Consigli di viaggio - Come fare

Coronavirus: come richiedere il rimborso per un viaggio

Scritto da Redazione , 26/02/20

Viaggi in treno, in aereo, hotel e partite di calcio. Nella maggior parte dei casi è previsto il rimborso integrale. Ecco le istruzioni per richiederlo!

In questi giorni di notizie che si accavallano sul coronavirus, c'è chi si fa prendere dal panico e chi continua a vivere la propria vita più o meno normalmente.

Tenendo presente che viaggiare durante la diffusione del coronavirus non è sconsigliato dalla più importante istituzione sanitaria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, né dal nostro Ministero degli Esteri, c'è chi in queste settimane preferisce annullare i propri progetti di viaggio per motivi personali o perché la diffusione dei casi in Italia ha portato alcuni Paesi a vietare o limitare l'ingresso di turisti italiani.

Le contromisure prese da Governo ed enti locali per tentare di arginare la diffusione del Coronavirus hanno cambiato i piani di moltissime persone, che hanno dovuto così annullare viaggi e soggiorni in hotel già prenotati e pagati.

Ma quali sono i diritti di chi ha prenotato e pagato per poi non usufruire di alcun servizio? Nella maggior parte dei casi sono previsti rimborsi, quasi mai risarcimenti e, in alcune circostanze, ci sarà da lottare per vedersi restituire i propri soldi. 

Rimborsi del treno

I viaggi in treno hanno subito negli ultimi giorni diversi ritardi per i controlli tra Lombardia ed Emilia Romagna. Il treno è considerato relativamente più a rischio rispetto all'aereo per il maggior ricambio di passeggeri, che salgono e scendono ad ogni stazione, ma al momento non è comunque scoraggiato dalle Autorità, perché il rischio assoluto è comunque molto basso. In ogni caso sui treni il personale di bordo indossa una mascherina e sono presenti dispenser di gel disinfettanti per i passeggeri.

TRENITALIA

Chi ha acquistato un biglietto entro il 23 febbraio 2020 per viaggi su Frecce, Freccialink, Intercity, Intercity Notte, Eurocity, Euronight e Regionale, Trenitalia riconosce il rimborso integrale per qualsiasi viaggio e indipendentemente dalla tariffa acquistata, in caso di rinuncia al viaggio per Coronavirus. La richiesta deve essere presentata entro il 1 marzo 2020. Per le modalità di richiesta vi rimandiamo all'apposita pagina di Trenitalia.

ITALO

Il rimborso integrale è previsto per i viaggi acquistati fino al 23/02/2020 (incluso) per viaggi dal 24/02/2020 al 01/03/2020 (incluso) da / per le zone impattate del Nord Italia - restano al momento quindi escluse Campania (Salerno e Napoli), Lazio (Roma) e Toscana (Firenze). La richiesta può essere effettuata chiamando il canale di contatto 060708. Maggiori info sulla pagina dedicata di Italo.

Rimborso di gite scolastiche

Un decreto del Governo ha disposto il blocco delle gite scolastiche fino al 15 marzo (per ora), per cui le famiglie che hanno già versato una caparra per questi viaggi possono chiedere la restituzione delle somme versate.

Rimborso di soggiorni in hotel

Nel caso di acquisto/prenotazione di un soggiorno presso un hotel situato nelle “zone rosse”, è possibile annullare la prenotazione e chiedere alla struttura la restituzione della caparra eventualmente versata o, in alternativa, concordare lo spostamento della prenotazione stessa ad altra data, poiché l’utente sta rinunciando al soggiorno per una evidente causa di forza maggiore.

Acquisto/prenotazione di un soggiorno presso una struttura alberghiera finalizzato alla fruizione di eventi sportivi, culturali o di altra natura annullati a causa della situazione emergenziale: anche in questo caso è possibile chiedere il rimborso degli importi pagati o concordare lo spostamento della prenotazione ad altra data.

Acquisto/prenotazione di un soggiorno presso una struttura alberghiera situata nelle “zone gialle” (aree più ampie della zona rossa nelle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) da parte di soggetti a rischio: gli utenti immunodepressi o che comunque presentino un quadro sanitario, attestato da opportuna documentazione medica, tale da configurare una particolare vulnerabilità al virus possono richiedere il rimborso delle somme versate o la modifica della prenotazione.

Acquisto/prenotazione di soggiorni in aree al di fuori delle “zone rosse” e delle “zone gialle”: l’eventuale rinuncia al soggiorno non risponde più alla logica della causa di forza maggiore e può quindi comportare la perdita della caparra o comunque delle somme già versate. Consigliamo comunque di contattare direttamente l’hotel o l’agenzia eventualmente utilizzata.

