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Viaggio tra i presepi viventi più belli d'Italia

Scritto da Redazione , 11/12/18

Far rivivere la magia del primo Natale della storia attraverso una vera e propria mise en espace teatrale è un’antica tradizione italiana che rinasce ogni anno in diversi borghi di tutta la Penisola. 

 

ViaggiArt ha deciso di accompagnarvi in un viaggio nei presepi viventi più belli d’Italia

 

Greccio (Lazio)

È il presepe vivente di Greccio che ha dato vita a quest’antica tradizione, per opera di San Francesco d’Assisi: era il 1209 quando il poverello d’Assisi si recò per la prima volta nel borgo in provincia di Rieti. Il paese ricordò al Santo l’antica Betlemme e decise di celebrare il Natale con una rappresentazione della nascita del Salvatore. 

Greccio, uno dei borghi più belli d’Italia, è il luogo del primo presepe vivente della storia. Fu nel 1223 che San Francesco di Assisi, con l’aiuto del Signore di Greccio Giovanni Velita, realizzò la prima messa in scena del Natale. 

Dal 1972 quest’antica tradizione è portata avanti dalla Pro Loco di Greccio che ne cura ogni dettaglio, dalla scelta dei dialoghi, alla partecipazione dei personaggi in costumi medievali e alla scenografia, mantenendo ancora la “regia originale” che vede questo presepe vivente diviso in sei quadri. 

 

Panettieri (Calabria)

Si trova a Panettieri, piccolo borgo della Presila calabrese in provincia di Cosenza, uno dei migliori presepi artistici viventi. In questa bomboniera, il più piccolo comune del cosentino, da 17 anni l’intera comunità si muove per la realizzazione del suo Presepe Vivente. È nel cuore del centro storico, curato e ristrutturato senza deturparne l’originaria bellezza, che viene ricostruita l’antica Betlemme

Nelle scenografie curate da Tiziano Fario le imponenze della Roma imperiale si alternano armoniose alle particolari viuzze e alle vecchie case. Ogni anno le varie scene sono unite da un tema comune, quest’anno quello del peregrinare, dedicato ai migranti. 

La rivisitazione scenica dei luoghi e degli eventi legati alla nascita di Gesù, sempre diversa, è arricchita dalle tradizioni che il borgo ancora conserva, diventando al tempo stesso un piccolo museo temporaneo degli antichi mestieri e di sapori tradizionali: dalle donne che filano al telaio a quelle che fanno il pane, dove è possibile fermarsi per gustarne anche un assaggio. 

 

presepe panettieri
Presepe Vivente di Panettieri by Gianluca Rocca - Love's photo

 

Montefiore Conca (Emilia Romagna) 

Sono proprio i piccoli paesi ad essere scenario perfetto per la rappresentazione dei presepi. Più a nord, in Provincia di Rimini, nel borgo di Montefiore Conca, uno dei più belli d’Italia tra quelli della regione emiliana, i cittadini stanno già lavorando da mesi per la realizzazione del suo presepe vivente. 

Tradizione mantenuta da ben 27 anni, anche qui, i vicoli del centro storico vengono allestiti con antichi mercati di spezie e le case adibite a botteghe artigiane. Numerose le scene di vita quotidiana d’un tempo: un percorso che coinvolge i cinque sensi, in cui la memoria diventa principale protagonista. 

Si riscoprono maestranze d’un tempo, dal falegname al maniscalco, dall’orafo al calzolaio, in un vero e proprio presepe artigianale costruito accuratamente dai volontari montefioresi per omaggiare la nascita di Gesù e le arcaiche usanze del borgo.

 

Matera (Basilicata)

Il presepe vivente più grande del mondo trova la sua intelaiatura migliore nella città dei Sassi. Siamo a Matera, una delle città più antiche del mondo dichiarata patrimonio UNESCO e capitale della cultura europea 2019.

In questo borgo, definito già di per sé un presepe, in cui la civiltà rupestre si interseca a quella bizantina e orientale, da 10 anni l’associazione Matera Convention Bureau porta avanti l’antica tradizione del presepe vivente che vede la partecipazione di ben 450 figuranti. 

“Il Presepe della Perdonanza – Matera per L’Aquila 2009/2019” è il titolo di quella che è una vera e propria messa in scena teatrale della Giudea dell’anno zero. Il Presepe di Matera coinvolge attori ma anche migranti in difficoltà: un presepe al quale tutti partecipano, anche gli stessi spettatori che possono diventare personaggi del presepe indossando uno dei 200 abiti storici messi a disposizione. 

 

presepe vivente
Presepe Vivente di Panettieri by Gianluca Rocca - Love's photo

 

Napoli (Campania)

Dulcis in fundo non possiamo che andare nella capitale dei presepi artigianali: Napoli. La storia del presepe napoletano risale al 1600 gli artisti partenopei diedero una nuova connotazione alla rappresentazione della Natività, introducendo scene di vita quotidiana nelle miniature sapientemente realizzate: dai mendicanti ai venditori di frutta, scene che oggi vengono riprese nei presepi viventi di tutto lo stivale.

Nel 1700 il presepe napoletano raggiunse l’apice, facendone un rituale sentito ancora oggi e realizzato quasi in tutte le case. Napoli ai suoi presepi ha dedicato una via, e ancora oggi l’ambientazione dei nostri presepi è quella della città partenopea di quegli anni. Nel quartiere di Barra, anche se solo da due anni, viene realizzato un originale presepe vivente in lingua napoletana.

Una giovane e promettente iniziativa che vede in scena testi inediti in lingua napoletana ambientati nella vita quotidiana di un tempo. Anche la location è originale: una splendida villa vesuviana appartenente al Miglio d’oro, Palazzo Bisignano Chiaromonte di Sanseverino, conosciuto anche come Villa Roomer

 

Informazioni utili sui presepi viventi

  • Greccio (RI), 24 – 26 – 29 – 30 dicembre 2018; 1 – 5 – 6 gennaio 2019 dalle 17.30 (escluso il 24 che inizia alle 22.30)
     
  • Panettieri (CS), 25 – 26 – 30 dicembre 2018; 1 –  5 – 6 gennaio 2019 dalle 17.00 alle 20.00
     
  • Montefiore Conca (RN), 26 e 30 dicembre 2018 dalle 17.30 alle 19.30 (in caso di pioggia è prevista una replica l’1 gennaio)
     
  • Matera (MT), 15 – 16 – 22 – 23 – 28 – 29 – 30 dicembre 2018; 4 – 5 – 6 gennaio 2019 
     
  • Napoli (NA), 14 e 16 dicembre 2018 dalle 17.00 alle 23.00 

 

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