Destinazioni - Comune
Pieve Ligure
Luogo:
Pieve Ligure (Genova)
Pieve Ligure (Ceive in ligure) è un comune italiano di 2.578 abitanti della provincia di Genova in Liguria, distante dal capoluogo circa quindici chilometri, posto al confine est del comune di Bogliasco e ad ovest di Sori; a sud è bagnato dal Mar Ligure, mentre il territorio a nord è disabitato, lasciando spazio alle cime della catena montuosa costiera, fino al centro abitato di Lumarzo.
Il paese è strutturato su strade e antiche crêuze che si estendono lungo le pendici del Monte Santa Croce (518 m s.l.m.), con alberi di ulivo, pino marittimo e mimosa a comporre buona parte della flora del territorio.
Anticamente il paese era unito con il comune sorese e denominato "Pieve di Sori" (Céve de Sói in ligure) e è suddiviso, in modo non ufficiale, in Pieve Bassa e Pieve Alta.
Gli abitanti di Pieve Ligure vengono comunemente chiamati pievesi (Ceiotti nella forma dialettale)
Geografia fisica
Aspetti generali
Pieve Ligure è un comune ligure della Provincia di Genova, situato nella Riviera di Levante del Golfo Paradiso, a picco sul Mar Ligure, poggiato sulle pendici dell'Appennino e distante circa diciotto chilometri dal centro del capoluogo ligure Genova. Il territorio è stato diviso (anche se non ufficialmente) in Pieve Bassa e Pieve Alta, per fare distinzione tra la parte rivierasca del paese e quella collinare.
Il territorio comunale (un tempo più esteso) è abitato per meno di un terzo, in quanto la parte alta delle pendici del Monte Santa Croce, su cui il paese poggia, e quella che si trova al di là del monte sono praticamente disabitate. Il paese è ricco di ulivi ed è stato subito integrato con numerose fasce, tutt'oggi in gran parte coltivate.
Nella maggior parte di esse sono state costruite un discreto numero di case, specialmente in quelle che erano abbandonate o incolte. Nel marzo 2002 però, un decreto rilasciato dal comune locale ha vietato la possibilità di costruire nuove abitazioni, salvo particolari permessi, per salvaguardare il paesaggio.
Il territorio pievese è effettivamente a picco sul mare in quanto, in uno spazio relativamente breve, si passa dal livello zero della costa per arrivare alla vetta del monte Santa Croce che è 518 metri sul livello del mare. Lungo la costa l'elemento dominante è la scogliera sulla quale, in età passata, sono stati costruiti molti approdi dai pescatori del luogo: i più importanti sono gli scali Torre, Demola, Chiappa e Fontanino.
Pieve Ligure ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona fino al 1º gennaio 2009 quando con la disciplina di riordino delle comunità montane, regolamentate con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1º gennaio 2009, il comune è stato escluso delegando la stessa alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo.
Itinerari
Nel territorio pievese sono presenti molti itinerari consigliati per ammirare il paesaggio del borgo ligure. Il più conosciuto e panoramico è il sentiero che conduce alla vetta del Monte Santa Croce, il quale si snoda dalla piazza cittadina per poi giungere, con una durata di circa 40 minuti, sino alla cima del monte che sovrasta il paese.
Questo sentiero, detto "dei Misteri". è un antico percorso legato al culto mariano. Nell'ultimo tratto è scandito a intervalli regolari da 4 piccole edicole in muratura con una croce rossa al centro, dette appunto "Misteri". Fino a poco tempo fa, in occasione di alcuni eventi religiosi, la popolazione di Pieve lo precorreva in processione recitando il Rosario, fermandosi a ogni edicola per declinare un Mistero, il quinto si recitava dalla chiesetta che sorge sulla vetta. Da qui si ha la possibilità di godere di un magnifico panorama, che spazia sull'intero Golfo Paradiso, dal Promontorio di Portofino alle alture savonesi a Capo Mele.
Giunti alla fine del sentiero si possono percorrere anche sentieri alternativi di durata inferiore che scendono lungo il lato opposto del monte: il primo di questi riconduce alla piazza del paese, seguendo un percorso in discesa che gode di un ampio panorama sul ponente genovese, mentre il secondo dà la possibilità di collegarsi ad altri sentieri che conducono o ai paesi vicini di San Bernardo e quindi Bogliasco, oppure di raggiungere l'elevato Monte Fasce. Entrambi i sentieri attraversano la splendida boscaglia e il sottobosco pievese, dominato da secolari piante, splendidi arbusti e profumati fiori. In tempi recenti, però, un incendio, probabilmente doloso, ha minacciato seriamente la fauna e il paese stesso, in particolare mettendo a serio rischio la chiesa millenaria di Santa Croce, situata sulla vetta dell'omonimo monte.