Rimborso di viaggi in aereo

La prima cosa da fare è quella di consultare la pagina speciale dedicato al Coronavirus sul sito del Ministero degli Esteri Viaggiare sicuri sulle informazioni generali: qui è possibile avere informazioni aggiornate sulle misure di contenimento previste dai Paesi di tutto il mondo. In caso di volo cancellato per una di queste misure, se si parte o arriva in un aeroporto dell’Unione Europea si applica il regolamento europeo, che prevede il rimborso o la riprotezione.

Non il risarcimento, però, visto che si tratta di cause indipendenti dalla compagnia aerea. Al contrario delle compagnie ferroviarie, i vettori aerei non prevedono alcun rimborso per chi rinuncia volontariamente a viaggiare, tuttavia è prevista la restituzione delle tasse aeroportuali purché la rinuncia avvenga prima del check-in. E’ in ogni caso buona norma contattare direttamente la compagnia aerea o l’agenzia con la quale si è prenotato il biglietto per maggiori informazioni.

Rimborso di pacchetti turistici

Chi ha prenotato un pacchetto volo + albergo tramite agenzia turistica può ricevere il rimborso negli stessi casi di cui sopra. La legge italiana, che recepisce la direttiva europea 2015/2302, prevede che il consumatore non debba pagare alcuna penale sia nel caso in cui il pacchetto venga cancellato dall’organizzatore, sia nel caso in cui la decisione non sia stata presa dall’organizzatore ma da cause di forza maggiore. Il rimborso deve essere accreditato entro 14 giorni dalla richiesta.

Se la causa dell’annullamento è di forza maggiore (e la creazione di zone rosse per contenere l’epidemia lo è) non si ha però diritto ad alcun risarcimento danni. Contattate direttamente l’agenzia con la quale avete prenotato per maggiori informazioni.

Le linee guida di Booking

Per chi ha prenotato un viaggio attraverso una piattaforma online, i siti più importanti stanno via via pubblicando alcune linee guida per spiegare chi ha diritto a un rimborso. Su Booking, che è il portale più importante per la prenotazione alberghiera, gli utenti possono avvalersi della cancellazione gratuita prevista in moltissimi casi.

Quando questa manca, invece, si può contattare l'area Help per chiedere ragguagli. Sul forum del sito, un amministratore ha scritto un post a riguardo: «Al momento non abbiamo un piano preciso per l'Italia, ma se l'ospite volesse cancellare senza penale nonostante la cancellazione non sia gratuita, potete farlo tranquillamente accettando la sua richiesta. In tal modo annulleremo anche la commissione».

Partite di calcio

Nel prossimo turno di Serie A le partite Inter-Juventus, Udinese-Fiorentina, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e Milan-Genoa si giocheranno a porte chiuse. In caso di gara giocata senza pubblico, nelle clausole dei contratti di acquisto di biglietti e abbonamenti le società di Serie A non prevedono il rimborso né per abbonati né per tifosi che acquistano singoli biglietti. Antitrust però sospetta che questo leda i diritti dei consumatori e, a inizio 2020, ha annunciato di aver iniziato un procedimento nei confronti di nove club proprio per questo motivo.

Nel frattempo, cosa si può fare? Secondo Massimiliano Dona, presidente di Unc, in caso di gara a porte chiuse "non solo va rimborsato il biglietto, ma anche l'abbonato ha diritto alla restituzione di una quota parte dell'abbonamento". "Il fatto che la decisione sia stata presa dal Governo, fa sì che non scatti anche il diritto al risarcimento del danno, essendo tale evento non imputabile agli organizzatori, ma certo i tifosi hanno diritto a essere rimborsati. È un diritto sacrosanto del consumatore pagare solo a condizione di poter assistere alla competizione sportiva. Vale per ogni tipo di spettacolo, dai concerti al cinema" prosegue Dona. Se non saranno le società di calcio a proporlo, dovrà essere il tifoso a chiedere formalmente il rimborso.

Il Codacons propone anche un'altra misura: chiedere che le piattaforme tv Sky e Dazn trasmettano in chiaro le partite off-limits ai tifosi "per venire incontro alle esigenze dei tifosi e degli appassionati di calcio". Nel frattempo l'Inter ha annunciato che la partita di Europa League contro il Ludogorets, prevista giovedì sera allo stadio Meazza, si giocherà a porte chiuse e i tifosi verranno rimborsati per intero. Chi ha comprato sul sito si vedrà riaccreditare la cifra in automatico, mentre chi ha acquistato in un punto vendita dovrà riportare i biglietti entro il 3 marzo.

Immagine descrittiva - BY Diritti d'autore: Alexsandr Dovydov/123RF c
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