Destinazioni - Comune
Fara Gera d'Adda
Luogo:
Fara Gera d'Adda (Bergamo)
Fara Gera d'Adda (Fara in dialetto bergamasco, e semplicemente Fara fino al 1864) è un comune italiano di 7.847 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato nella Gera d'Adda, sulla riva sinistra del fiume Adda, dista circa 20 chilometri a sud-ovest dal capoluogo orobico.
Nome
Il nome indica chiaramente un'origine longobarda: la fara longobarda era infatti un gruppo di famiglie legate tra loro da vincoli di parentela e costituiva la struttura di base su cui si reggeva l'organizzazione sociale e militare del popolo longobardo.
Con Gera d'Adda si identifica la zona della pianura in cui si trova il paese: gera è una parola dialettale (che come l'equivalente italiano ghiaia deriva dal latino glarea) che identifica la conformazione geologica dei territori posti tra il fiume Adda ed il Serio.
Storia
La storia del paese ha origine attorno al VI secolo, quando sul territorio cominciarono a insediarsi i Longobardi.
In particolare Autari, re longobardo, favorì l'insediamento della propria fara e vi costruì un'importante luogo di culto ariano conosciuto come Basilica Autarena, di cui ancor oggi esistono importanti tracce. Qui in seguito si inserì il culto a Santa Fara sempre nel periodo longobardo. Il luogo assunse quindi grande importanza nella geografia del tempo assumendo il nome di Fara Autarena, in onore del suo fondatore.
Il dominio longobardo, durante il quale si verificò anche la conversione della popolazione longobarda al cattolicesimo, durò fino all'irruzione dei Franchi nel territorio (774) e l'instaurazione del Sacro Romano Impero. Da quel momento il paese perse il ruolo di primissimo livello che aveva avuto fin dalla propria nascita, mantenendo comunque una buona importanza rispetto ai paesi limitrofi.
Gli imperatori della nuova entità politica affidarono il controllo feudale di Fara al vescovo di Bergamo, il quale diede avvio a una serie di opere di fortificazione del borgo, costruendovi mura di protezione ed un castello con tanto di fossato. Il tutto è documentato da una serie di atti datati 904.
Queste fortificazioni tornarono utili nei decenni successivi, quando esplosero gli scontri tra i feudatari faresi, di schieramento guelfo, ed i milanesi, di fazione ghibellina: questi ambivano ad estendere i loro domini anche al di là del fiume Adda, da sempre confine dei loro possedimenti, trovando la netta contrapposizione del vescovo-conte di Bergamo, il quale chiese aiuto direttamente all'imperatore Federico Barbarossa. Questi ribadì la sua concessione in un editto del 1156, anche se il popolo si oppose a questa scelta. Il Barbarossa allora attaccò il borgo nel 1160, mettendolo a ferro e fuoco e distruggendone il castello.
La ricostruzione del paese fu tuttavia immediata, e per più di un secolo non si verificarono altri episodi di rilievo. A partire dall'inizio del XIV secolo ripresero nuovamente le dispute volte al predominio politico, con numerosi ribaltamenti di fronte, che parvero concludersi con l'inizio della dominazione della famiglia milanese degli Sforza, che inserirono il borgo nel Marchesato di Caravaggio.
Età Moderna
All'interno di questa istituzione si ritagliò uno spazio di grande importanza la famiglia dei Melzi, i cui membri riuscirono a staccarsi dall'entità comunale farese, fondando nel 1580 il comune Massari de' Melzi (oggi Badalasco, frazione di Fara).
Nei secoli successivi Fara si trovò a gravitare nell'orbita del Ducato di Milano, alla cui guida si alternarono gli spagnoli e poi gli austriaci.
Nel maggio 1796 il paese, unitamente a tutta la Gera d'Adda, fu occupata dalle truppe di Napoleone Bonaparte ed entrò a far parte della Repubblica Cisalpina; in seguito alla nuova ripartizione territoriale francese Fara entrò a far parte del dipartimento dell'Adda, con capoluoghi Crema e Lodi, e dopo lo smembramento di questo, del dipartimento del Serio (con capoluogo Bergamo).
Dopo la caduta di Napoleone, gli austriaci rioccuparono la Lombardia e vi restarono fino alla nascita del Regno d'Italia, datato 1859.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Basilica Autarena
A livello storico, grandissima importanza hanno i resti della Basilica Autarena. Edificata nel corso del VI secolo dai Longobardi, svolse inizialmente la funzione di edificio di culto ariano e, dal VII secolo cattolico, venendo intitolata a Sant'Alessandro. Di essa restano soltanto l'abside e parte delle mura perimetrali.
Chiesa di Sant'Alessandro
Di particolare rilievo è anche la chiesa parrocchiale che, intitolata a Sant'Alessandro, risale al XVI secolo. Riedificata due secoli più tardi e ristrutturata più volte, presenta un buon numero di opere pittoriche, tra le quali spiccano i 15 quadri opera di Francesco Cavagna, figlio di Gian Paolo.
Palazzo dei Vescovi
Merita infine menzione anche il Palazzo dei Vescovi, residenza utilizzata appunto dai vescovi della città di Bergamo prima che il paese passasse, nel XVIII secolo, sotto la giurisdizione della diocesi di Milano.
Aree naturali
Parco Adda Nord
Da ricordare anche la presenza di numerose aree verdi, tra cui quella inserita nel contesto del Parco Adda Nord, in cui annualmente si svolge una kermesse musicale chiamata appunto Fara Rock.
Società
Evoluzione demografica
627 nel 1805
annessione a Pontirolo nel 1809
774 nel 1816
1090 nel 1853
1156 nel 1859
1171 nel 1861
1619 nel 1871 dopo l'annessione di Massari Melzi
Abitanti censiti
Amministrazione
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Comune di Fara Gera d'Adda: Sindaco e Amministrazione Comunale
^ Comune di Pontirolo Nuovo - Sindaco
^ [1]
Voci correlate
Basilica Autarena
Altri progetti
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Collegamenti esterni
sito ufficiale