Un altro itinerario pievese, della durata di circa 1 ora e mezza, è quello che conduce da piazza San Michele alla frazione sorese di Teriasca. Anche questo percorso è molto suggestivo grazie alla fitta boscaglia e alla presenza dei ruderi di vecchie abitazioni, utilizzate dai contadini negli anni passati.
Di rilievo sono anche i sentieri che conducono alla parte più a levante del paese, seguendo la denominata via Chiossa, e quelli che conducono alla parte di ponente, in particolare quello che è la continuazione dell'antica via San Bernardo.
Di notevole interesse è anche il percorso seguito dall'antichissima via alla Chiesa, che inizia il suo itinerario dalla parte inferiore del paese, quella confinante con Bogliasco, per giungere, con un percorso tra le antiche case pievesi, al piazzale di Pieve Alta.
Clima
Classificazione climatica: zona D, 1933 GG.
Grazie al suo clima mite, Pieve Ligure è una delle mete turistiche più apprezzate del Golfo Paradiso, non solo durante l'estate ma anche il resto dell'anno. Caratteristica del borgo ligure è la fioritura anticipata delle piante, soprattutto della mimosa, simbolo del comune.
Il clima favorevole è spiegato da diversi fattori: innanzitutto Pieve è l'unico paese del Golfo Paradiso non attraversato da un corso d'acqua di considerevoli dimensioni, il che favorisce la pulizia e la limpidezza del mare. In secondo luogo è l'unica cittadina della zona a non sorgere in una valle e quindi, protetta dal rilievo su cui poggia, a non subire gli effetti del freddo vento di tramontana proveniente da nord che soffia verso il mare.
Storia
Le origini e il toponimo
Le motivazioni che hanno indotto i fondatori del comune di Pieve Ligure a scegliere tale nome sono facilmente deducibili. Il toponimo è infatti composto dai due termini "pieve" e "ligure"; il primo si riferisce quasi certamente agli edifici religiosi veri e propri che venivano edificati su vecchie ville nei primi Comuni, le cosiddette pievi, anche se un significato più antico può indicare la derivazione dal termine latino plebs, plebe, la comunità dei battezzati, e il secondo sta ad indicare l'appartenenza del comune alla regione Liguria.
Pieve Ligure è un paese dalle origini antichissime: secondo alcuni studi la sua fondazione risale ai tempi dell'Antica Roma, quando il paese fu edificato come piccolo villaggio. Tale rimase fino in epoca cristiana, quando vi fu edificata una pieve che creò nuove attrattive per il villaggio.
La sua fondazione storica verrebbe fatta quindi risalire alla prima metà dell'VIII secolo, tra il 712 e il 749 d.C. È certa comunque la sua esistenza prima dell'anno 1000. In epoca longobarda vi operavano i monaci della potente abbazia di San Colombano di Bobbio.
Il primo documento ufficiale riguardante il comune è datato 1143, quando ancora il paese aveva le dimensioni di un piccolo borgo, ed è un decreto col quale l'arcivescovo di Genova Siro stabilisce le regole opportune per l'attribuzione e la distribuzione della decima delle olive tra la chiesa battesimale di San Michele e le altre strutture religiose.
Documenti più recenti di pochi secoli descrivono il paese già possessore di confini molto estesi, i quali comprendevano numerose frazioni che erano sorte per la necessità da parte delle popolazioni costiere di difendersi dagli attacchi provenienti dai pirati del mare.
Il territorio si sviluppò intorno all'antica pieve di San Michele. Nel 1162 Federico Barbarossa riconobbe Pieve Ligure sotto la giurisdizione di Genova.
Nel XII secolo Pieve era diventata quindi un dominio della fiorente Repubblica di Genova, la quale però le permise dopo pochi anni di aggregarsi al potente capitaneato di Recco.
Nell'antichità nel territorio di Pieve Ligure vi erano tre ospedali: il primo si trovava nella località Pozzoli, dedicato a san Giacomo, il secondo presso la chiesa di Santa Croce, mentre il terzo si presume fosse la chiesa stessa.
Le occupazioni straniere
Il paese ha avuto una storia appartata e tranquilla fino al XVI secolo, ovvero fino a quando subì l'attacco marittimo di predoni giunti dalla Turchia (che in precedenza avevano attaccato anche Recco) che nel 1584 la misero a ferro e fuoco, depredandola. Una volta che i briganti si furono allontanati, Pieve fu in pochi anni ricostruita e resa meno vulnerabile dagli attacchi nemici con la costruzione di protezioni, tra le quali l'ancora presente castello Cirla.
