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Alla scoperta di Urbino, capitale del Montefeltro

Scritto da Eliana Iorfida, 12/08/19

I paesaggi meravigliosi delle Marche e la storia antica di Urbino, capitale della regione storica del Montefeltro, ritaglio di bellezza nel cuore dell'Italia, sono protagonisti di questa proposta di viaggio che ha per coordinate i colori della natura, l'arte di Piero della Francesca, le vicende del ducato e le tipicità di un territorio da gustare con tutti i sensi.

Una giornata a Urbino, la "Città del principe"

Tra i centri più importanti del Rinascimento italiano, capitale dei Montefeltro, Urbino conserva appieno l'eredità architettonica dell'epoca, tanto che il suo centro storico è stato interamente dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO, assieme a poche altre città d'arte italiane.

Data la sua importanza, la città di Urbino è ricordata anche nella serie delle sculture del Vittoriano, a Roma, dedicate alle 14 "Città nobili dell'Italia unita".

Durante la sua breve preminenza culturale, Urbino ha attratto alcuni dei più insigni umanisti e artisti del Rinascimento, che crearono un eccezionale complesso urbano di notevole omogeneità, la cui influenza in Europa arrivò lontano. Urbino rappresenta un vertice dell'arte e dell'architettura rinascimentali, è armoniosamente adattata al paesaggio e si fonde in maniera eccezionale con le preesistenze medievali.»

(Motivazioni ufficiali per l'iscrizione del centro storico di Urbino nei beni Patrimonio dell'Umanità UNESCO)

La nostra giornata medievale nel centro storico di Urbino non può che partire dalla visita del maestoso Palazzo Ducale, simbolo architettonico della città e delle regione, rappresenta uno dei più interessanti esempi dell'intero Rinascimento italiano.

Si tratta del progetto più ambizioso di Federico da Montefeltro, nell'intento di fare di Urbino la "Città del principe": nel 1454 diede ordine ad architetti fiorentini, di scuola brunelleschiana, di congiungere i due precedenti edifici ducali ottenendo, nel corso di dieci anni, il "Palazzetto della Jole" e "l'Appartamento dei Melaranci". Nel 1469 il progetto venne mutato: fulcro del nuovo assetto fu il vasto cortile porticato, che raccordava gli edifici precedenti. Il Laurana realizzò lo Scalone d'Onore, la Biblioteca, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze, le Soprallogge, la Zona Sacra e le Cappelline.

Da questo nuovo nucleo, il Palazzo venne poi ampliato verso la città, in direzione opposta, con una facciata "a libro aperto", mentre il fronte a strapiombo su Valbona venne completato con la cosiddetta "Facciata dei Torricini". Di notevole interesse è il famoso Studiolo di Federico da Montefeltro, splendida opera di trompe-l'œil, dove restano alcune delle più famose tarsie lignee del Rinascimento.

Al suo interno ha sede la Galleria Nazionale delle Marche, uno scrigno di opere d'arte tra le più preziose dell'epoca rinascimentale. A incantarci su tutte, due massime espressioni di Piero della Francesca, artista indiscusso alla corte dei duchi di Montefeltro: il volto silente della Madonna di Senigallia e la misteriosa Flagellazione.

Sempre sulla Piazza Duca Federico si affaccia il Duomo di Urbino, dedicato a Santa Maria Assunta. Dopo aver subito gravi danni a seguito del terremoto del 1789, fu ricostruito dall'architetto romano Giuseppe Valadier, che lo riprese in stile neoclassico. La parte più interessante della Cattedrale sono le Grotte, che nel corso dei secoli hanno ospitato una Confraternita.

La giornata a Urbino prosegue con la visita a una delle chicche imperdibili di questa città: il Teatro di Raffaello Sanzio, eretto nella parte superiore del bastione della Rampa. L'atrio è ornato da due busti marmorei, uno dei quali raffigura Raffaello Sanzio, opera di Carlo Finelli del 1853.

La bellezza del Montefeltro: Urbino e dintorni

Chi ha a disposizione più di un giorno da dedicare a Urbino, può programmare un tour dei dintorni marchigiani e del Montefeltro, terra ospitale e ricca di storia che si estende in tutto il suo splendore tra le colline e l’Appennino centrale.

Su questi declivi, che hanno ispirato grandi artisti del Rinascimento e non solo, è possibile regalarsi un itinerario di grande impatto culturale e paesaggistico: è qui che si trovano tracce storiche e architettoniche di nobili casate, confraternite e ordini religiosi, lungo sentieri secolari battuti da artisti e viandanti.

Oggi il Montefeltro e l'intero comprensorio di Urbino fanno parte integrante del circuito turistico "Terre di Piero", a caccia di paesaggi e scorci che hanno ispirato l'opera di Piero della Francesca, percorso interregionale a cavallo tra Marche, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.

In direzione della Toscana, presso San Leo, riconosciamo ad esempio il paesaggio che fa da sfondo al ritratto di Battista Sforza, sposa di Federico da Montefeltro, nel celebre Dittico dei Duchi.

Rocca Fregoso - Sant'Agata Feltria 

Assaggi marchigiani: cosa mangiare a Urbino e dintorni 

La cucina marchigiana e in particolare quella di Urbino esalta soprattutto i prodotti della terra e dell'allevamento: formaggi, salumi e carni di altissimo livello non possono mancare sulla tavola locale.

Tra i piatti da assaggiare assolutamente, i Passatelli: il formato di pasta fresca considerato piatto tipico regionale. Si tratta di un tipo di pasta all’uovo solitamente servita in brodo, con una variante gustosissima che la prevede asciutta e ricoperta di tartufo nero.

Il Bostrengo è un buonissimo dolce "povero", di tradizione contadina. Preparato con riso, farina bianca di mais, mele, pere, noci, uvetta e pane ammolato nel latte, viene poi cotto a forno lento. Il mese di agosto è dedicato alla Sagra del Bostrengo, da gustare a Apecchio, in provincia di Pesaro-Urbino.

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