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Borgomanero

Luogo: Borgomanero (Novara)
Borgomanero (Borbané in piemontese, Burbané in lombardo; pronuncia bʊrba'ne) è un comune italiano di 21.451 abitanti della provincia di Novara. È la seconda città della provincia per popolazione dopo il capoluogo. È al centro di una zona urbana che conta 51.686 abitanti considerando i comuni della prima corona ( confinanti cioè col comune di Borgomanero) e 106.218 abitanti considerando anche i comuni di seconda corona (confinanti coi comuni della prima corona) (dati istat 01/01/2013). Geografia fisica Borgomanero è situato a circa 32 km a nord-ovest di Novara, in una conca pianeggiante alle pendici dei primi rilievi collinari-montuosi delle prealpi, a pochi chilometri dal lago d'Orta. Clima Idrografia Borgomanero è bagnata dal torrente Agogna che l'attraversa da nord-est a sud-ovest, durante il suo cammino verso il Po. Il letto del torrente è stato deviato nella seconda metà del XVII secolo, per ragioni agricole; precedentemente il suo corso si immetteva verso il centro cittadino dando origine a diverse rogge, successivamente coperte o riempite di terra. Lungo l'ansa formatasi in corrispondenza della deviazione è nata l'Allea (nome derivante da un'espressione piemontese che riprende il francese aller, andare), una passeggiata sulle rive dell'Agogna. Storia La leggenda narra che un gruppo di tredici persone, chiamate i Tredici Orchi (Trözz' Orchi nella forma dialettale), di ritorno da un pellegrinaggio all'Isola di San Giulio, abbia fondato il primo nucleo della città, sulle rive dell'Agogna. La stessa leggenda racconta anche l'origine del Tapulone, il piatto tipico della città, creato con i poveri ingredienti che il gruppo aveva a disposizione: la carne dell'unica asina che portava i loro bagagli, il vino e poco altro. La prima denominazione "ufficiale" di Borgomanero è Burgus sancti Leonardi (ossia Borgo di San Leonardo). Questo nome gli deriva dalla chiesa di San Leonardo, che presumibilmente risale agli anni tra il 1125 e il 1150. Dalla "carta di Romagnano" del 1198 sappiamo che a quel tempo Borgo San Leonardo godeva già della qualifica di borgo franco, cioè un borgo affrancato da prestazioni servili, estraneo alla giurisdizione comitale che pure manteneva una certa autorità ed influenza. Il toponimo Borgomanero invece deriva da Giacomo Mainerio (Jacobus de Mayneriis), che fu podestà di Novara tra il 1193 e il 1194. Mainerio ritenne questo luogo il più adatto per creare una roccaforte tra il Sesia e il Ticino e gli impose il proprio nome, sostituendo quello di Borgo San Leonardo. La costruzione del nuovo borgo implicò quasi certamente lo smantellamento dell'abitato di San Leonardo, la cui chiesa, conservata tuttora, rimase esterna alle mura, forse in funzione di chiesa cimiteriale; il nuovo abitato fu riprogettato sul modello della civitas romana. In seguito il borgo continuò a crescere d'importanza e resistette a diversi assedi nella guerra tra Visconti e Paleologi del Trecento. Borgomanero perse una parte della sua autonomia quando i duchi di Milano la concessero in feudo dapprima ai Tornielli (1412 - 1447) e in seguito ai Trivulzio (1466 - 1548). Nel 1449 venne coinvolta, per la sua posizione, nello scontro tra il Duca Ludovico di Savoia e Francesco Sforza e i suoi dintorni furono teatro di una battaglia vinta dalle truppe lombarde capitanate da Bartolomeo Colleoni. Successivamente divenne un feudo degli Estensi per oltre duecento anni (1552 - 1757). Curiosamente Borgomanero non fu toccata dalla peste di metà Seicento che imperversò in Europa, malgrado fossero colpite tutte le località circostanti, in quanto gli unici quattro appestati vennero espulsi dalla città e venne dato l'ordine di chiudere le porte e di isolare la città finché l'epidemia non si fosse estinta. Questa decisione (notevole per l'ignoranza dell'epoca sui contagi) salvò la cittadina dalla peste. Durante i primi anni dell'Ottocento Borgomanero perse le sue ultime mura, trasformandosi in un centro commercialmente ed economicamente più moderno. Borgomanero prese anche parte attiva al Risorgimento italiano: i fratelli Ercole e Antonio Maioni pagarono con l'esilio il tricolore innalzato a Torino nel 1821, Maddalena Zoppis perse un occhio durante le Cinque Giornate milanesi del 1848, Costantino Pagani fu uno dei Mille dell'impresa di Garibaldi. Subì, inoltre, l'occupazione austriaca all'indomani della battaglia della Bicocca del marzo 1849. Del Novecento si ricordano figure come Mora e Gibin, medaglie d'oro della Resistenza, e Achille