Un primo censimento della popolazione, avvenuto intorno all'anno 1600, quantificò gli abitanti del comune pievese intorno alle mille unità. Un secondo censimento, datato 1750, indicò in 1800 gli abitanti del comune di Pieve di Sori, comprendendo nel numero i 230 dell'allora frazione di Teriasca.
Intanto Pieve era rimasta in una posizione isolata e pacifica fino al 1754, data in cui il paese fu occupato dalle truppe austriache, che lo portarono al centro di numerose battaglie combattute nei primi anni del 1800 sulle montagne sovrastanti, tra gli invasori e l'esercito di Napoleone.
Nel 1797 con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Pieve venne inserito nel III cantone della Giurisdizione della Frutta, con Sori come capoluogo, e dal 1803 centro principale del VI cantone della Frutta nella Giurisdizione del Centro. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento di Genova.
A seguito della caduta dell'imperatore Napoleone I il Congresso di Vienna del 1814-1815, invocato nel tentativo di ristabilire l'equilibro tra le nazioni dopo la dominazione napoleonica, decise la soppressione della repubblica democratica ligure e l'immediata annessione della Liguria nel Regno di Sardegna dal 1815. Sempre nel 1815 Pieve Ligure fu unita alla confinante Sori, resosi da poco indipendente da Recco, denominandosi "Pieve di Sori". In questo periodo il comune vide una piccola rinascita, che portò una modesta crescita demografica e un modesto aumento di ricchezze, favorito anche dalla costruzione, tra il 1816 e il 1818, dell'attuale via Aurelia. Nel 1860 gli abitanti superavano di alcune centinaia i duemila.
A partire dal 1861 fu parte integrante del neo costituito Regno d'Italia. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Recco del Circondario di Genova della provincia di Genova.
Un articolo redatto su Il Cittadino in data 27 settembre 1897 e scritto da Augusto Cervetto affermava riguardo Pieve di Sori:
Fino ai primi decenni del XX secolo, Pieve è rimasto comunque un paese povero e isolato dagli altri comuni. La popolazione maschile lavorava, oltre che nelle terre come contadini o per mare come marinai, di umili mestieri, quali i calzolai, i mercanti d'olio, gli insegnanti e gli artigiani. Le donne pievesi erano quasi tutte tessitrici o levatrici. Ogni famiglia era composta da un elevato numero di figli, i quali venivano fin dalla più giovane età inviati a lavorare nei campi; si può pensare perciò a Pieve come un paese in continuo aumento demografico ma, essendo la mortalità infantile molto elevata, il comune non ebbe mai grandi crescite di popolazione.
Lo sviluppo e l'indipendenza
Nel 1868 Pieve di Sori fu definitivamente raggiunta dalla ferrovia ligure, più precisamente dalla tratta tirrenica Ventimiglia - Roma, e dotata di una piccola stazione. Nel 1908 il paese ricevette anche il gas e qualche anno dopo l'unione con l'acquedotto genovese. Nel 1913 fu asfaltata la strada principale del comune, l'attuale via Roma, che però inizialmente venne denominata via Ammiraglio Giovanni Bettolo.
Il 1º settembre 1920, con un Decreto Reale il paese cambiò ufficialmente il nome nell'attuale "Pieve Ligure".. Nel 1928, Pieve venne unita al paese limitrofo di Bogliasco, formando un unico comune dal nome Bogliasco-Pieve.
Durante la seconda guerra mondiale il paese subì alcuni danni, minori rispetto ai limitrofi Bogliasco e Sori, più colpiti a causa della presenza di ponti; comunque la ritirata tedesca provocò l'abbattimento di molti edifici e l'isolamento della linea ferroviaria. Dopo la guerra Pieve migliorò notevolmente la sua condizione economica, grazie anche ai nuovi contatti con i paesi confinanti e ai nuovi lavori offerti da Genova.
Nel 1947, con la separazione da Bogliasco, Pieve divenne definitivamente una comunità autonoma.; le frazioni di Poggio Favaro e San Bernardo, già parte del comune di Pieve Ligure, rimasero parte del Comune di Bogliasco.
