografia fisica Territorio Il comune di Taurisano è inserito nel cuore delle Serre Salentine, delimitato a ovest dalla serra di Ugento e a est dalla serra di Ruffano. Il territorio comunale, che occupa una superficie di 23,32 km², è compreso tra gli 80 e i 169 metri sul livello del mare. L'abitato è posto ad una quota compresa tra i 130 metri s.l.m. della periferia orientale e i 110 metri s.l.m. di Piazza Castello. Il substrato geologico del territorio è costituito da calcari, calcari dolomitici e dolomie del Cretaceo; su queste strutture si poggiano i livelli pleistocenici di calcareniti organogene, argille e terre rosse. La natura carsica del territorio si manifesta con la presenza di inghiottitoi, voragini (Giardino della corte), doline e grotte (Santa Lucia, Pietra l'Aia). Il comune di Taurisano confina a nord e a est con il comune di Ruffano, a sud con il comune di Acquarica del Capo, a ovest con il comune di Ugento. Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 Clima Dal punto di vista meteorologico Taurisano rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno. Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle Serre Salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola. Classificazione climatica di Taurisano:Zona climatica: C Gradi giorno: 1340 Storia La presenza di monumenti megalitici e il rinvenimento di manufatti dell'industria neo-eneolitica, frammenti di ossa umane e di Bos primigenius, selci levigate, fanno supporre che l'antropizzazione del territorio taurisanese si possa considerare avvenuta già tra il XV e il XIV millennio a.C. I primi documenti che attestano la presenza di un casale in Taurisano risalgono alla fine del XII secolo, durante la dominazione normanna. Nel 1191 Tancredi d'Altavilla infeudò Taurisano alla famiglia Monteroni, nella persona di Filiberto. I Monteroni detennero il feudo sino al 1265 e successivamente dal 1444 al 1536. Con l'arrivo degli Svevi, Federico II cedette il Principato di Taranto e la baronia di Taurisano al figlio Manfredi. Nel 1266, con la sconfitta di Manfredi nella Battaglia di Benevento, i D'Angiò, appoggiati da Papa Clemente IV, subentrarono al governo del Regno di Napoli. Gli Angioini nominarono Barone del casale di Taurisano Hugo de Tauro o de Taurisano. Successivamente fu infeudato ai De Brienne, ai Del Balzo e ai D'Aragona. In seguito, con Carlo V, il casale e la Contea di Castro furono concessi ad Antonio Mercorino, marchese di Gattinara, il cui dominio e quello dei suoi successori durò fino alla metà del XVII secolo. Nel 1663 Taurisano fu acquistato dallo spagnolo Bartolomeo Lopez y Royo. Dalla fine del Seicento, e per tutto il Settecento, il feudo cadde in miseria, a causa di un'agricoltura arretrata, dei possedimenti terrieri concentrati nella proprietà di pochi (Nobili e Chiesa), di epidemie e di carestie. Nel 1692, da Baronia, Taurisano fu trasformato in Ducato, e di conseguenza i Lopez y Royo si fregiarono del titolo di duchi. Questi rimasero in pieno possesso del feudo sino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte emanò le leggi eversive della feudalità. Il governo cittadino venne affidato al Decurionato locale e quindi al consiglio comunale. Dagli inizi dell'Ottocento, svariati nuclei familiari, provenienti da diverse zone della penisola salentina, si stabilirono nel paese per occuparsi delle attività estrattive nelle cave di pietra, della produzione della calce nelle fornaci e della produzione di olio, vino e cotone. Simboli Profilo araldico dello stemma: Profilo araldico del gonfalone: Bandiera: Onorificenze Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo, fu edificata tra il 1803 e il 1820, in sostituzione di un altro tempio sacro cinquecentesco. In origine, il sito dell'attuale chiesa era occupato da un edificio della seconda metà del XIII secolo, intitolato a San Salvatore, che doveva costituire la Cappella Palatina del castello. La facciata, compresa tra due torri campanarie, si sviluppa in due ordini scanditi da lesene. Sull'architrave della porta d'ingresso è inserito lo stemma civico di Taurisano. L'interno, articolato su un impianto a croce latina con navata unica, presenta una copertura a crociera interamente affrescata con festoni e arabeschi. La navata e il transetto accolgono gli altari dedicati a Santa Lucia, a Sant'Antonio da Padova, alle Anime del Purgatorio, a San Vito, alla Pietà, alla Sacra Famiglia, a Santo Stefano protomartire e alla Madonna del Rosario. Questi