Destinazioni - Comune

Calamandrana

Luogo: Calamandrana (Asti)
Calamandrana (Camendran-a in piemontese) è un comune di 1.807 abitanti della provincia di Asti. Nel paese è molto fiorente l'attività vitivinicola. Toponimo Il toponimo di Calamandrana avrebbe origine dal termine piemontese "calamandrina" utilizzato per le querce nane presenti. Geografia Calamandrana è situata tra le città di Nizza Monferrato e di Canelli. Si suddivide in due aree (Calamandrana Alta e Calamandrana Bassa). Frazioni Le principali regioni o frazioni di Calamandrana sono: Boidi, Bruciati, Case Vecchie, Chiesa Vecchia, Ferrai, Garbazzola, Quartino, San Vito, Valle San Giovanni. Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 196 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Macedonia 69 3,90% Romania 54 3,05% Marocco 28 1,58% Storia Le terre di Calamandrana probabilmente erano già state abitate nell'antichità, da popolazioni Liguri di origine Celtica che vennero sconfitti dai Romani nel 200 a.C. Nel XII secolo Calamandrana passò a far parte del Marchesato del Monferrato, ma per un breve periodo. Agli inizi del XIII secolo Bonifacio del Vasto, sottomessosi ad Alessandria, cedette il paese ai San Marzano di Canelli. Durante la battaglia per l'annessione al feudo alessandrino, le popolazioni calamandranesi lasciarono la piana e trovarono riparo nella Chiesa di San Giovanni Lanerio, dove edificarono il nuovo centro di Nizza della Paglia (attualmente Nizza Monferrato). Nel 1232 il territorio di Calamandrana ripassò ai Marchesi del Monferrato che lo concessero al Marchesato di Incisa per poi passare agli Asinari nel 1305. Nel 1657 il paese venne concesso dal Duca di Mantova al Marchese Giovanni Maria Piccolomini, per poi passare, 15 anni dopo, al conte mantovano Matteo Quinciani. Nel 1682 il calamandranese Francesco Maria Cordara, divenuto conte, fece iniziare la costruzione del Castello, che è rimasto intatto fino ai giorni nostri. Nel 1943 molti soldati fuggiti dalle caserme si rifugiarono a Calamandrana, durante lo scioglimento dell'esercito italiano. Il parroco don Emilio Carozzi e la popolazione li aiutarono. Nello stesso anno a Calamandrana alta si creò una formazione partigiana. Verso la fine del 1944 avvennero numerosi scontri, durante i quali le persone venivano minacciate e le case saccheggiate. Verso la fine del 1945 i partigiani tornarono in forza. Si poteva così controllare Canelli e la strada per Nizza. In questa situazione venne incendiato anche il Municipio. Luoghi di interesse Il Castello La Chiesa di San Giovanni alle Conche La Chiesa Parrocchiale della Concezione di Maria Vergine Persone legate a Calamandrana Giulio Cesare Cordara, religioso gesuita, storico Feste, fiere e festival Raduno dei "Trifolau", a gennaio, la terza domenica Festival "Teatro e Colline" (giunto quest'anno all'edizione numero 20), a cavallo tra le ultime due settimane di luglio, nel borgo storico di Calamandrana Alta Festa patronale del Quartino, la prima settimana di agosto, presso la zona degli Impianti Sportivi Fiera del Bestiame, il primo lunedì di agosto Festa patronale di Calamandrana Alta, a metà agosto Tutti i sabati mattina presso la piazza della stazione ferroviaria, "Mercato della Terra Amica" in collaborazione con Slow Food e le organizzazioni agricole, dove agricoltori e artigiani del territorio vendono direttamente i loro prodotti a Km zero Gemellaggi Calamandrana è gemellata con: Kisapostag Sport Calcio A.D.C. Calamandranese, che attualmente milita in Terza Categoria. Volley Blu volley Calamandrana Ciclismo S.C. Calamandrana Amministrazione Voci correlate Provincia di Asti Asti Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Calamandrana Collegamenti esterni Sito ufficiale del comune di Calamandrana Sito della rassegna teatrale "Teatro e Colline"
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