Museo della Figurina Panini
Il più ricco insieme esistente a livello mondiale di figurine e materiali affini a partire dalla prima metà dell'Ottocento sino al presente diviene museo nel 1992 per volontà di Giuseppe Panini, fondatore dell'omonima industria grafica (1961), che devolve al Comune di Modena l'intera sua raccolta formata con l'intento di ripercorrere storia e sviluppo di questo "materiale" pubblicitario, formato da figurine e da materiale affine, oggetto nel tempo di un intenso interesse collezionistico. Il patrimonio del Museo è costituito da circa 500.000 esemplari, di cui solo una parte in mostra. Fra questi figurano nuclei di grande rarità come le serie Liebig, edite fra il 1873 e il 1975 dall'omonima società produttrice dell'estratto di carne; questo gruppo comprende i bozzetti, le prove di stampa e le pietre litografiche. Migliaia sono poi le figurine dei grandi magazzini parigini "Au Bon Marché" e di altre aziende produttrici, le cigarettes cards ottocentesche statunitensi, le scatole di fiammiferi, le carte di caramelle, i calendarietti da barbiere ed altre rarità che, nel complesso, rappresentano un insostituibile archivio documentario per la storia della grafica e della comunicazione pubblicitaria.La raccolta del museo riunisce accanto alle figurine propriamente dette, materiali affini per tecnica e funzione: piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti e molti altri materiali ancora. La sala espositiva è allestita con sei 'armadi' espositori, concepiti come album da sfogliare, ognuno dedicato ad un tema specifico: "Gli antecedenti" (la ricorrenza di temi iconografici dalle stampe antiche alla figurina contemporanea), "La cromolitografia" (l’invenzione della stampa cromolitografica e il procedimento di stampa dal bozzetto alla figurina), "La nascita e la diffusione" (dall’esordio francese della figurina nella seconda metà dell’Ottocento sino all’avventura italiana dei concorsi a premio negli anni Trenta del XX secolo), "La Liebig" (la collezione storica più famosa del mondo), "Non solo figurine" (cigarette cards, calendarietti, bolli chiudilettera, menu, segnaposto, etichette d’albergo ed altre collezioni minori), "La figurina moderna" (le figurine sportive e gli album dal secondo dopoguerra). Accanto all'esposizione permanente, una grande vetrina ospita mostre temporanee.