Destinazioni - Comune

Malles Venosta

Luogo: Malles Venosta (Bolzano/Bozen)
Malles Venosta (Mals in tedesco) è un comune italiano di 5.123 abitanti dell'alta Val Venosta in provincia autonoma di Bolzano. È inoltre un comune mercato. Geografia fisica Tra le valli laterali appartenenti al comune di Malles vi sono la val di Mazia (rio Saldura), la valle di Planol (rio Puni) e la valle Slingia (rio Melz). È uno dei quattro comuni italiani a confinare con due stati esteri (gli altri sono Courmayeur, Curon Venosta e Tarvisio), e fra essi l'unico a non giungere al punto di triplice frontiera. Storia Il primo luogo soggetto ad insediamento umano e di più antica colonizzazione nel territorio comunale è la località Malettes, un altopiano con altitudine media di 1.597 m s.l.m., sito ad est sopra l'abitato odierno. Sembra certo che i Romani si siano fermati e trattenuti anche a Malles: l'abitato è posto infatti lungo l'antica Via Claudia Augusta. Nel 2011, scavi archeologici condotti dall'Università di Innsbruck presso il maso Paulihof hanno portato alla luce reperti del periodo romano, probabilmente facenti parte dell'arredo di una villa rustica. Nel XII secolo Malles fu sede del tribunale ecclesiastico di Coira. La reggente del Tirolo, Claudia de' Medici, conferì al paese di Malles, il 13 gennaio 1642, lo stemma e concesse ad esso il diritto di mercato per due fiere annuali: il 23 aprile o mercato di San Giorgio (Georgimarkt) ed il 16 ottobre o mercato di San Gallo (Gollimarkt). Tra l'abitato di Malles e quello di Glorenza è situato lo Sbarramento Malles-Glorenza, un avamposto del Vallo Alpino in Alto Adige, che con i suoi bunker difendeva il territorio da una possibile invasione. A Malles è stato costruito e certificato il primo edificio passivo (vale a dire che riesce a riscaldarsi senza disporre di caldaia, termosifoni o analoghi impianti) in Italia. Toponimo Il toponimo è attestato come Malles nel 1094 o Malettes (dalla denominazione del già citato altopiano). Nel 1266 il nome appare mutato in Mals, rifacendosi al tema pre-romano mal-, significante "altura, monte". Esperti e studiosi di onomastica antica hanno altresì individuato la filogenesi del nome Malles come risalente a "Mallum" (termine indicante un luogo d'assemblea o un anfiteatro o un foro giudiziario). Stemma Lo stemma fu concesso dall'imperatore d'Austria Ferdinando III e da Claudia de' Medici, reggente del Tirolo, il 13 gennaio 1642. In loro onore, la parte superiore riporta i colori della casa d'Austria, quella inferiore tre palle rosse in campo giallo, dallo stemma della famiglia de' Medici. Lo stemma è stato confermato nel 1928. Monumenti e luoghi d'interesse Malles è famosa in particolare per le sue chiese ed i campanili romanici. Architetture religiose Abbazia di Monte Maria a Burgusio, convento benedettino eretto attorno al 1200 Chiesa di San Benedetto, contenente affreschi di epoca carolingia Chiesa di Tarces, che sorge sull'omonimo colle (Tartscher Bühel) e racchiude al suo interno un altare tardo-quattrocentesco, opera di Ivo Strigel di Memmingen. L'altare venne rubato nel 1958 e successivamente recuperato nel 2011. Architetture militari A Malles si trovava la Caserma "Sigfrido Wackernell", sede della 46a (caserma di Glorenza), della 48a e della 49a Compagnia degli Alpini e della 109a Compagnia Mortai da 120 del battaglione alpini "Tirano", appartenente alla brigata alpina "Orobica", entrambe soppresse. Altre strutture militari e affini sono: la torre rotonda medievale Fröhlichsburg, restaurata nel 2004 il castello del Principe (Fürstenburg), a Burgusio il sacrario militare di Passo Resia, presso Burgusio Nei dintorni di Malles si trovano i castelli di Màzia di Sopra e di Sotto. Società Ripartizione linguistica La sua popolazione è nella quasi totalità di madrelingua tedesca: Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Persone legate a Malles Ignaz Verdroß Edler von Droßberg (1851-1931), generale Johann Rufinatscha (1812-1893), musicista Karl Plattner (1919-1986), pittore Eduard Habicher (nato nel 1956), scultore Arnaldo Di Benedetto (nato nel 1940), professore universitario Geografia antropica - Frazioni Il comune è suddiviso amministrativamente in 10 frazioni con una propria amministrazione: Alsago (Alsack), Burgusio (Burgeis), Clusio (Schleis), Laudes (Laatsch), Mazia (Matsch), Piavenna (Plawenn), Planol (Planeil), Slingia (Schlinig), Tarces (Tartsch) e Ultimo (Ulten). Economia Infrastrutture e trasporti Malles è l'ultima stazione della ferrovia della Val Venosta, che unisce il paese a Merano. Inaugurata nel 1906, la tratta venne chiusa nel 1990 dalle Ferrovie dello Stato, per poi essere riattivata nel 2005 sotto la gestione della Società Autobus Alto Adige (SAD). Amministrazione Gemellaggi La frazione di Burgusio è gemellata con Lohr in Bassa Franconia Beilngries in Alta Baviera Galleria fotografica Bibliografia (DE) Elisabeth Rüber, Sankt Benedikt in Mals, Bolzano, Athesia, 1992. ISBN 88-7014-686-3 (DE) Mercedes Blass, Siebenkirchen: Geschichte der Frauenpfarrkirche von Mals, Bolzano, Tappeiner, 1992. ISBN 88-7073-138-3 (DE) Herbert Raffeiner, Mals - Dorfgeschichte von den Anfängen bis 1918, Malles, Organisationskomitee 900 Jahre Mals 1094-1994, 1994. (DE) Helene Dietl-Laganda, Auf den Spuren der Romanik in der Gemeinde Mals, Lana, Tappeiner, 2006. Note Voci correlate Ferrovia della Val Venosta Vallo Alpino in Alto Adige Sbarramento Malles-Glorenza Via Claudia Augusta Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Malles Venosta Collegamenti esterni Turismo Alta Venosta - Malles
Immagine descrittiva - c
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