furono realizzati tra il 1838 e il 1840, eccetto gli altari di Sant'Antonio da Padova, eretto nel 1815, e del Rosario del 1885. Le relative tele provengono quasi tutte dall'antica parrocchiale. In corrispondenza dei bracci si innalza una cupola a base circolare, ricoperta esternamente con mattonelle policrome smaltate. Il presbiterio ospita l'altare maggiore in pietra leccese e il coro, sovrastato dalla cantoria su cui è impostato un organo a canne. A sinistra dell'altare maggiore è presente la cappella del Santissimo Sacramento dell'Eucarestia, sulla cui parete absidale è raffigurato il Cristo tra due stuoli di Serafini proni, preceduti da San Francesco d'Assisi e San Domenico di Guzmán. Chiesa di Santa Maria della Strada, fu edificata tra la metà del XIII e gli inizi del XIV secolo. In stile romanico pugliese, è il risultato di un'evoluzione volumetrico-spaziale protrattasi fino al XX secolo. La struttura originaria era costituita da un'unica navata con tetto a capriata, a cui in epoche successive furono aggiunte le volte in muratura (1755) e la navata a settentrione con volta a vela (XVII secolo). Nel corso del Novecento fu costruito un ambiente adibito a sacrestia. La facciata è impreziosita da un rosone e da un portale inquadrato tra due colonne su alti plinti e sormontate da capitelli, che sorreggono due animali accovacciati, un leone e un toro, dai quali si innestano i bracci della cuspide realizzando una specie di protiro. Sull'architrave monolitica del portale è raffigurata in bassorilievo la scena dell'Annunciazione. A coronamento di tutta la chiesa corre lungo il perimetro la decorazione di archetti pensili. Lateralmente, sotto il campanile a vela settecentesco, è presente una meridiana bizantina con le ore indicate in greco ed in latino. Addossata al lato settentrionale della chiesa è la cappella dell'Annunciazione, corredata da affreschi (XVI secolo). Tracce di affreschi databili tra i secoli XIV e XVI sono presenti sui muri interni della chiesa. Chiesa di Santo Stefano protomartire, affonda le sue origini nel periodo bizantino, risale al XV secolo. Fu riedificata nel 1654 e successivamente rifatta nel 1796. Presenta una semplice facciata monocuspidata secondo lo stile architettonico neoclassico, inquadrata fra due robuste paraste. Fra portale d'ingresso e finestrone rettangolare posti in asse, è inserita una nicchia ovoidale nella quale è affrescata l'immagine di Santo Stefano. In posizione arretrata si innalza il campanile a pianta quadrata del 1892, sulla cui sommità è collocata una statuetta del santo. L'interno, a navata unica con volta a spigolo, è scandito in tre campate da sei pilastri, tre su ogni lato. Nella zona absidale è presente l'altare maggiore, realizzato in stucco e pietra leccese, decorato con volute, motivi vegetali e teste angeliche. La chiesa, sede della prima parrocchia del paese dalla seconda metà del XV secolo alla fine del XVI secolo, custodisce le statue di Santo Stefano (1844), dell'Immacolata (XVII secolo), dell'Addolorata e del Cristo morto, deposto in una bara di vetro. Chiesa di San Nicola o della Consolata, fu edificata nel 1733 da Bartolomeo Lopez y Royo ed è accorpata al Palazzo Ducale, del quale in passato ne costituì la cappella gentilizia. La facciata, inserita nel prospetto del palazzo, è scandita da due ordini di lesene con capitelli corinzi. Al centro si apre il portale d'ingresso, sul cui architrave è inserito una lapide con l'incisione Dominus Tecum Consolatrix Afflictorum MDCCXXXIII. Completano la facciata due altorilievi raffiguranti gli arcangeli Michele e Raffaele. L'interno, ad aula unica con volta a crociera, è dotato di un barocco altare maggiore caratterizzato da due colonne tortili corinzie, decorate con scanalature irregolari fregiate di foglie d'acanto. Sono presenti due statue settecentesche in cartapesta della Madonna Desolata e della Vergine della Consolazione. Sulla controfacciata è presente un'epigrafe in latino che ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta nel 1878 ad opera del pontefice Leone XIII. Altre chiese Ruderi della cappella bizantina di San Donato, anticamente Sant'Antonio Abate (VII-VIII secolo) Grotta di Santa Lucia (XI-XV secolo) e Cappella di Santa Lucia (1977) Cappella di San Sebastiano (1556) Cappella del SS. Crocefisso (1904) Architetture civili Palazzo Ducale, è stato costruito in due riprese nel 1733 e nel 1770. Sorge sulle fondamenta di un castello a recinto fortificato di epoca angioina