Destinazioni - Comune

Cassiglio

Luogo: Cassiglio (Bergamo)
Cassiglio (Cassèi in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 122 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Val Stabina, laterale dell’alta Val Brembana, dista circa 45 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Cenni storici Piccolo borgo incastonato tra i monti, non annovera episodi di spessore nella sua storia. È comunque usanza comune credere che tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone. Il toponimo deriva dal latino Cas-Ilium e sta ad indicare una piccola casa rurale adibita a deposito dello strame. Questa è una testimonianza di quanto sono state importanti l’agricoltura e la pastorizia per questo piccolo borgo nel corso dei secoli. Tuttavia in epoca medievale in questo piccolo borgo si sviluppò anche la lavorazione del ferro in chiodi tramite magli azionati dai numerosi corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale. Si narra che il ferro arrivasse dalla Valle di Scalve e dalla val Seriana, e per la sua lavorazione venissero impiegati più di 60 addetti. Il tutto continuò anche con l’arrivo della Serenissima, che garantì numerosi sgravi all’intera zona. Il termine della dominazione veneta ed il conseguente avvento della Repubblica Cisalpina portò grandi cambiamenti a Cassiglio, che si trovò inglobato nel cantone dell’alta Valle Brembana, con capoluogo a Piazza, e si vide revocati numerosi privilegi che la Repubblica di San Marco aveva assicurato per secoli all’intera zona. Gli anni seguenti videro succedere alla dominazione francese quella austriaca, fino al 1859, quando nacque il Regno d'Italia. In questi anni non si verificarono episodi di rilievo, con la gente dedita a vivere dignitosamente con ciò che la natura offriva. Soltanto negli ultimi decenni ha cominciato a prendere sempre più piede l’industria del turismo, che sta risollevando il borgo dopo un periodo di lento ed inesorabile spopolamento. Il territorio Il territorio è immerso nella natura ed offre un ottimo colpo d’occhio. È quindi possibile svolgere un'innumerevole quantità di escursioni, adatte ad ogni tipo di esigenza. Il borgo storico è rimasto immutato negli ultimi decenni, mantenendo il fascino caratteristico dei piccoli centri di montagna. Particolare fascino riveste la chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo, con parecchie case costruite nello stesso nucleo della chiesa stessa. Su una di queste, detta "casa Milesi", è raffigurata una danza macabra molto interessante. La chiesa, edificata nel 1611 ed ampliata a più riprese nei secoli seguenti, presenta tele ed affreschi di numerosi artisti locali ed un organo molto rinomato, di produzione Serassi. Durante i lavori di restauro dell'organo eseguiti nel 2007, la paternità dello strumento è stata attribuita, sulla base di alcune lettere in inchiostro di china poste sulle copertine dei somieri di basseria, ad "Angelo Bossi 1800". Il cimitero Il piccolo paese, nei secoli scorsi, non ha mai avuto un cimitero sul proprio territorio. La tradizione vuole che gli abitanti portassero i loro defunti al valico che, posto al di sopra del paese, divide la zona dalla Val Taleggio. Qui i morti sarebbero stati posti in una cappelletta dove ricevevano l'ultimo saluto dei parenti, in attesa che gli abitanti di Pizzino, borgo posto dall'alto versante del monte, li venissero a prelevare, dopo essere stati avvisati con un falò. Il valico in questione viene tuttora chiamato "Passo di Baciamorti". Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 159. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Cassiglio
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