Simboli
Approvato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 24 febbraio 1956, lo stemma originale del Comune di Pieve Ligure è sormontato da una corona araldica (simbolo dei comuni, ma differente da quella di Genova) formata da un cerchio d'argento aperto da quattro postierle, con due cordonate a muro sui margini, che sostiene una cinta aperta da sedici porte, ciascuna delle quali sormontata da una merlatura a coda di rondine, ed è tripartito: la parte superiore contiene il monogramma usato per indicare la Madonna (ricordo della devozione mariana del paese e inserita su proposta dell'allora Arciprete Antonio Durante), la parte centrale le tre caravelle di Cristoforo Colombo (a ricordare che, su documentazione dello storico settecentesco Filippo Casoni, Susanna Fontanarossa, madre di Cristoforo Colombo, sarebbe nativa di Pieve di Sori) e la parte inferiore la Torre sugli scogli (a ricordare la presenza anche a Pieve di una delle tante torri costruite nel XV e XVI secolo a difesa e segnalazione dai pirati, l'attuale castello Cirla).
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Michele Arcangelo
La chiesa principale del comune di Pieve Ligure è la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, situata nel centro del paese davanti all'omonima piazza cittadina. L'edificio è una delle più antiche pievi liguri, la cui prima edificazione, demolita per far posto all'attuale canonica, è data forse risalente già al periodo romano e secondo lo stile dell'ordine dorico.
L'aspetto odierno dell'edificio religioso è frutto di una ricostruzione anteriore, forse del 1537, e di vari restauri: il primo avvenne nel XVII secolo (più precisamente nel 1619) e modificò la struttura secondo lo stile barocco, altri risalgono al 1810.
La chiesa, consacrata il 17 agosto 1749 dall'Arcivescovo di Genova Mons. Giuseppe Maria Sapocriti, conserva al suo interno un quadro del Battesimo di Cristo, datato sugli inizi del Quattrocento, un dipinto in facciata raffigurante san Michele, disegnato da Perin del Vaga, e altre scene, opera di Luigi Morgari.
In uno dei suoi sette altari è conservata l'unica urna contenente il sangue e le ossa del martire san Rodano, un legionario romano, appartenuto alla Legione Tebea, interamente composta da soldati cristiani e che, per questo, fu martirizzata. Le reliquie, provenienti dal cimitero si san Callisto e consacrate il 5 ottobre 1775 durante una solenne cerimonia nella chiesa pievese, furono donate al popolo pievese dal cardinale Marco Antonio Colonna, vicario di Papa Clemente XIII, per intercessione del Padre Gesuita Carlo Pinceti.
Inoltre è presente, murata in una parete della Sacrestia, un'urna cineraria romana decorata con motivi tipici dell'arte funeraria di quei secoli. Un'iscrizione, anticipata da una preghiera agli dei Mani, precede l'epitaffio di Servilia Restituta e fu fatta fare dal marito Aulo Servilio Filodoxo, entrambi probabilmente liberti. L'urna è databile fra la fine del I secolo e la metà del II secolo d.C.
Chiesa di Santa Croce
Edificata sulla vetta dell'omonimo monte, a oltre 500 metri sul livello del mare, la chiesa di Santa Croce, prima della sua antica costruzione, era già presente tra il 1200 e il 1300 sotto forma di ospizio per i pellegrini, che percorrevano i sentieri montani in quanto più sicuri dei percorsi lungo costa, minacciati dai frequenti attacchi dei pirati. Si pensa dunque che la Chiesa sia stata edificata, adiacente al rifugio, in un periodo compreso tra il XIV e il XVI secolo.
Il primo documento a confermare l'esistenza dell'ospizio di Santa Croce fu uno scritto di tale Oberto di Val Columbaria, datato 1201, in cui l'uomo lasciava in dono un'offerta di venti soldi all'Opera della Croce de Podio perché procedesse nella costruzione di un ospizio per pellegrini sulla cima del monte pievese. Nel 1202 un altro documento annunciava che 200 tavole erano state radunate, tra offerte e donazioni, per la costruzione di tale struttura.
Risale invece al 1374 il primo documento che documenta la costruzione della chiesa, posta al fianco dell'ospizio: è un testamento notarile, redatto dal notaio Bartolomeo Gatto sotto la dettatura di Giovanni Bruno, il quale esprimeva il suo desiderio di lasciare un fiorino d'oro in dono alla chiesa di Santa Croce.
Il nome Santa Croce sembra derivi da una reliquia. Si dice infatti che una particella della Croce di Gesù fu lasciata nella chiesa da qualche pellegrino di ritorno dalla Terra Santa. Ad affermare ciò, una ricerca storica fatta da Don Peregallo, Arciprete della Pieve di Sori, nel 1748.