ed eretto nel XIII secolo dalla famiglia feudataria De Taurisano. L'elemento architettonico più importante dell'edificio è la torre cinquecentesca dei Gattinara Lignani con merlatura guelfa, che è la preesistenza più antica del complesso del vecchio castello dove si conserva una originale finestra-edicola in pietra leccese, decorata con elementi naturalistici, e la presenza di volti umani di epoca tardo medioevale. La facciata, che prospetta sulla principale Piazza con un pregevole balcone a mensole centrale, è impreziosita da alcuni portali con bassorilievi tardobarocchi raffiguranti soggetti floreali, la croce dell'Ordine dei Cavalieri di Malta e gli stemmi di alcune casate feudali di Taurisano. Gli ambienti interni sono completamente decorati con tempere. Il palazzo è sede del Municipio di Taurisano. Casa natale di Giulio Cesare Vanini, la casa natale del filosofo Giulio Cesare Vanini risale alla metà del XVI secolo. Della struttura originaria rimane solo il corpo centrale. La casa si compone di un androne con volta a crociera, al quale si accede da un portale in carparo lavorato a bugnato e decorato con motivi geometrici e floreali. Dall'atrio si accede ai vani interni, posti sui due lati dell'ingresso, voltati a botte o a spigolo alla leccese. Annessa alla casa vi era la cappella di famiglia intitolata a Sant'Antonio da Padova, rimossa nel XIX secolo. Altri palazzi Siti archeologici Specchia Silva, è un manufatto megalitico realizzato con la sovrapposizione a secco di lastre calcaree provenienti dallo spietramento a mano del territorio circostante. Rappresenta l'unica superstite delle specchie del territorio di Taurisano (le altre sei esistenti sono andate completamente distrutte nel tempo). Per la loro posizione, dominante rispetto al territorio circostante, e per le caratteristiche costruttive, si è avanzata l'ipotesi di una funzione di avvistamento, suffragata dallo sviluppo in altezza. Altre ipotesi tendono a riconoscere una funzione sepolcrale di queste opere. Specchia Silva si solleva dal suolo come un cono dal vertice smussato per un'altezza di oltre 10 metri. Tuttavia, il monumento è ridotto a un terzo della consistenza originaria. Gran parte delle pietre calcaree che costituivano la specchia furono utilizzate tra la fine dell'Ottocento e per buona parte della metà del Novecento come materia prima per la produzione della calce. Menhir Sajetti, venne scoperto in contrada Saglietti nel 1985 e ricollocato nel cortile della scuola media del paese. Si tratta del troncone superiore del menhir originario. È costituito da un blocco monolitico (70 × 60 cm) di forma cilindrica con altezza di circa 1 m. Presenta una croce graffita e una buca in sommità. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Al 31 dicembre 2009 a Taurisano risultano residenti 58 cittadini stranieri. Lingue e dialetti Il dialetto parlato a Taurisano è il dialetto salentino nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli. Cultura Istruzione Biblioteche Biblioteca Comunale "Antonio Corsano" Scuole Nel comune di Taurisano hanno sede due circoli didattici, raggruppanti Scuole dell'infanzia e Scuole primarie, una scuola secondaria di primo grado. È presente inoltre una scuola secondaria di secondo grado, sede succursale dell'Istituto d'Istruzione Superiore di Casarano (Indirizzi: Abbigliamento e moda, Servizi sociali). Persone legate a Taurisano Giulio Cesare Vanini (Taurisano, 1585 – Tolosa, 9 febbraio 1619), filosofo. Filippo Lopez y Royo (Monteroni di Lecce, 1728, Napoli, 1811), ecclesiastico dotato di alto vigore intellettuale e di vasta dottrina, è stato vescovo di Nola e poi Arcivescovo di Palermo, fu viceré di Sicilia nel 1795, nominato da Ferdinando I di Borbone. Nicola Lopez y Royo (Taurisano, 1884 – 1956), avvocato e politico. Insignito dal titolo di Grande ufficiale, ha ricoperto la carica di presidente della provincia di Lecce dal 1927 al 1943. Pietro Carloni (Taurisano, 1º gennaio 1896 – Roma, 3 agosto 1968), attore teatrale e cinematografico italiano. Lavorò con la compagnia di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo che sposò nel 1922. Antonio Corsano (Taurisano, 21 marzo 1899 – Roma, 16 giugno 1989), filosofo e docente italiano. Marco Politi ,vaticanista del Fatto Quotidiano Mirella Solidoro (Taurisano, 16 luglio 1964 - 4 ottobre 1999), giovane secolare, serva di Dio. Eventi Festa di Santo Stefano - dal 2 al 4 agosto La festa del patrono Santo Stefano protomartire si svolge il 3 