Destinazioni - Comune

Briga Novarese

Luogo: Briga Novarese (Novara)
Briga Novarese (Briga 'd Noara in piemontese, Briga in lombardo) è un comune italiano di 3.035 abitanti della provincia di Novara. Storia Briga è parola di origine celtica, e significa collina. Vi era la presenza di un castelliere gallico sulla collina di San Colombano; solo più tardi vi fu eretto un castrum romano. Sicuramente il paese fu un insediamento romano a partire dal I secolo a.C. in quanto sono stati rinvenuti sul territorio numerosi reperti di età preromana e romana, lapidi, monete e bracciali in bronzo. Nel 1070 divenne unico feudo dei Conti di Biandrate dopo essere appartenuto prima ai Conti di Pombia ed in seguito diviso tra i Conti dell'Ossola e i Conti di Vercelli. Verso la fine del XIII secolo dopo che il nucleo del castello venne distrutto dalle milizie di Novara in lotta con i Biandrate, i Brusati eressero un’altra torre circondata da fossati e che dominava l’attuale via Antibo, di cui oggi non rimane più nessuna traccia. Distrutto nel 1331, durante le lotte tra Guelfi (capitanati dai Brusati) e Ghibellini, ed entrato successivamente a far parte dei domini milanesi, Briga nel 1483 fu infeudato dal duca Gian Galeazzo Sforza a Luigi Terzaghi. Dal 1590 al 1690 furono feudatari del borgo gli Arrigoni, mentre successivamente fino al 1765 Briga ebbe come signori gli spagnoli Leruella Caxa con beni anche in Cureggio. Dopo i saccheggi da parte di francesi e spagnoli nel 1814 il paese passò come tutto il territorio circostante sotto il dominio dei Savoia seguendo poi le sorti del Piemonte e dell’Italia Unita. Monumenti e luoghi d'interesse Chiesa di San Colombano (XVI secolo) Chiesa di San Grato Chiesa della Madonna del Motto Chiesa di San Rocco Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista Chiesa di San Tommaso (affreschi della prima metà dell'XI secolo) Evoluzione demografica Abitanti censiti Persone legate a Briga Novarese Giulio Quirico è un insegnante nato a Briga Novarese nel 1943 che ha insegnato a lungo storia e filosofia nei licei di Arona e di Borgomanero, svolgendo poi per qualche anno la funzione di Preside a Domodossola e Omegna. Ha concluso la sua carriera scolastica come Ispettore Tecnico del Ministero della Pubblica Istruzione, nel settore delle scienze storiche e sociali, presso la sovrintendenza scolastica del Friuli-Venezia Giulia, occupandosi delle innovazioni nell'insegnamento della storia. Ha scritto numerosi libri e articoli e collabora con la rivista Il Territorio. Si è applicato a studi di storia locale, avendo però sempre presente il contesto storico più ampio. I suoi lavori si collocano quale mediazione tra la divulgazione didattica e la ricerca. In questa prospettiva il Professor Quirico ha portato l'attenzione sul Sacro Monte di Varallo con la pubblicazione di numerosi articoli sulla rivista Il Sacro Monte. Con la Dottoressa Elena De Filippis ha preparato una guida alla cappella del Ferrari e del Tanzio, caratterizzata dalla riflessione sul contenuto morale e religioso - e non solo artistico - sui misteri rappresentati. Nel 2009 con il Professor Amedeo Fiammingo ha curato l'edizione delle Memorie del curato Scardini; i due curatori hanno colto l'occasione per fornire un apparato interpretativo del testo settecentesco. Giulio Quirico collabora al Bollettino Storico della Provincia di Novara, diretto dal Dottor Mario Crenna. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Storia di Briga Novarese - Soprintendenza Archivistica ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Briga Novarese
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