Oratorio di Sant'Antonio abate
L'oratorio di Sant'Antonio abate fu costruito a poche centinaia di metri dalla piazza principale e risale quasi certamente ai primi anni del Quattrocento, si dice al 1404. È costituito da un'unica navata con volta a botte, con il portone d'ingresso posto a sud e in posizione laterale, e un piccolo campanile, posto a est della struttura.
La più antica citazione che si conservi dell'oratorio risale comunque all'anno 1582, quando il delegato del Papa monsignor Bossi fece visita alle chiese della Diocesi genovese per accertare l'applicazione dei dettami del Concilio di Trento.
L'edificio accoglie al suo interno i tre Cristi cittadini, uno dei quali costruito in ebano e originario della scuola del Maragliano, oltre ad alcuni affreschi risalenti ai primissimi anni del Settecento e restaurati poi da un pittore locale negli anni settanta.
Tra i dipinti spicca un vasto trittico, datato 1520 e opera del pittore Pier Francesco Sacchi. In esso sono raffigurati sant'Antonio abate benedicente, circondato da san Giovanni Battista e san Benedetto e, sopra la porta d'ingresso, il Cristo morto tra la Vergine e l'Angelo che ne danno l'annunzio.
Pezzo pregiato è anche l'antico organo posto nel coro, datato Seicento, uno dei pochi esemplari ancora esistenti fatto in modo di essere movibile e trasportabile durante le processioni.
Architetture militari
Nel territorio pievese è presente un antico castello, il castello Cirla allo scalo Torre. Tale costruzione in origine era una torre saracena, edificata per combattere le incursioni dei pirati. Essa venne in buona parte demolita nel 1909 per diventare quella che è oggi l'attuale residenza privata.
È considerata una delle 50 bellezze del Golfo Paradiso, grazie anche al suo ottimo stato di conservazione.
Scali
Pieve Ligure, essendo un paese direttamente a picco sul mare, ebbe la necessità di edificare alcuni scali per l'attracco di piccole imbarcazioni, permettendo così la pesca e la balneazione. Costruiti dagli antichi pescatori, essi sono tutt'oggi visitati e utilizzati, durante i mesi estivi, da centinaia di turisti e genovesi, attratti dalla tranquillità del posto e dalla pulizia delle acque.
I più importanti e visitati sono lo scalo Torre, il più facile da raggiungere essendo adiacente alla stazione del paese, lo scalo Demola, lo scalo Chiappa e lo scalo Fontanino, tutti raggiungibili attraverso fermate dei mezzi pubblici.
Questi scali sono stati più volte teatro di manifestazioni e, talvolta, di gare amatoriali di nuoto e pesca. Lo scalo Torre inoltre ha ospitato il 25 maggio 2001 un'importante gara di trial, denominata Trial sul Mare, che vide la partecipazione di campioni quali l'inglese Steve Colley e lo spagnolo Marcel Justribo.
Aree naturali
Nel territorio comunale di Pieve Ligure è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale e geologico. Il sito è collocato tra i fondali dei comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, e la delegazione genovese di Nervi, dove è segnalato un particolare habitat formato da praterie di posidonia oceanica e formazioni coralline. Tra le specie animali sono presenti i pesci: Gobius cruentatus, Gobius geniporus, Gobius luteus, Hippocampus hippocampus, Hippocampus ranulosus, Labrus viridis, Symphodus cinereus, Symphodus doderleini, Symphodus mediterraneus, Symphodus melanocercus, Symphodus ocellatus, Symphodus rostratus e Symphodus tinca.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Pieve Ligure sono 95, pari al 3,69% della popolazione comunale.
Istituzioni, enti e associazioni
Pieve Ligure vanta un gran numero di società e club, alcuni di antica fondazione, altri più piccoli e recenti.
Le principali società presenti nel comune sono la Bocciofila Pievese, riunita nel campo da bocce nei pressi della stazione ferroviaria e organizzatrice di tornei e competizioni, la Polisports Pieve Ligure, centro delle maggiori attività sportive pievesi, la Società Ardita di Mutuo Soccorso, fondata nel 1904, e la Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso, fondata nel 1886 con sede in piazza San Michele.
Le principali associazioni sono gli Amici di Santa Croce, nati per tutelare e conservare lo stato della Chiesa di Santa Croce e organizzatori di gran parte delle festività pievesi, il Comitato Festeggiamenti Madonna della Guardia, che allestisce l'omonima festività, da sempre molto sentita dai pievesi e la Confraternita Sant'Antonio abate, che gestisce l'Oratorio di Sant'Antonio abate e tutti gli eventi ad esso collegati.
