Luogo - Museo

Castello e Giardino della Zisa

Luogo: Piazza Zisa, 30, Palermo

Il Castello della Zisa (dall’arabo al-'Azīza, "la splendida") sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all’interno del Parco Reale Normanno che si estendeva tra padiglioni, giardini e bacini d’acqua da Altofonte fino alle mura del palazzo reale. Le prime notizie indicanti la costruzione del Castello risalgono al 1165, sotto il regno di Guglielmo I. Un'altra iscrizione in caratteri cufici del tardo medioevo, più famosa, è tutt'oggi conservata nel muretto d’attico. Fino al XVII secolo il palatium non venne sostanzialmente modificato, gli interventi di restauro si ebbero negli anni 1635-36, quando Giovanni de Sandoval e Platamone d’Alcantara, acquistarono la Zisa, adattandola alle nuove esigenze abitative: fu aggiunto un altro piano e si costruì un grande scalone. Nel 1806, la Zisa passò ai Principi Notarbartolo, che effettuando diverse opere di consolidamento. Nel 1955 il Castello fu espropriato dallo Stato, e dopo un quindicennio d’incuria, nel 1971 l’ala destra crollò. Il progetto per la ricostruzione strutturale e il restauro fu affidato al Prof. Giuseppe Caronia. La simmetria dell'edificio è assoluta: orizzontalmente distribuito in tre ordini, presenta un lungo vestibolo interno al pianterreno, sul quale si aprono la grande Sala della Fontana e una serie di ambienti di servizio. La Sala della Fontana, l’elemento architettonico più caratteristico, ha una pianta quadrata sormontata da una volta a crociera ogivale, con tre grandi nicchie occupate da semicupole decorate da muqarnas (decorazioni ad alveare). Nella nicchia dell’ingresso si trova la fontana, sormontata da un pannello a mosaico su fondo oro, sotto il quale scaturisce l’acqua che, canalizzata al centro, solca il pavimento della stanza fino alla peschiera antistante. Il Giardino, a pianta rettangolare, è diviso da un canale che collega un sistema di vasche d’acqua. Il canale e i percorsi pedonali sono in marmo bianco delle cave di Alcamo e Castellammare del Golfo, mentre le ceramiche decorative provengono da Santo Stefano di Camastra. Dodici percorsi pedonali sono coltivati con piante tipiche della macchia mediterranea. Attualmente, la Zisa ospita il Museo d'Arte Islamica.

Info:

Dal martedì al sabato 09:00/18:30; lunedì, domenica e festivi 9:00/13:30.

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