Borgo Maggiore
Nel 2015 conquista arriva settima tra i 20 "Borghi più belli d'Italia". La cittadina, che conserva un'impostazione medievale, ricade nel perimetro del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Il Borgo antico è ricco di chiese, palazzi e vani scavati direttamente nella roccia. Vi si possono ammirare il Castello, la Cattedrale e la Chiesa di San Francesco, oltre a una serie di piccole chiese probabilmente di origine bizantina e numerose architetture di stili diversi. Dalla sua posizione arroccata, Gerace gode di un'ampia visuale su gran parte della Locride. La sua storia è strettamente collegata a quella di Locri Epizephiri. Centro di eccezionale importanza per la Calabria meridionale, per il controllo dei traffici costieri e la sua particolare fortificazione naturale, divenne oggetto di attenzione sia da parte dell'Impero Bizantino che del Regno di Sicilia, come testimonia la grande qualità e quantità di architetture ecclesiastiche e laiche, frutto di committenze imperiali (Cappellone di San Giuseppe, nella Cattedrale, di epoca sveva), regali (Chiesa di San Francesco, voluta da Carlo II d'Angiò, nel 1294), principesche e feudali (sontuosi palazzi con portali in pietra lavorata da scalpellini locali). Tra i vicoli è possibile ammirare numerosi archi a "volta a giustini", una tecnica tipica del luogo. Delle dodici porte che originariamente si aprivano nelle mura, ne ospravvivono quattro: Porta dei Vescovi (o della Meridiana), Porta Santa Lucia, Porta Maggiore e Porta del Sole. Sullo spazio pubblico di Piazza del Tocco, affaccio Palazzo Calcheopulo, Palazzo Migliaccio e Palazzo Macrì. Del Castello, edificato probabilmente durante il VII secolo d.C., rimangono una grande torre e poche mura. La Cattedrale è un edificio di difficile datazione e mostra chiarissimi segni di rifacimenti e integrazioni di varie epoche. La Chiesa di San Francesco è una delle più importanti strutture degli ordini mendicanti dell'Italia Meridionale, databile tra il XIII e il XIV secolo.