Molto importante, e unica nel territorio, è l'Associazione Storie di Barche, che si impegna a mantenere vivo l'antico mestiere del restauratore di gozzi e barche in legno, insegnando il mestiere e restaurando in prima persona barche abbandonate o in cattivo stato di conservazione.
Altre associazioni, l'Associazione Amici della Torre, formata dai bagnanti dello scalo Torre e programmatrice da qualche anno della "Festa del Mare", il Gruppo Donatori Sangue "Martino Fiorella", denominato in ricordo di Martino Fiorella, grande figura del paese, l'Associazione culturale Golfo Paradiso, l'Associazione Alpini Pieve Ligure, il gruppo Pescatori scalo Demola e l'associazione culturale ONLUS "memorie&progetti", che edita la rivista Creuze di Pieve e del Golfo Paradiso e si occupa di ambiente, promuovendo attività e incontri con personalità del mondo culturale nazionale. Recentemente memorie&progetti ha attivato il primo "Osservatorio del paesaggio" della Liguria.
Nel paese sono presenti anche il Circolo Parrocchiale Pieve Ligure, restaurato nel 2006 e situato adiacente alla chiesa, oltre che la Unitre Università della terza età, il Genoa Club Pieve Ligure e il Lions Club Santa Croce.
Infine, Pieve Ligure dispone di due ambulatori medici, uno ubicato a Pieve Alta, l'altro a Pieve Bassa, nei pressi di Pontetto, per garantire una migliore accessibilità alle prestazioni mediche. Nei locali, oltre ai medici di famiglia, la ASL 3 effettua servizi di prelievi, diagnosi e terapie due volte al mese. Nel 2010 è stato inoltre attivato il servizio di ambulanze del 118, posizionato a Pieve Bassa.
Qualità della vita
Il 10 ottobre 2006 il comune di Pieve Ligure ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma ISO 14001.
Raccolta differenziata
Dal febbraio 2012 ha adottato un sistema di raccolta differenziata porta a porta e in parte di prossimità, condiviso con i vicini comuni di Sori e Bogliasco.
Dati sulla percentuale di raccolta differenziata:
Cultura
Istruzione
La prima scuola fondata nel comune pievese è stato il cosiddetto "asilo delle suore", costruito alla fine dell'Ottocento sulle alture del paese. Ancora attivo sotto forma di scuola dell'infanzia, è stato dedicato alla figura di Ferrante Aporti.
Nel 1939 Pieve è stata dotata anche della scuola elementare "Eugenia Gonzales". La struttura venne edificata con il contributo dell'ingegnere Gonzales, che finanziò la costruzione dell'edificio scolastico intitolato alla memoria di sua figlia Eugenia, morta prematuramente.
Risale all'immediato dopoguerra, infine, l'edificazione di una scuola media intitolata inizialmente ad Ugo Foscolo. Tra il 2001 e il 2004 l'istituto scolastico ha cambiato nome dapprima semplicemente in Scuola media statale del plesso scolastico Recco-Bogliasco e poi, a seguito dell'unione con la dirigenza scolastica rechellina, in Scuola media statale del Golfo Paradiso.
Il comune ha anche a disposizione una biblioteca, chiamata "Il Treno di Carta", che conta più di 4000 volumi, molti dei quali documenti storici sul territorio e la cultura pievese e ligure. Fondata nel 1981, poi trasferita nel vecchio casello ferroviario di Pieve Bassa nel 2000, aderisce al Sistema Bibliotecario Ligure dal 1999.
Curiosità letterarie
Il romanzo Nenè (1976) di Cesare Lanza, è ambientato proprio a Pieve. Quando però il regista Salvatore Samperi ne trasse, nel 1977, l'omonimo film - Nenè, con Leonora Fani e Tino Schirinzi - l'ambientò invece in una zona italiana imprecisata.
Eventi
La festività più celebre e affermata del comune pievese è la Festa della mimosa che, ogni secondo fine settimana di febbraio, attira numerosi turisti, incuriositi sia dalla sfilata di carri allegorici lungo la via Roma, che competono poi in una gara di bellezza in piazza San Michele, sia dalle manifestazioni e dai banchetti presenti nella piazza comunale. Quella del 2007 è stata la cinquantesima edizione della sagra.
Molte sono comunque le manifestazioni che si svolgono ogni anno nel comune pievese, specialmente nei mesi estivi. Una tra le prime è la cosiddetta "Pieve Classica", una rassegna internazionale di musica classica organizzata dalla pro loco locale nel mese di maggio, a cui segue una rassegna bisettimanale di "Commedie dialettali" in dialetto genovese, organizzata sempre dalla pro loco nel mese di giugno o sulla piazza comunale o nel circolo parrocchiale.
