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Civitella in Val di Chiana

Luogo: Civitella in Val di Chiana (Arezzo)
Civitella in Val di Chiana è un comune sparso di 9.112 abitanti della provincia di Arezzo. Geografia Civitella sorge sulla sommità di un colle a oltre 500 m s.l.m., 15 km a sud-ovest di Arezzo. Il territorio comunale si può dividere in due zone: una di bassa montagna, nella quale è situata la stessa Civitella, ricoperta di boschi e costituente una propaggine dei Preappennini toscani; ed una pianeggiante, che forma la parte settentrionale della Val di Chiana. In effetti il territorio civitellino, delimitato a sud dal comune di Monte San Savino e a nord-est da quello di Arezzo, giunge fino ai primi comuni del Valdarno, Laterina a nord est, Bucine e Pergine a nord-ovest. Il primo comune che l'Arno incontra, dopo essere entrato nel Valdarno presso il Salto della Penna, è Civitella in Val di Chiana, presso la frazione di Ponticino. Pertanto, la porzione del comune di Civitella in Val di Chiana su cui si estende detta località è parte anche del Valdarno superiore. È nella fascia pianeggiante, intensamente coltivata, che sorgono i centri più popolati del comune, quali Badia al Pino, Pieve al Toppo, Tegoleto e Viciomaggio. Di fatto lo spopolamento montano ha fatto sì che tali frazioni superino di gran lunga per popolazione la stessa Civitella, tanto che nel 1917 la sede comunale fu trasferita proprio nella frazione più grande, Badia al Pino. Nonostante ciò il comune ha conservato l'antica denominazione, un riconoscimento verso l'antico borgo civitellino. Nella fascia collinare e montuosa invece si trovano moltitudini di oliveti e vigneti (ove è prodotto il Chianti - Colli aretini). Storia Già popolata in epoca romana, Civitella divenne roccaforte longobarda e vi fu costruito il castello che tutt'oggi è visibile. Nell'XI secolo il feudo di Civitella passò sotto il Vescovo di Arezzo, che la designò quale capoluogo del Viscontado della Valdambra. Fu all'epoca che il centro venne ribattezzato "Civitella del Vescovo". Nel XIII secolo il territorio comunale fu messo a dura prova, prima dalla battaglia di Pieve al Toppo fra Siena e Arezzo (ricordata da Dante nel XIII canto dell'Inferno: «Lano, sì non furo accorte le gambe tue alle giostre del Toppo»), vinta da quest'ultima, poi la stessa Civitella fu distrutta. Nel 1272 il Vescovo aretino Guglielmino degli Ubertini la ricostruì, ma dopo la sconfitta aretina a Campaldino (1289), Civitella fu presa da Firenze. Nel 1311 tornò ad Arezzo e proprio a Civitella fu stipulata la pace tra il vescovo Ildebrandino Guidi di Romena e l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, che garantì alcuni anni di relativa pace. Dopo un "tira e molla" tra Arezzo e Firenze, Civitella entrò definitivamente a far parte del territorio di quest'ultima del 1348, divenendo sede di Podesteria. Nel 1554 fu assediata da Siena, ma venne difesa con successo da Paolo da Castello, capitano di ventura a servizio di Cosimo I de' Medici. Nel 1774 la cittadina assunse grande importanza per la rivalutazione, voluta dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, dell'antica "strada dei mercanti", che collegava i centri chianini e valdambrini per il commercio del grano. Gli anni del regno d'Italia condussero un'epoca di pace, ma questa fu violentemente turbata dalla Seconda guerra mondiale. La rocca longobarda, da secoli simbolo di Civitella, fu distrutta da un bombardamento alleato. Ma, soprattutto, Civitella fu sconvolta da una delle più sanguinose stragi che la storia italiana ricordi: si tratta del tristemente noto eccidio di Civitella. Cultura Monumenti e luoghi d'interesse Il Borgo storico di Civitella; Il Castello, eretto nel 1048 e circondato da un'imponente cerchia muraria; il castello, trasformato dalla Wehrmacht in quartier generale durante l'occupazione nazista, fu semidistrutto durante un bombardamento alleato nel 1944 e mai ricostruito. Il Palazzo pretorio (XIV secolo); L'antica Cisterna, che sorge al centro del paese; Villa Oliveto, situata in località Oliveto e antica dimora dei Conti Barbolani di Montauto. Chiese Chiesa di Santa Maria Assunta, eretta quale priorato benedettino nell'XI secolo, ultimata in stile romanico nel 1252 e restaurata dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al suo interno si trova un tabernacolo con l'effigie della Madonna col Bambino in maiolica, di scuola robbiana; Chiesa di San Bartolomeo (nota anticamente come "Badia al Pino", da cui ha preso il nome la località in cui sorge), ricordata per la prima volta nel 1039; Oratorio della Madonna di Mercatale, edificata nell'omonima località nel XVIII secolo e ospitante una raffigurazione della Madonna ritenuta miracolosa. Manifestazioni Storie di Paese, concorso di teatro amatoriale, in gennaio e febbraio; Il piacere di leggere, mostra mercato del libro per ragazzi, in marzo; Soggettivamente: scultura moderna per un paese antico, mostra di scultura moderna, giugno; Marcia per la pace, da Civitella a San Pancrazio in occasione della ricorrenza dell'eccidio, realizzata in collaborazione con il comune di Bucine; Estate a Civitella, periodo di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, in agosto; Pullman della musica, serie di concerti eseguiti nelle varie frazioni, in ottobre; Iniziativa "L'olio nuovo", promozione dell'olio prodotto nelle colline comunali; Concerto di Natale, organizzato dall'amministrazione comunale in dicembre. Onorificenze Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e Minoranze Straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 745 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 284 3,09% Albania 143 1,56% Gemellaggi Civitella in Val di Chiana è gemellata con: Ain Beda, Sahara Occidentale Kämpfelbach, Germania Riconoscimenti Civitella in Val di Chiana fa parte di: Associazione Nazionale Città del Vino; Città Slow. Persone legate a Civitella in Val di Chiana Giovanni Barbagli, politico; nato a Viciomaggio. Federigo Bobini, brigante del XIX secolo; morto a Tegoleto. Luciano Giovannetti, vescovo; Muriel Spark, scrittrice scozzese. Sport Il 12 maggio 2004 la 4ª tappa del Giro d'Italia 2004 si è conclusa a Civitella in Val di Chiana, presso la località di Tegoleto, con la vittoria di Alessandro Petacchi. L'arrivo fu posto di fronte allo stabilimento del mobilificio Del Tongo, che in passato ebbe una delle più prestigiose squadre ciclistiche italiane e internazionali. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2012. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Bilancio demografico anno 2009 in ISTAT. URL consultato l'8 ottobre 2009. ^ Atto di conferimento in Comune di Civitella in Val di Chiana. URL consultato il 7 agosto 2009. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Rinnovato il patto di amicizia con il popolo del Saharawi in Arezzonotizie, 21 ottobre 2011. URL consultato il 7 marzo 2013. ^ Civitella-Kämpfelbach: un gemellaggio dal forte valore simbolico in Valdichiana Oggi. URL consultato il 7 marzo 2013. ^ Petacchi, più forte della paura in La Gazzetta dello Sport, 12 maggio 2004. URL consultato il 7 marzo 2013. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Civitella in Val di Chiana
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