agosto, secondo il calendario della chiesa ortodossa. Il culto per Santo Stefano è stato introdotto in Taurisano con ogni probabilità dai monaci italo-greci nella prima metà dell'XI secolo. Al santo protomartire è intitolata la prima chiesa parrocchiale del paese. La tradizione lo vuole protettore contro il lancio di pietre, e quindi dei fornaciari o addetti alla “carcara” (arte molto antica della produzione di calce e fino a qualche anno fa attività economica locale molto importante) e a protezione delle colture dalle grandinate. Festa di Santa Maria della Strada - 7 e 8 settembre La festa di Santa Maria della Strada, compatrona del paese, si svolge presso l'omonima chiesa, in origine dedicata alla Natività di Maria. Festa Madonna di Leuca - 13 aprile Festa di San Giuseppe Lavoratore - 1º maggio Festa del Ss. Crocefisso - 3 maggio Festa della Madonna Ausiliatrice - 24 maggio Festa dei SS. Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti - prima domenica di luglio Presepe vivente dei Giovani Fiera di Santo Stefano - 26 dicembre Carnevale Estate Taurisanese - da giugno a settembre Birra e wurstel - ultimo sabato di luglio Mercato settimanale - ogni venerdì Economia Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, in conseguenza di una forte emigrazione, si sono verificati vistosi cambiamenti che hanno inciso principalmente sull'economia locale, in quanto con le rimesse dell'emigrazione c’è stata una forte espansione del lavoro nel campo dell'edilizia e dei settori indotti. Il territorio si distingue anche per la qualità della produzione artigianale legata alla lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra leccese, della cartapesta. Un considerevole apporto all'occupazione è dato dall'industria alimentare, tessile e calzaturiera. Infrastrutture e trasporti Strade I collegamenti stradali che interessano il comune sono: Strada statale 101 Salentina di Gallipoli, Lecce-Gallipoli; Strada statale 274 Salentina Meridionale, Gallipoli-Santa Maria di Leuca, uscita Taurisano; Strada statale 16 Adriatica; Strada statale 275 di Santa Maria di Leuca, Maglie-Santa Maria di Leuca uscita Miggiano-Taurisano; Strada Provinciale 66, Taurisano-Ugento; Strada Provinciale 176, Taurisano-Ruffano; Strada Provinciale 360, Casarano-Taurisano-Acquarica del Capo, Strada Provinciale 374 (ex SS 474),Taurisano-Miggiano. Ferrovie La cittadina è servita dalla stazione ferroviaria Ugento-Taurisano posta sulla linea Novoli-Gagliano del Capo gestita dalle Ferrovie del Sud Est. Amministrazione Gemellaggi Taurisano è gemellata con: Fregenal de la Sierra Sport Calcio La principale squadra di calcio della città è Taurisano Calcio che milita nel girone D di Seconda Categoria. Note Bibliografia Aa.Vv., "Santa Maria della Strada. Sulle Tracce della Memoria: Rito, Credenza e Tradizioni", Atti del Convegno di Studi a cura di Antonio Ciurlia, Taurisano, settembre 1999, Associazione Culturale Odigitria 2000. Aa.Vv., "S. Maria della Strada in Taurisano: un esempio dell'architettura romanico-pugliese in Terra d'Otranto dei secc. XIII-XIV", A.C.O. 2001. Mario Cazzato - Aldo de Bernart (a cura di), "Architettura Medievale in Puglia. S. Maria della Strada a Taurisano", Galatina 1992. Antonio Costantini, "Guida ai monumenti dell'architettura contadina del Salento. Costruzioni a secco (pagghiari,furnieddi, liame, paretoni, spase e littere), aie, pollai, pozzi, pozzelle, costerne, neviere, trappeti", Galatina 1995. Roberto Orlando, "Chiesa Culto e Confraternita di Maria SS. Immacolata e S. Stefano in Taurisano", A.C.O. 2000. Roberto Orlando," Economia, società e costume a Taurisano nella prima metà del '700", A.C.O. 2001. Roberto Orlando – Antonio Ciurlia, "Il Complesso Monumentale di Piazza Fontana in Taurisano", A.C.O. 2002. Roberto Orlando, "Taurisano. Guida alla storia, all'arte, al folklore", Galatina 1996. Roberto Orlando "La Chiesa Madre di Taurisano", A.C.O. 2004. Salvatore Antonio Rocca, "Il contesto sociale-politico a Taurisano negli ultimi anni del fascismo e nei primi anni della Repubblica", Taurisano 2005. Stefano Tanisi, "Saverio Lillo e il dipinto della Madonna della Strada di Taurisano", Associazione Domus Dei, Ugento 2010. Voci correlate Salento Serre salentine Monumenti megalitici della provincia di Lecce Specchia (megalite) Pajare Terra d'Otranto Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Taurisano Collegamenti esterni Sito ufficiale del Comune
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