Nel mese di luglio è invece il turno di un torneo calcistico di calcio a 7, il torneo "Itto Castagnini", organizzato dal Comitato Festeggiamenti Madonna della Guardia con la collaborazione della pro loco. È un torneo giocato da squadre sponsorizzate dai principali bar o negozi dei dintorni pievesi e il suo svolgimento va messo in relazione al ricordo del compianto giocatore della Polisports Pieve Ligure Itto Castagnini.
Sempre nel mese di luglio sono allestite alcune "Serate Jazz", secondo usanza comune dei paesi della riviera del Golfo Paradiso.
Nel mese di agosto si svolge la cosiddetta "festa del mare" dove, in uno degli scali di Pieve Ligure, si effettuano gare acquatiche e un'uscita in barca serale per l'accensione dei tradizionali lumini. La festa è coordinata dalla pro loco pievese. Sempre in agosto viene allestita la sagra della paella e della sangria, con stand gastronomici organizzati in piazza San Michele dagli abitanti del paese.
Altro importante evento è la festa della Madonna della Guardia. Celebrata tra il 31 agosto e il 1º settembre dall'omonimo comitato festeggiamenti, presenta nuovamente stand gastronomici, musica, ballo e pesca di beneficenza per festeggiare la Madonna della Guardia, figura da sempre venerata dai pievesi e dai liguri in generale.
Infine il 29 settembre si festeggia il giorno di san Michele Arcangelo, patrono del luogo, con un'apposita celebrazione religiosa.
Persone legate a Pieve Ligure
Susanna Fontanarossa (XV secolo), madre di Cristoforo Colombo.
Papa Pio VII (Cesena, 1742 - Roma, 1823), il 13 luglio 1809 sostò a Pieve Ligure nel palazzo Massone mentre, prigioniero di Napoleone Bonaparte, veniva tradotto da Roma in Francia.
Winston Churchill (Woodstock, 1874 - Londra, 1965), politico, nel dopoguerra fu più volte ospite nella villa del senatore Giovanni Battista Pirelli a Pieve Ligure.
Coriolano Bozzo (-), nuotatore.
Pio Roba (Arenzano, 1915 - Genova, 1999), poeta e pittore, si trasferì a Pieve dove scrisse molte poesie sulla pace e sulla natura sconfinata del paese.
Lorenzo Licalzi (Genova, 1956), scrittore e psicologo, risiede a Pieve Ligure.
Economia
L'allevamento e la produzione olearia sono stati rilevanti per l'economia pievese fino al XIX secolo. In passato, la vicinanza tra il mare e le aree boschive permetteva la raccolta del legname per i piccoli cantieri navali.
Al giorno d'oggi prevalgono il settore agricolo e la floricoltura, garantiti dal clima mite della regione e dai terrazzamenti del territorio in pendenza; è frequente l'uso di serre, che si è sviluppato dopo un periodo di sperimentazione. L'orchidea è il fiore più diffuso, ma è di grande importanza anche la produzione di mimosa.
Negli ultimi anni si è andato sempre più a sviluppare il settore del turismo, fino a poco tempo fa praticamente assente. Grazie agli scenari dovuti alla sua particolare posizione, ai sentieri e alle scogliere Pieve attira sempre più turisti, soprattutto dal vicino capoluogo ma anche dalle regioni vicine. Per poter trarre vantaggio nel modo migliore da questa nuova risorsa, il paese si è dotato di servizi dei quali in precedenza era praticamente privo, come bed and breakfast, ristoranti e agriturismi.
Particolarmente sviluppato è il fenomeno del pendolarismo, poiché gran parte della popolazione occupata ha trovato impiego in città, non avendo grandi possibilità di lavoro nel proprio paese.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Pieve Ligure è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia.
La strada principale per raggiungere Pieve Alta è la via Roma (strada provinciale 29 di Pieve Ligure Alta) lunga 2,5 km e inaugurata nel 1913. La via, asfaltata per la prima volta negli anni sessanta, termina in piazza San Michele.
Ferrovie
Pieve Ligure fu per la prima volta raggiunta dalla ferrovia nel 1868 attraverso una linea unica. Nel 1917 iniziarono i lavori di raddoppio del tratto ferroviario, che furono ultimati nel 1921, e nel 1925 la linea era già elettrificata. Nel 1929 fu demolita la stazioncina in legno per lasciare il posto a una più moderna e fu realizzato un piazzale dello scalo merci.
