Alta o Bassa? Bergamo, marea d’arte
Tra le città più belle della Lombardia, Bergamo, marea d’arte, si distingue in Città Alta e Città Bassa seguendo la disposizione dell’abitato. Unica nel suo genere, merita una visita attenta anche se si ha poco tempo a disposizione: scarichiamo l’App ViaggiArt e ci avventuriamo in un trekking urbano alla scoperta delle meraviglie che ci attendono.
Città Alta
Prima tappa: prendere la Funicolare in direzione Bergamo Alta (da non confondere con la linea che porta al Colle di San Vigilio!) e godersi il tragitto panoramico, in forte pendenza, lungo un tragitto storico che risale al 1887.
Una volta raggiunto il cuore antico della Città Alta, ovvero Piazza Vecchia con la celebre Fontana Contarini – che Le Corbusier definì “la più bella piazza d’Europa” – non ci resta che godere delle bellezze che ci vengono incontro ad ogni passo.
Tra Caffè storici, negozi e pasticcerie che espongono in vetrina le delizie locali (dolcetti a forma di polenta e osei), ammiriamo Palazzo della Ragione e l’antica meridiana incisa sul pavimento del suo loggiato; Palazzo Nuovo, sede della Biblioteca Civica; il Campanone, la torre panoramica alta 52 metri, e la Basilica di Santa Maria Maggiore, al cui interno si trova la tomba del compositore bergamasco Gaetano Donizetti.
Ci troviamo rigorosamente entro il perimetro delle Mura Venete, tra vicoli che sembrano quinte sceniche di una rievocazione medievale, circondati dai bastioni eretti nel XVI secolo che rendevano la città inespugnabile.
Città Bassa e dintorni
Il centro di Bergamo Bassa, dove pulsa la vita commerciale della città, fu progettato da Marcello Piacentini e realizzato dal 1914 alla metà degli anni Trenta tra l’area dell’antica Fiera di San Alessandro e il cosiddetto Sentierone, il “salotto buono” della città.
Viali, portici e logge riprendono qui i canoni tipici dei centri padani e ci conducono di fronte al Teatro Donizetti, inaugurato nel 1786 e sede del Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia.
Via XX Settembre è il centro dello shopping, attorniata da chiese che custodiscono importanti opere d’arte.
Dalla Piazzetta del Delfino, che trae il nome dall’omonima fontana, fiancheggiamo un caseggiato di palazzi e “giardini segreti” fino all’Accademia Carrara, annoverata tra le dieci migliori pinacoteche italiane, con tele di Mantegna, Raffaello e Canaletto. Poco lontano, la Gamec (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) e il ristorante dello chef Lio Pellegrini, dove ci concediamo il lusso di una cena d’alta cucina.
Per concludere in bellezza il tour di Bergamo saliamo sul Colle Sant’Eufemia e ci godiamo lo spettacolo della città in notturna a 360°, distesa ai piedi della Rocca, con le maestose Alpi Orobie a far da fondo.
Eliana Iorfida
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