Coronavirus: consigli e regole per viaggiare sicuri
Viaggi e Coronavirus: segui i nostri consigli per difenderti dall'epidemia e scopri quali sono le principali precauzioni da prendere.
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Coronavirus e la paura di viaggiare
La paura del virus è certa, evidente. Ma quello che turba ancor di più i viaggiatori di tutto il mondo è la paura dei controlli. Il timore più grande è infatti quello di rimanere impigliati in quella rete di verifiche che ormai è stata stesa negli aeroporti di mezzo mondo. La paura che una semplice febbriciattola, che quando si viaggia può sempre capitare, si trasformi in quarantena. Magari in un Paese lontano, dopo un semplice scalo. È la sindrome da termoscan il vero granello di sabbia che in questi giorni sta bloccando chi deve partire, con conseguenze più che negative su quella vera e propria industria nazionale che si chiama turismo.
Coronavirus e i viaggi cancellati
Per capire meglio la portata di questi effetti, basta dare un'occhiata alla numerose disdette raccolte in queste ore dalle rete delle agenzie di viaggio. Una coppia di sposi ha annullato per maggio il viaggio di nozze in Brasile. Un’altra coppia lo ha cancellato per giugno, destinazione Caraibi. Una famiglia ha fatto retromarcia su un tour in Australia, programmato addirittura per agosto. Dalla Sicilia è stata cancellata una gita scolastica a Venezia con la motivazione, testuale, che «lì ci sono molti cinesi». Mentre non si contano le disdette verso il mare d’inverno, dalle Maldive a Zanzibar. Resta il fatto che in questo momento non ci sono motivazioni reali per evitare queste destinazioni. Si parla di «reazione psicologica» che fa da freno non solo agli spostamenti ma anche «al pensiero di prenotare una vacanza in estate».
Coronavirus e il calo delle prenotazioni
Il dato certo è quello che riguarda la Cina, dopo lo stop ai voli deciso nei giorni scorsi dal governo italiano. Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, al momento mancano all’appello 500 mila turisti cinesi; gli stessi che lo scorso anno, tra gennaio e febbraio, hanno fatto visita nel Bel Paese. Adesso sono a zero. E a zero potrebbero restare fino ad aprile, scadenza del blocco aereo se non ci saranno variazioni. Senza contare che quest’anno gli arrivi dovevano essere ancora di più, non solo per la naturale tendenza del turismo cinese in Italia, che cresce a doppia cifra e per una volta ci fa essere primi in Europa, ma anche perché il 2020 è l’anno della cultura e del turismo Italia—Cina.
Alla fine potrebbero essere cinque milioni i turisti che rinunceranno all’Italia per le loro vacanze. Se così andassero le cose, e naturalmente è ancora tutto da dimostrare, l’Italia pagherebbe un prezzo di ben 4,5 miliardi, circa il 5% fatturato dell’intero settore turistico.
Coronavirus e i consigli per viaggiare sicuri
Le uniche certezze sono quelle diffuse dall’Unità di crisi del ministero degli Esteri. Cosa fare quindi? Naturalmente evitare tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei, quella di Wuhan, da dove è partito il contagio. Rimandare i viaggi non necessari in Cina. Evitare uno stretto contatto con le persone che hanno sintomi influenzali e lavare spesso le mani con il sapone. Se si manifestano sintomi di infezione respiratoria (tosse, febbre, difficoltà a respirare) chi è stato in Cina o è entrato in contatto con persone che hanno viaggiato in quella zona deve consultare un medico.
Utilizzare mezzi di protezione individuale quali mascherine chirurgiche e respiratori (filtranti facciali) per ridurre l’esposizione al virus della nuova influenza. Va ricordato però che un uso non corretto di mascherine e respiratori può aumentare, anziché ridurre, il rischio di trasmissione dell’infezione. L’uso delle mascherine deve essere sempre combinato con altre azioni di prevenzione/igiene personale e respiratoria.
Per la riduzione del rischio di infezione le misure raccomandate sono le seguenti:
- lavare frequentemente le mani con acqua e sapone, o in assenza di questi, con soluzioni detergenti a base di alcol; in caso di lavaggio con acqua e sapone le mani debbono essere strofinate per almeno 15-20 secondi, mentre in caso di uso di detergenti a base di alcol debbono essere strofinate fino a che non ritornino asciutte;
- coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce;
- evitare di toccare occhi, naso e bocca con mani non lavate (le infezioni, e non solo l’influenza, si trasmettono in questo modo);
- rimanere a casa, astenendosi dall’uscire, mettersi in viaggio, andare al lavoro o a scuola, e ridurre al minimo i contatti con altre persone, per 7 giorni dall’inizio di sintomatologia similinfluenzale, o fino a completa risoluzione di questa per almeno 24 ore, qualunque sia stata la loro durata. I sintomi principali del virus sono: febbre accompagnata da almeno uno dei seguenti sintomi/segni: tosse, mal di gola, raffreddore, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, vomito, diarrea.
- evitare contatti ravvicinati con persone affette dal virus;
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