Dal 1948 in poi, con l'avvento della linea elettrica a corrente continua, il traffico ebbe una progressiva ascesa, creando i primi esempi del fenomeno del pendolarismo. Inoltre la struttura crebbe d'importanza essendo una delle poche stazioni dotate di officina per locomotori e vagoni guasti.
Il 14 novembre 2005 la stazione venne declassata al rango di fermata a seguito della rimozione di 2 dei 4 binari di percorrenza.
Mobilità urbana
Pieve Ligure fa parte del bacino territoriale ST - Levante dell'Azienda Trasporti Provinciali, ed è così collegata ai comuni limitrofi di Bogliasco e Sori, a Genova e a Recco.
Nel 2003, Pieve Ligure fu coinvolta nel progetto di ampliamento della metropolitana di Genova, che prevedeva un proseguimento della linea da piazza Terralba, in città, al comune rivierasco. Nel 2006, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando affermò che i lavori per il tunnel sarebbero partiti entro una decina di anni, ma nel 2007 il piano si interruppe per problemi logistici e mancanza di fondi. L'anno seguente l'associazione Metrogenova presentò un nuovo progetto, con scarse possibilità di realizzazione per motivi economici.
Amministrazione
Sport
La Polisports Pieve Ligure, nata nel 1969 come società di pallanuoto, offre come da nomenclatura corsi di varie discipline sportive. Con oltre 300 iscritti, in questa società sportiva è fornita la possibilità di praticare sport come calcio, tennis, e Ju-Jitsu.
La principale squadra di calcio della città (dal 2010 sotto denominazione dell' A.S.D. Pieve Ligure) milita nel girone B ligure di 1ª Categoria.
Nel calcio a 5, la società è iscritta la campionato di C2.
Dal 2008 nel comune è presente un'altra società sportiva calcistica dilettantistica denominata A.S.D. Pieve '08 ed iscritta al campionato di Terza categoria.
Per quanto riguarda il Ju-Jitsu, la compagine pievese ha raggiunto importanti traguardi a livello nazionale, vincendo il 27 novembre 2005 la Coppa Italia con la squadra maschile, femminile e giovanile.
Impianti Sportivi
Gli impianti sportivi comunali sono denominati "La Castella" e sono situati nell'omonima località comunale, a circa 200 metri dal centro del paese. Si compongono di un campo da calcio a sette in erba sintetica, di due campi da tennis e di una palestra con relativi spogliatoi.
La struttura è data in gestione, attraverso un'apposita convenzione, all'associazione sportiva Polisports Pieve Ligure, sorta nel 1969 per volontà di alcuni cittadini pievesi.
Note
Bibliografia
Autori vari, Pieve una volta, Pieve oggi, Pro Loco di Pieve Ligure, 1984. ISBN non esistente
Giannetto Beniscelli, Pieve Ligure, Tipografia della Gioventù, 1970. ISBN non esistente
Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna - Volume XV, Torino, Gaetano Maspero, G. Marzorati, 1847. ISBN non esistente
Centro Studi Storie di Ieri, Quaderni di Storia Locale, ME.CA, 2006. ISBN non esistente
Marina De Franceschini, Pier Luigi Gardella, Luigi Re, Antologia Pievese, Edizioni Nuvole, 2003. ISBN non esistente
Pier Luigi Gardella, Pieve su Pieve giù, Feguagiskia' Studios Edizioni, novembre 1999. ISBN non esistente
Ubaldo Pedrini, Maria Grazia Alvigini, Rosanna Mezzano, 1886 - 2006: S.O.C.M.S. di Pieve Ligure Alta - 120 anni di storia, Microart's S.p.A., 2007. ISBN non esistente
Aldo G. Ricci, Verbali del Consiglio dei ministri: Governo de Gasperi, 13 luglio 1946-2 febbraio 1947 (t.1-2), Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, 1947. ISBN non esistente
Sac. Gerolamo Rollino, Memorie Storiche della Parrocchia di Pieve di Sori e del santuario di Santa Croce, Tipografia della Gioventù, 1913. ISBN non esistente
Touring Club Italiano, Guida d'Italia del Touring Club Italiano - Volume 9, a cura di Touring Club Italiano, 6ª ed., Touring Editore, 1982, ISBN 88-365-0009-9.
Voci correlate
Chiesa di San Michele Arcangelo (Pieve Ligure)
Chiesa di Santa Croce (Pieve Ligure)
Festa della mimosa
Golfo Paradiso
Acacia dealbata
Monte Santa Croce
Oratorio di Sant'Antonio abate (Pieve Ligure)
Stazione di Pieve Ligure
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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