Nel borgo di Etroubles: museo a cielo aperto in Val d'Aosta
Esiste un borgo in Val d'Aosta che oltre a essere uno de "I Borghi più Belli d'Italia" è anche un vero e proprio ecomuseo e polo d'arte: si tratta di Etroubes, museo a cielo aperto.
Siamo nel cuore verde della Val d'Aosta, nel piccolo ma prezioso borgo medievale di Etroubes, museo a cielo aperto ufficialmente riconosciuto e visitato ogni anno da decine di appassionati che desiderano abbinare le visite guidate alle numerose opere d'arte presenti sul territorio a contatto con la natura in cui sono immerse.
Etroubles: museo a cielo aperto
Il borgo medievale di Etroubles, museo a cielo aperto a tutti gli effetti, è impreziosito dalle opere di artisti di fama mondiale e si avvale di una sinergia con la Fondation Gianadda, di Martigny.
Come nasce il bellissimo progetto che ha reso Etroubles museo a cielo aperto? Dalla voglia di riqualificare e valorizzare il centro storico del paese tramite l’esposizione permanente di sculture, affreschi e dipinti di artisti di fama nazionale e internazionale.
È così che, a partire dal maggio del 2005, Etroubles museo a cielo aperto diventa realtà da un nucleo iniziale di 16 artisti.
Tra gli italiani: il pittore e scultore Salvatore Sebaste, gli scultori Alberto Gambale e Sergio Zanni e il pittore Carlo Brenna e Andrea Granchi. Tra i francesi, lo scultore Albert Féraud, Guido Magnone, la pittrice Evelyne Otis Bacchi. La sezione francese sarà arricchita da un’opera del pittore scenografo Norbert Verzotti, da poco scomparso, donata gentilmente dalla famiglia. Tra gli svizzeri spicca Hans Erni. Figurano, infine, Assaf Mekhtiev, originario dell’Azerbaidjan e residente ad Aosta. Chiudono il percorso le sculture in legno dei valdostani Giulio Schiavon e Siro Viérin e alcune creazioni di Chicco Margaroli e Franco Balan.
Etroubles, museo a cielo aperto, il primo della Valle d'Aosta, è visitabile tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24.
Curato da Alessandro Parrella, con testi critici di Elisabetta Pozzetti, realizzato dal Comune di Etroubles in collaborazione con la Fondation Gianadda di Martigny e finanziato dal Fondo Sociale Europeo, l'ecomuseo offre la possibilità di camminare tra i vicoli e le piazzette del borgo ammirando le opere d'arte contemporanea dislocate lungo il percorso in modo permanente.
La tematica dell'itinerario artistico è comunque ispirata alla storia, alla cultura e ai grandi personaggi transitati nella vallata di Etroubles, come Napoleone Bonaparte, che la notte del 20 maggio 1800 fece sosta nel borgo, nella casa dell'Abbé Veysendaz.
Etroubles: cosa vedere e cosa fare
Non solo arte contemporanea! Ecco cos'altro vedere e fare a Etroubles...
Interessante è la chiesa parrocchiale, del 1815. Posta sul promontorio de La Tour su cui, un tempo, sorgeva l'antica torre di Etroubles poi andata distrutta. Fu edificata proprio riutilizzando le sue vecchie pietre, appartenuta alla famiglia "de La Tour", estintasi a metà del '400.
Una torre visibile sorge invece nella frazione di Vachéry, dove fin dal Medioevo svetta la fortificazione detta Tour de la Vachère, costruita nel XII secolo su precedenti fondamenta romane.
Dal borgo di Etroubles, salendo proprio per Vachéry, si incontra la prima latteria turnaria della Valle d'Aosta, risalente al 1853, dove la sosta è d'obbligo; così come presso l'ultimo degli antichi forni usati per la tradizionale cottura del pane nero, uno dei prodotti tipici di Etroubles, che nelle occasioni speciali viene utilizzato ancora dagli abitati del borgo.
Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia