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Gianico

Luogo: Gianico (Brescia)
Gianico (Jànec in dialetto camuno) è un comune italiano di 2 151 abitanti, della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia. Geografia fisica Territorio Gianico giace tra i paesi di Darfo, e la sua frazione Fucine, e Artogne. È delimitato naturalmente da due torrenti laterali il Re e la Valle Vedetta. Il paesino di Gianico poggia su un fondo di origine alluvionale, i resti dell'erosione dei due torrenti principali della zona hanno favorito la formazione di un conoide essa è una struttura collinare che comprende anche i due abitati limitrofi di Fucine e Pellalepre. Storia Il territorio della bassa Valle Camonica era infeudato nell'XII e XIII secolo dalla famiglia guelfa dei Brusati. La prima notizia documentata sicura di Gianico risale al 1248 quando il comune di Brescia, di parte guelfa, acquista il possesso di queste terre sottratte ai Federici, ghibellini. Gianico rimane collegato al comune di Darfo sebbene gli uomini della vicinia compaiano nell'elenco dei comuni ribelli al potere feudale del Vescovo di Brescia Tommaso Visconti nel 1389. Già nel 1465 si parla di Gianico come parte della comunità di Darfo, dalla quale si separerà solo nel 1788, infeudata alla famiglia di Leonardo fu Obertino Federici di Gorzone. Nel 1470 il paese è colpito da una grande alluvione con la scomparsa di più di cento abitanti. Nel 1925 rimangono uccisi, in una rissa, due antifascisti. Ricorrenze Nella seconda settimana di maggio (i giorni variano di anno in anno), ogni dieci anni, si svolge la cosiddetta Funsciù (in dialetto locale significa "Funzione religiosa"), nota soprattutto col nome più appropriato di "Decennale". Essa consiste in una grande festa a sfondo cattolico che ha la funzione di celebrare la Madonna del Monte (o Madonnina). Dall'omonimo santuario viene portata in processione tra le vie del centro storico del paese una statua della Madonna. Le case del luogo, poi, per mano degli abitanti vengono riempite di frasche d'alberi e di migliaia di fiori in carta per creare un'atmosfera assai più suggestiva. La cerimonia è simile alla Madonna Grande di Demo. Feudatari locali Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato: Altre famiglie nobili: de Bordi, de Cochis e de Cottis da cui discendono le odierne famiglie dei Cotti Piccinelli, Cotti Cometti e Cotti Comettini. Tutti questi casati, compreso il grande clan feudale dei Federici, videro un forte ridimensionamento con l'occupazione del territorio da parte della Serenissima Repubblica di Venezia, la quale prese a contrastare il potere della nobiltà locale appoggiando le cosiddette vicinìe, costituite dalle famiglie autoctone del luogo, espressione del potere popolare. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Le chiese di Gianico sono: Parrocchiale di San Michele, anticamente chiesa a pianta quadrata, fu abbattuta nel 1721 per fare posto all'attuale parrocchiale. Santuario della Madonnina del Monte (o della Natività), costruita in seguito a un ex voto fatto nel 1536 dalla popolazione, per scongiurare un'imminente alluvione; modificata radicalmente nel 1752 con una cupola centrale ed una facciata barocca. La decorazione a fresco con le Storie della Vergine è ascritta al pittore Carlo Innocenzo Carloni di Scaria. Chiesetta di San Rocco situata in fondo al paese, Architetture civili Nel XVII secolo la famiglia Fiorini edificò un grande palazzo signorile presso il vecchio centro storico, oggi conosciuto appunto come "Palazzo Fiorini". Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Tradizioni e folclore Gli scotöm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Gianico è Gòs (gozzi), Dutùr (dottori) ma anche Smerda-santele. 7 settembre vigilia della natività di Maria. Venivano accesi falò in montagna sul sagrato del santuario della Madonna del Monte, cui seguiva l'accensione di altri fuochi nel territorio comunale. Tra San Martino (11 novembre) e Natale. Ancora oggi permane l'usanza della distribuzione gratuita del sale da parte della Vicinia a ciascun capofuoco (famiglie residenti, Visì (antichi originari). La discendenza è rigorosamente patrilineare e chi si trasferisce perde il diritto a questo riconoscimento. Amministrazione Persone legate a Gianico Zaccaria Fiorini (1500-1586) venerabile e zoccolante riformato Galleria fotografica Note Bibliografia Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 3 - I°, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. AAVV, Per le vie di Gianico: simboli sacri e profani, Darfo Boario Terme, Tipografia Lineagrafica Armanini, 2005. Olivero Franzoni, Gianico Terra di Valle Camonica, Gianico, La Cittadina, 2008. Voci correlate Stazione di Artogne-Gianico Altri progetti Wikinotizie contiene notizie di attualità su Gianico Commons contiene immagini o altri file su Gianico Collegamenti esterni Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali
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