Marazza, membro del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, che nel 1967 donò al comune la villa e la biblioteca, oggi sede della fondazione che porta il suo nome. Monumenti e luoghi d'interesse Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Chiesa o Oratorio di San Leonardo Cascina e Torre Baraggiola Mulino della Resiga Palazzo d'Este Villa Marazza Castello di Vergano Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Gli stranieri residenti nel comune sono 2.059, ovvero il 9,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti: Marocco, 647 Ucraina, 455 Senegal, 205 Albania, 153 Romania, 145 Cina, 98 Ghana, 53 Moldavia, 39 Filippine, 21 Brasile, 20 Russia, 1 Regno Unito, 1 Cultura Piatto tipico di Borgomanero è il tapulon (piatto a base di carne trita, originariamente di asino). Rinomati sono i "Brutti ma Buoni", dolci tipici prodotti dalle pasticcerie cittadine secondo una antica ricetta. Dialetto Benché amministrativamente in territorio piemontese, nel comune (come del resto in gran parte della provincia di Novara) si parla un dialetto di transizione tra il piemontese orientale e il lombardo occidentale (insubre), con prevalenza di tratti piemontesi. La cittadina è nota come "Burbanè" sia tra coloro che parlano dialetti piemontesi, sia lombardi. Feste La manifestazione più importante è l'annuale appuntamento con la Festa dell'Uva: un insieme di eventi culturali, sportivi e folkloristici che si tiene nel mese di settembre dal 1936, in particolare il Palio degli Asini. La festa si apre con l'arrivo alla stazione ferroviaria delle maschere cittadine: la sciura Togna e la sua serva Carulena (rigorosamente impersonate da uomini in abiti femminili); culmine della festa è la tradizionale sfilata di carri allegorici e vendemmiali, preparati dai quartieri cittadini o dai comuni limitrofi, con coreografie di tipo carnevalesco. Persone legate a Borgomanero Achille Marazza, politico Carlo Gregorio Rosignoli, religioso gesuita Domenico Piemontesi, ciclista Eleonora Lo Bianco, pallavolista Enrico Masseroni, arcivescovo Ettore Mo, giornalista Jiri Vlcek, canottiere Mattia Cassani, calciatore Pasquale Fornara, ciclista Piero Ghiglione, alpinista e scrittore Piero Longhi, pilota rally Stefano Colombo, pilota Mariangela Valentini (1983-2014), pilota capitano dell'Aeronautica Militare Amministrazione Gemellaggi Digne-les-Bains Bad Mergentheim Sport A Borgomanero sono presenti diverse società sportive, tra le quali: Centro Sportivo Borgomanero Associazione Calcio Borgomanero Accademia Calcio Borgomanero (Junior Borgomanero) Nobili-Sbs (basket) Borgomanero Basket Giovane A.D. Borgomanero Rugby S.Marco (rugby) Pallacanestro Borgomanero A.D. A.S.D Arcieri del Borgo, facente parte della FITARCO Il 3 giugno 1928, nella "tappa volante" di Borgomanero del 16º Giro d'Italia, vinse Domenico Piemontesi davanti a Binale e Binda. Il 1º giugno 1997 la 15ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Borgomanero con la vittoria di Alessandro Baronti La Cimberio Borgomanero ha militato nel campionato di Legadue 2001-02, seconda serie professionistica di pallacanestro, prima di trasferire il titolo sportivo a Novara a partire dalla stagione successiva. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 15 novembre 2012. Bibliografia Francesco Allegra, Borgomanero. Cronache di un millennio (962-1963), Evoluzione, Milano 1963. Francesco Allegra, Borgomanero dagli Anni Cinquanta ai Novanta, Litopress, Borgomanero 1990. Ernesto e Maria Francesca Lomaglio, Borgomanero nell'Ottocento e nel primo Novecento, Gribaudi, Torino 1977. Ernesto Lomaglio, Le origini di Borgomanero e il medio novarese nell'età comunale, Tinivella, Borgomanero 1978. AA.VV., Borgomanero "... luogo grosso e bellissimo e quasi città..." (Luca Contile), Fondazione Achille Marazza, Borgomanero 1985. AA.VV., Un borgofranco novarese. Dalle origini al medioevo, Fondazione Marazza, Borgomanero 1994 (ed. agg. 2004). Giuseppe Bacchetta, Onomastica della Città di Borgomanero, Comune di Borgomanero, Borgomanero 1997. Bruno Manzetti, La Battaglia di Borgomanero. 22 aprile 1449, Comune di Borgomanero, Borgomanero 2000. Giuseppe Bacchetta, Percorsi. Storia e documenti artistici del novarese - Provincia di Novara, Borgomanero 2003. Voci correlate Stazione di Borgomanero Agogna Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Borgomanero Collegamenti esterni Borgomanero in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Borgomanero") La battaglia di Borgomanero (1449) La festa dell'uva
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